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Edizione del 02/07/2021
Estratto da pag. 1
Cimmino: «Sì, De Luca accentratoreI giovani? È concentrato sugli affetti di famiglia...»
l’intervista
Mezzogiorno, 2 luglio 2021 - 09:17
Cimmino: «Sì, De Luca accentratoreI giovani? È concentrato sugli affetti di famiglia...»
Parla il leader del gruppo imprenditoriale di Carpisa e Yamamay
di Emanuele Imperiali
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«Ha fatto bene Maurizio Manfellotto ad accentuare nella sua relazione all’assemblea degli industriali napoletani la logica accentratrice che caratterizza il governatore De Luca». Parola di Luciano Cimmino, leader del gruppo imprenditoriale nel quale brillano le stelle di Carpisa e Yamamay. Intanto, però, le critiche le fanno solo i pochi imprenditori campani che veramente si cimentano col mercato. I tanti che vivono all’ombra delle commesse pubbliche regionali preferiscono non esporsi…«Proprio in questi giorni ho vissuto col presidente De Luca una vicenda che mi ha fatto restare molto male. Gli avevo chiesto di fissare un appuntamento all’ambasciatore del Messico che è venuto a Napoli e avrebbe avuto piacere di incontrarlo. Niente da fare». Magari la sua agenda era davvero troppo piena.
«Ma da prima della metà di giugno abbiamo cominciato a chiamare la sua segreteria che ci ha sempre rimandato, per poi dirci niente da fare. Per me, che sono consigliere del Messico per la Campania, è stato un brutto segnale. Perché si tratta di un Paese importante per tante imprese regionali. Avevo segnalato che l’ambasciatore voleva discutere col governatore della Magaldi, una eccellenza imprenditoriale peraltro dell’area salernitana, che investe da tempo nel paese nordamericano in campo energetico».
Dottor Cimmino come sono i suoi rapporti col governatore?
«Sinceramente non abbiamo mai avuto rapporti molto stretti, ma di cordialità e speravo stima reciproca. Quando ero deputato di Scelta Civica lo incontrai e mi permisi di dargli un suggerimento, che bisognava collaborare tra Regione e Comune di Napoli perché una guerra non avrebbe giovato alla nostra città».
Le cose sono andate ben diversamente.
«Eppure io resto convinto che solo rispolverando la vecchia progettualità di Napoli Capitale del Mezzogiorno sarà possibile far ripartire il Sud».
Che Vincenzo De Luca sia un accentratore è cosa risaputa da lunghi anni.
«È vero ma si è andata sempre più accentuando. La scelta di tenere per sé la delega della Sanità, che assorbe i due terzi delle risorse a disposizione della Regione, lo dimostra in modo lampante».
Perché secondo lei si sta ponendo sempre più come l’uomo solo al comando, come dice Manfellotto?
«Forse lui si è convinto di essere il solo in grado di salvare la Campania. E invece, con quello che ci aspetta, a cominciare dalla ripartizione delle risorse del Recovery Plan, sarebbe opportuno che dialogasse col governo centrale piuttosto che attaccarlo. Anche perché la nostra Regione non ha certo finora brillato per la spesa dei fondi europei, non abbiamo dimostrato grandi capacità progettuali in materia perdendo centinaia di milioni».
Cosa gli suggerisce lei che è un grande imprenditore che opera in Italia e sui mercati esteri?
«Di concentrarsi sui fondamentali sui quali investire, per non far perdere quest’ultima opportunità di sviluppo ai giovani campani. Invece mi sembra che De Luca sia maggiormente concentrato sugli affetti di famiglia…».
Dottor Cimmino, le attività imprenditoriali del vostro gruppo come hanno affrontato la fase della pandemia e il dopo?
«Alcune hanno avuto conseguenze molto pesanti, lei pensi che una nostra azienda di valigeria per 18 mesi non ha venduto neppure un pezzo. Per fortuna le banche hanno supportato i nostri sforzi. Yamamay non ha mai dovuto chiudere i battenti perché l’intimo è stato annoverato tra i prodotti indispensabili anche nella fase più acuta del Covid. Carpisa ora sta ripartendo con un massiccio programma di investimenti».
2 luglio 2021 | 09:17
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