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Dir. Resp.
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Edizione del 25/06/2021
Estratto da pag. 1
Pnrr, Mattarella: grande opportunità, serve clima collaborazione
"La pandemia ha messo in luce alcune fragilità del nostro sistema sanitario, indicandoci la necessità di compiere nuove scelte per renderlo più resiliente e in grado di affrontare meglio in futuro eventuali fenomeni analoghi" ha detto il presidente della Repubblica nell''incontro con la Conferenza Regioni.
“La pandemia ha messo in luce alcune fragilità del nostro sistema sanitario, indicandoci la necessità di compiere nuove scelte per renderlo più resiliente e in grado di affrontare meglio in futuro eventuali fenomeni analoghi” ha detto il presidente della Repubblica nell’incontro con la Conferenza Regioni.

“Il contributo offerto dalla Conferenza in questi decenni è stato prezioso, davvero di grande rilievo. E va sottolineato che la ricorrenza cade in una fase in cui la Conferenza ha contribuito ad affrontare, e sta tuttora affrontando, una delle emergenze più gravi mai verificatesi nella vita del nostro Paese”. Lo ha detto il presidente della Repubblica nel suo intervento ieri in un incontro al Quirinale con una delegazione della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. “La pandemia non è stata ancora definitivamente sconfitta, e l’impegno dovrà comunque proseguire anche per accompagnare la ripresa dell’economia e l’azione riformatrice avviate nell’ambito dell’Unione Europea” ha aggiunto Mattarella.

“Il pluralismo istituzionale, le autonomie territoriali e quelle sociali – autonomie che riflettono, rispettandola, la preziosa articolazione del nostro Paese – si sono confermati – ha evidenziato il presidente della Repubblica – valori fondanti della Repubblica, in grado di assicurarle forza ed efficacia, insieme al consenso dei cittadini. Il pluralismo è garanzia di libertà e, affinché possa esprimere tutte le sue potenzialità, richiede rispetto e, insieme, attenta responsabilità, in vista di un interesse comune e indivisibile. Questo è particolarmente evidente per il diritto alla salute, tutelato dall’art.32 della Costituzione e garantito dal Sistema sanitario nazionale, organizzato su base regionale.

Poiché la Costituzione affida opportunamente allo Stato la responsabilità di individuare i livelli essenziali delle prestazioni sanitarie e la competenza in materia di profilassi internazionale, l’impegno convergente di Stato e Regioni è stato necessariamente alla base dell’azione di contrasto alla pandemia. Questa collaborazione ha salvaguardato gli interessi vitali della collettività durante la drammatica emergenza che stiamo attraversando ancora. La dialettica – del resto legittima e fisiologica – non è mancata ma, come era indispensabile, nei momenti decisivi si è ricomposta nel superiore interesse dell’Italia.

Do volentieri atto ai governi delle Regioni dell’alto senso di responsabilità dimostrato in questi mesi, privilegiando le esigenze di unità e di coesione rispetto a rivendicazioni settoriali. La pandemia – va riconosciuto – ha messo in luce alcune fragilità del nostro sistema sanitario, indicandoci la necessità di compiere nuove scelte per renderlo più resiliente e in grado di affrontare meglio in futuro eventuali fenomeni analoghi. Lo abbiamo vissuto e sofferto insieme ai nostri concittadini e questa esperienza sollecita e pone le premesse per scelte condivise. Penso all’equilibrio tra rete ospedaliera e presidi territoriali, a banche dati efficienti e disponibili per più soggetti istituzionali a livello nazionale ed europeo, al ruolo dei medici di base, alla maggiore diffusione della telemedicina.

Siamo tutti chiamati a non perdere quella che il Presidente Fedriga ha ben definito un’occasione storica, originata dalla reazione concorde e tempestiva dell’Unione Europea alle gravi conseguenze della diffusione del virus. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza fa parte di un più ampio progetto europeo volto a governare la transizione verso un’economia verde e digitale senza trascurarne le ricadute a livello sociale. Questa grande sfida, comune all’intera Europa, riguarda in modo particolare e assolutamente decisivo l’Italia. Ci si presenta l’opportunità – ha proseguito Mattarella – di superare nodi strutturali che, da anni, limitano le nostre potenzialità di crescita e indeboliscono la coesione sociale. Per affrontare questa sfida è indispensabile che perduri un clima di collaborazione e di responsabilità istituzionale e che le Regioni e le Province au
tonome continuino a fornire il loro imprescindibile contributo in una logica di sistema, a tutela dell’interesse nazionale”.