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Edizione del 02/07/2021
Estratto da pag. 1
Covid Italia, braccio di ferro sulla movida estiva. Discoteche, ipotesi green pass / LIVE
Ieri in lieve risalita il tasso di positività nel Paese
Roma, 2 luglio 2021 - Nel Governo è soprattutto la Lega con Giancarlo Giorgetti a spingere per ulteriori aperture a favore della movida estiva, in primis delle discoteche. Il responsabile dello Sviluppo economico ha sollevato ieri di nuovo il tema verso la fine del Consiglio dei ministri e il suo partito non vuole sentire parlare di altri indennizzi ai gestori di locali notturni in cambio dell'ennesimo rinvio della riapertura. Una proposta per la movida viene dai sindaci, nel giorno dell'esordio del certificato verde europeo anti- Covid 19. "L'idea di utilizzare il green pass per entrare in quei luoghi di città dove l'aggregazione e l'assembramento è impossibile da evitare è uno strumento che dobbiamo valutare - dice Matteo Ricci, primo cittadino di Pesaro (Pd) e presidente della Lega delle Autonomie locali (Ali), nella sua relazione all'assemblea - Magari può diventare un incentivo per quei giovani o meno giovani che vogliono divertirsi a vaccinarsi".
Vaccino anti Covid, Figliuolo: "Pronti per la terza dose, la scienza dirà se e quando"
"Dobbiamo metterci d'accordo: se diciamo che il vaccino funziona e il green pass serve, allora dobbiamo usarli per far funzionare delle attività che oggettivamente sono più a rischio, ma dall'altro lato non è che oggi non ci siano incontri e chi balla - dice il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga -. Semplicemente non lo fanno nei luoghi regolari per farlo». Ma nell'esecutivo sembra prevalere ancora la linea della prudenza - il premier Mario Draghi si sarebbe mostrato preoccupato dalla variante Delta del coronavirus - e venire rinviata la riapertura delle discoteche anche oltre il 10 luglio che sembrava la data limite.
Sono 882 i nuovi casi Covid registrati in Italia nelle ultime 24 ore, 21 i decessi. 188mila i tamponi effettuati. Quindi è lievemente in risalita il tasso di positività, oggi allo 0,5% (ieri 0,4%). Gli attuali positivi al Covid sono in calo (-1083), mentre aumentano (+1941) i dimessi e guariti che in totale sono 4.083.843. Ancora in calo le terapie intensive, 18 in meno e - 61 sono i ricoveri ordinari.
Se da un lato il diffondersi della variante Delta del Covid 19 desta qualche preoccupazione, il ritmo della campagna vaccinale fa ben sperare. Con 500 mila somministrazioni giornaliere ormai a regime, la campagna procede spedita e supera le 51 milioni di dosi, con il 55% degli italiani che ne ha ricevuta almeno una e il 31,3% che è completamente immunizzato. Parla di «importante miglioramento» il ministro della Salute, Roberto Speranza, avvertendo però che «la partita non è chiusa». E in Alto Adige, dove 1.559 persone sono state trovate positive al Covid nonostante abbiano ricevuto una o due dosi (un dato che viene tuttavia considerato nella norma dagli esperti), sono stati sospesi oltre 115 sanitari che non si sono vaccinati. Intanto il bollettino nazionale di oggi parla di 776 nuovi casi e 24 vittime, con un tasso di positività allo 0,4%, sostanzialmente stabile. Solo 4, in Emilia-Romagna e Piemonte, i nuovi ingressi in rianimazione.
«La priorità delle prossime settimane - spiega il ministro Speranza - sarà ancora la lotta contro il Covid, perché è vero che siamo in condizioni molto migliori di qualche settimana fa, ma non possiamo considerare chiusa la partita. Dobbiamo coltivare il percorso di gradualità iniziato il 26 aprile». E per chiudere il percorso sarà fondamentale anche raggiungere gli over 60 che non sono ancora vaccinati. Per questo prosegue il lavoro dei 50 team mobili disposti dalla struttura commissariale per «scovare» quanti non sono riusciti o non hanno voluto prenotarsi, specie nei luoghi più remoti del Paese.
Intanto, ieri erano stati rilevati 776 nuovi contagi da Covid19 (+96) con 185mila tamponi (-5mila). Sono i dati del bollettino odierno del ministero della Salute che ha registrato anche 24 decessi (-18) e un tasso di positivita' allo 0,4% (+0,1%). Gli attualmente contagiati ieri erano scesi a 50
.441, duemila in meno rispetto al giorno precedente, dei quali 48.601 in isolamento domiciliare, 1.593 ricoverati nei reparti ospedalieri ordinari (-83) e 247 in terapia intensiva (-23). Le persone dimesse o guarite nelle ultime 24 erano 3.135.
Al via con i vaccini in vacanza. Piemonte e Liguria fanno da apripista e l'accordo, all'insegna della reciprocità, sarà operativo da giovedì, 1 luglio. La data è stata ufficializzata oggi dai due governatori, Alberto Cirio e Giovanni Toti, mentre la Lombardia sta sondando la possibilità di un analogo accordo, sempre con la Liguria. La vaccinazione in vacanza, hanno rimarcato Cirio e Toti «aiuta la campagna a non rallentare». Un timore espresso, su scala nazionale, dal viceministro Pierpaolo Sileri: «Credo che da metà luglio ci sarà un calo di richiesta delle vaccinazioni», quindi l'invito è a «insistere sulla vaccinazione, anche dei ragazzi. Dobbiamo spingere per l'inoculazione alle persone sotto i 50 anni e non dare l'idea che ci si possa vaccinare a settembre-ottobre, cioè finire l'estate, perché proprio in quel periodo comincerà una recrudescenza dei contagi e finiranno in ospedale o in terapia intensiva proprio quelli che non sono vaccinati».
L'accordo sui vaccini in vacanza arriva nel giorno in cui si contano 679 nuovi positivi (ieri erano stati 389) e 42 vittime (di cui 22 dal ricalcolo della regione Campania), mentre ieri erano state 28. Il tasso di positività è dello 0,3%, in lieve calo rispetto allo 0,5% di ieri. Sono 270 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, con un calo di 19 rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite; i ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 1.676, in calo di 47 unità. In questo contesto, dunque, Piemonte e Liguria, si sono alleate per la somministrazione delle dosi nel cuore dell'estate. L'accordo per la reciprocità vaccinale si protrarrà fino a metà settembre, ma Cirio ha anticipato che in Piemonte i turisti liguri potranno essere vaccinati anche durante le prossime vacanze sciistiche invernali, se sarà ancora necessario.
«Credo che questa intesa aiuti - ha sottolineato Toti - in un momento in cui la campagna vaccinale sta rallentando: agevolando i cittadini mettiamo tutti più al sicuro. Dopo l'entusiasmo e la vaccinazione con grande rapidità delle categorie più fragili, oggi gli slot vaccinali liguri sono sostanzialmente disponibili: l'appuntamento viene dato nell'arco delle 48 ore successive alla prenotazione. L'accordo è fatto d'intesa con la struttura del generale Figliuolo, e lo mettiamo a disposizione anche delle altre Regioni d'Italia che lo ritengano opportuno».
«Le strutture tecniche - ha aggiunto Cirio - hanno coronato la nostra volontà politica: portare il vaccino alle persone e non le persone al vaccino. Questo è il segreto che sta dietro al fatto che le campagne vaccinali di Liguria e Piemonte stanno andando molto bene. Crediamo nella scienza e nel fatto che i vaccini siano l'unica arma per relegare il Covid per sempre nel passato. Ecco perché vogliamo appianare ogni ostacolo che possa frapporsi fra il cittadino e la vaccinazione». I due portali regionali per le vaccinazioni permetteranno l'accesso e la prenotazione dei reciproci vacanzieri, i quali otterranno l'appuntamento nella data più vicina a quella già prevista per il richiamo. Sarà necessario autocertificare un soggiorno di almeno due settimane e indicare, oltre ai dati identificativi e per il contatto, anche il tipo e la data della prima dose di vaccino, oltre alla località della vacanza.
La Lombardia ci pensa: «Stiamo facendo delle valutazioni - ha spiegato il presidente della Regione, Attilio Fontana -. Con Toti ne ho parlato perché mi ha chiamato, Bisogna avere un pò di calma e capire quanti saranno i vaccini e come saranno distribuiti».
L'Emilia-Romagna sta invece valutando l'ipotesi di anticipare la seconda dose di AstraZeneca per gli over 60, mentre il Lazio ha superato il traguardo dei 2 milioni di vaccinati con la seconda dose, il 39% della popolazione con almeno 12 anni. La Puglia è arrivata a quo
ta 3,5 milioni di dosi inoculate, la Toscana a 3 milioni. Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani teme carenza nelle disponibilità per i mesi estivi: «Dalle mail - dice - risulta che saranno 30-40% in meno, ma dalle dichiarazioni del generale Figliuolo risulta che invece saranno solo il 5% in meno. Quindi - è fiducioso Giani - non ci saranno problemi nel confermare le prenotazioni».
Gli Europei di calcio potrebbero diventare un veicolo per una più ampia diffusione della variante Delta di Sars-CoV-2 in Italia. Dopo la vittoria dell'Inghilterra sulla Germania, si prevedono infatti in arrivo a Roma migliaia di tifosi inglesi per la prossima partita e "il rischio purtroppo sale". A dirlo all'Adnkronos Salute è il virologo Fabrizio Pregliasco, docente dell'Università Statale di Milano. "E' un guaio - afferma - perché è chiaro che la probabilità di contagio con un singolo contatto è bassa, ma più contatti ci sono e più sarà facile avere una situazione di rischio e quindi di potenziale infezione". Insomma, "c'è la possibilità di una fregatura - avverte il virologo - E non so quanto il Green pass in questa fase iniziale abbia un effetto così sistematico e adottato, quindi non so anche quanto allo sbarco in aeroporto, o nei confronti di chi arriverà con mezzi diversi, si riesca a controllare". Del resto, aggiunge, "prevedere 5 giorni di quarantena costerebbe ai tifosi una barcata di soldi". E allora come difendersi? "Bisogna chiudersi in casa, nella capanna, e aspettare che la buriana passi. Ma la vedo difficile - conclude Pregliasco - anche perché non è che si riconoscono e poi il virus, una volta entrato, si diffonde".
Sono 96 i Paesi che, al 29 giugno, hanno segnalato casi di variante Delta di Sars-CoV-2. Un dato "probabilmente sottostimato" per le "limitate capacità di sequenziamento" necessario a identificare i mutanti del coronavirus pandemico. Lo segnala l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nel suo report settimanale sull'andamento dell'epidemia globale di Covid-19, evidenziando che "un certo numero di questi Paesi attribuisce alla variante Delta picchi di infezioni e ricoveri ospedalieri". L'11 maggio l'agenzia ginevrina ha designato la variante Delta, riportata per la prima volta in India, come Voc (variante che desta preoccupazione), per l'evidenza di una maggiore trasmissibilità. Si stima che, rispetto al mutante Alpha (la cosiddetta inglese), il Delta abbia "un numero di riproduzione del 55% superiore". Per questo l'Oms conferma che "la variante Delta supererà rapidamente altre varianti e diventerà quella dominante nei prossimi mesi".
All'ospedale fiorentino di Careggi le mascherine restano obbligatorie anche all'aperto in tutta l'area di pertinenza della struttura, che è composta da più padiglioni in un perimetro con molte funzioni e transito di migliaia di persone. Lo ha deciso dalla direzione sanitaria. Decisione analoga è stata assunta all'ospedale di Cisanello (Pisa). I due provvedimenti rientrano nell'ambito delle regole per l'accesso ai nosocomi stabilite per contrastare la diffusione del Covid.
Cambiano le regole di accesso anche per i visitatori all'ospedale di Pisa nei reparti di degenza no Covid: si continuerà a transitare attraverso i check-point, previa misurazione temperatura e igienizzazione delle mani, obbligo di indossare la mascherina anche nelle aree all'aperto di pertinenza ospedaliera, e per ogni paziente ricoverato sarà permesso l'accesso di una persona per turno di visita, previa compilazione di un'autodichiarazione che verrà consegnato dal personale del reparto. Lo rende noto l'Azienda ospedaliero universitaria pisana.
La società farmaceutica Moderna ha dichiarato che gli studi tra le persone vaccinate con il suo vaccino contro il Covid-19 hanno mostrato reattività contro le varianti del virus. Il vaccino ha prodotto neutralizzanti contro le varianti Delta, Beta ed Eta, incluse quelle identificate per la prima volta in Sudafrica, Nigeria e India. "Rimaniamo impegnati a studiare le varianti emergenti, generare dati e condividerli no
n appena disponibili", ha dichiarato l'amministratore delegato Stephane Bancel, spiegando che la società continua a perseguire una strategia di sviluppo clinico contro le varianti emergenti del coronavirus.
Diventa operativo dal 1 di luglio l'accordo di reciprocità vaccinale tra Piemonte e Liguria, siglato nelle scorse settimane dai presidenti delle due Regioni, Alberto Cirio e Giovanni Toti. L'intesa consente ai cittadini piemontesi che si spostano in Liguria e a quelli liguri che raggiungono il Piemonte per almeno 14 giorni di vacanza di poter essere vaccinati nella regione dove stanno trascorrendo le ferie estive.
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