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Edizione del 15/06/2021
Estratto da pag. 1
Covid, Aifa: s? al mix di vaccini per under-60. Ma ? caos regioni - Salute Roma - Abruzzo24ore - - - - - - - - - - -
15 Giugno 2021 10:24 L'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) approva la vaccinazione mista per gliunder 60 che abbiano ricevuto una prima dose di AstraZeneca, ma le Regionicontinuano ad andare in ordine sparso. Chi si adegua alle indicazioni e chicontinua a dire no al mix di vaccini; chi sospende i richiami con i farmaci amRna al posto di Astrazeneca finché non avrà garanzie su ulteriori forniture echi lascia la possibilità di scegliere se avere o meno la seconda dose con ilfarmaco anglo-svedese anche se si hanno meno di 60 anni.Insomma, i territori continuano a non avere una linea comune anche dopol'ordinanza del ministero della Salute che ha dato indicazioni perentorie -ribadite anche ieri dal ministro Roberto Speranza - sull'utilizzo diAstrazeneca e aprono un nuovo fronte: con i vaccini a vettore virale ormaimarginali servono più dosi di Pfizer e Moderna per non rallentare la campagna eraggiungere l'immunità di gregge a settembre.Il risultato è il caos, che si va ad aggiungere alla confusione e alla perditadi fiducia da parte dei cittadini provocata dall'apertura al mix sui vaccini -sul quale le posizioni degli esperti sono tutt'altro che granitiche - edall'ennesimo cambio di rotta, il quarto dall'inizio dell'anno, su Astrazenecaimposto dagli esperti alla luce delle nuove evidenze scientifiche e delmiglioramento della situazione epidemiologica.Una confusione confermata nella nota con cui l'Ema, parlando di"disinformazione" e ribadendo che il vaccino di Astrazeneca "resta autorizzatoper tutta la popolazione", cerca di mettere una pezza ad un'intervista, poismentita, del capo della task force sui vaccini della stessa Agenzia, MarcoCavaleri. Anche per questo il governo ribadisce che la linea non cambia e,anzi, il premier starebbe pensando ad un ulteriore messaggio di chiarezza erassicurazione da dare agli italiani. Tra le ipotesi, quella di un evento adhoc per mettere in chiaro alcuni punti ed evitare che la campagna rallenti. "Lenostre indicazioni - dice Speranza - sono perentorie e devono essere seguite.Non è un dibattito politico, non è un presidente del consiglio, un ministro oun presidente di regione che decide: la comunità scientifica internazionale hadato indicazioni su Astrazeneca che sono cambiate sulla base delle evidenzescientifiche e noi dobbiamo seguirle"."Il cosiddetto 'crossing vaccinale' è una cosa che la Germania fa da due mesi,che anche la Francia e la Spagna fanno da tempo: è una procedura che ha datobuoni risultati, non sono invenzioni, ma evidenze e studi scientifici". Lo hasottolineato il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un'intervista alquotidiano La Stampa, parlando del mix vaccinale con Pfizer o Moderna dopo laprima con AstraZeneca. Secondo il ministro "avere due terzi del Paese in zonabianca è il frutto delle misure rigorose adottate e della campagna vaccinaleche procede con numeri molto buoni. Ma è necessario continuare sulla stradadella prudenza e della gradualità, su questo punto c'è un'ampia condivisioneanche tra i cittadini". Cambiare il vaccino per la seconda dose non èpericoloso, "anzi probabilmente è vantaggioso. Perché è verosimile che ilsistema immunitario risponda meglio a stimoli più ampi, diversificati". Loafferma Guido Rasi, ex direttore di Ema e ora consulente del commissariostraordinario, generale Francesco Figliuolo, in una intervista alla Repubblica.Con un parere pubblicato in serata una parola definitiva sul mix di vacciniarriva, come detto, dall'Aifa, che approva la vaccinazione mista per gli under60 che abbiano ricevuto una prima dose di vaxzevria, il siero di AstraZeneca."Sulla base di studi clinici pubblicati nelle ultime settimane, la Commissionetecnico scientifica dell'Aifa - si legge - ha ritenuto, a fronte di unrilevante potenziamento della risposta anticorpale e un buon profilo direattogenicità, di approvare il mix vaccinale (prima dose con Vaxzevria eseconda dose con Comirnaty o, per analogia, con il vaccino Moderna)". E' incorso di pubblicazione in Gazzetta la determina attuativa. Al momento leRegioni continuano però a non avere una linea comune.
Nei prossimi giorni siriunirà la commissione Salute e giovedì ci sarà la conferenza delle regioni: iltema non è all'ordine del giorno ma non è escluso che se ne parli per arrivaread una posizione unica. Per ora dunque ognuno va per la sua strada. Vincenzo DeLuca ha annunciato di aver inviato a Speranza una "nota tecnica" contenente idubbi sulla vaccinazione eterologa ribandendo il no della sua regione: il mixdi vaccini, dice, "non ha avuto sul piano internazionale una sperimentazioneampia".Anche la Puglia va per conto suo. La regione, sostiene Michele Emiliano,seguirà le indicazioni del governo e però, "chi volesse fare la seconda dosecon Astrazeneca avrà questa possibilità, fermo restando che l'atto dellavaccinazione è l'atto del singolo medico che valuterà caso per caso". LaLombardia continua invece a tergiversare da 3 giorni. Prima ha detto no al mixsalvo poi fare marcia indietro, ma i richiami non sono ancora partiti. Ilperché lo spiega il presidente Attilio Fontana: servono più dosi di di Pfizer eModerna."Appena sapremo cosa ci risponde il governo, sia sulla fornitura di eventualidosi aggiuntive sia sulla conferma delle modalità, noi potremo stabilire unadata". E più dosi dei due farmaci a mRna le chiedono anche quelle regioni chehanno annunciato si atterranno alle indicazioni governative: l'Emilia Romagna,che deve fare i richiami a 40mila persone e per questo "servono più scorte", eil Lazio, che non lo dice esplicitamente ma riporta il richiamo di Pfizer eModerna da 35 a 21 giorni. E gli altri che fanno? La Liguria si è adeguata,anche se il governatore Giovanni Toti non perde l'occasione per ribadire cheanche quando si è utilizzato Astrazeneca sotto i 60 anni ci si è attenuti alleindicazioni del Cts. E si sono allineati la Toscana, il Piemonte - dove labuona notizia è che in un'ora sono andate sold out tutte le prenotazioni pergli open day riservati ai giovani da venerdì a domenica, segno che la voglia dinormalità tra i ventenni prevale sulle paure - il Veneto. Dice Luca Zaia:"applicheremo pedissequamente quello che viene prescritto". Ma il governatoreva oltre e già individua quello che sarà il nuovo fronte d'autunno, la terzadose: il green pass dura 9 mesi e, considerando che i primi richiami sono statifatti il 19 gennaio, a metà ottobre scadranno. Che si farà allora?. "Se nonsarà una terza dose sarà un nuovo vaccino - dice - ma ritengo sia impensabileche non ci sia un nuovo richiamo, poi magari mi sbaglierò".???????????????????????????????????????????????????????????????????????????????   [INS: :INS]