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Dir. Resp.
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Edizione del 05/06/2021
Estratto da pag. 1
Come andremo in spiaggia nell`estate 2021: le regole negli stabilimenti e sotto l`ombrellone
La stagione estiva riparte con regole stringenti da seguire per andare in spiaggia e per accedere agli stabilimenti balneari: dagli ombrelloni ai lettini...
Con le prime giornate di sole e caldo gli italiani iniziano a riversarsi verso il mare. Riaprono gli stabilimenti, le spiagge tornano a essere affollate e, come già avvenuto lo scorso anno, le regole da rispettare per andare al mare sono stringenti. A stabilire cosa si può e non si può fare negli stabilimenti e nelle spiagge libere sonole linee guida redatte dalla Conferenza delle Regioni, con l’approvazione della cabina di regia. Non solo la necessità di informare adeguatamente gli utenti, ma si prevede anche l’obbligo di organizzare le presenze con un numero massimo di persone da valutare sulla base dei volumi di spazio e dal ricambio d’aria. Necessario, inoltre, fornire agli utenti prodotti per l’igienizzazione delle mani, da mettere a disposizione in più punti degli stabilimenti. Vediamo quali sono le regole da rispettare dall’ingresso fino all’uscita dello stabilimento o delle spiagge libere.

Per gli stabilimenti viene raccomandato il ricorso alla prenotazione da parte degli utenti, con l’obbligo di mantenere l’elenco delle persone presenti per almeno 14 giorni. Al momento dell’ingresso può essere rilevata la temperatura degli avventori, impedendo l’accesso a chi supera i 37,5 gradi. Turisti e clienti devono essere informati sulle misure di prevenzione da rispettare, fornendole in modo chiaro anche agli stranieri che non parlano italiano. Il cliente deve poi essere accompagnato all’ombrellone dal personale dello stabilimento: di fatto il suo ruolo è simile a quello di uno steward della spiaggia che informi anche il cliente sulle misure da rispettare.

Gli stabilimenti devono riorganizzare gli spazi per permettere ingressi ordinati ed evitare assembramenti, magari con percorsi differenziati tra entrata e uscita: deve essere garantito almeno un metro di distanza tra gli utenti. La riorganizzazione deve riguardare anche gli ombrelloni, da allontanare per evitare assembramenti: devono essere distanziati in modo da garantire almeno 10 metri quadri di spazio per ogni ombrellone, qualsiasi sia la loro disposizione. Tra i lettini, le sdraio e le sedie deve essere sempre garantita – al di fuori dell’ombrellone – una distanza di almeno un metro.

Per quanto riguarda i servizi, dalle cabine alle docce, è obbligatoria la pulizia costante delle aree comuni, degli spogliatoi, dei bagni, delle cabine e delle docce. Così come devono essere disinfettati lettini, sdraio e ombrelloni ogni volta che vengono utilizzati da utenti diversi e comunque a fine giornata. Per quanto riguarda la cassa, possono essere installate barriere fisiche come gli schermi divisori, altrimenti vige l’obbligo di indossare le mascherine ed è comunque indispensabile fornire gel igienizzante per i clienti. Bisogna favorire, quando possibile, i pagamenti elettronici, ancor meglio se questo avviene già in fase di prenotazione.

Nelle spiagge libere vigono gli stessi obblighi sulle informazioni da fornire ai clienti e sul divieto di assembramenti. Così come resta l’obbligo di almeno un metro di distanza tra le persone, quello di mantenere una pulizia costante dei servizi e viene anche suggerito di avere la presenza di un addetto alla sorveglianza. Anche nelle spiagge libere bisogna rispettare le regole sul posizionamento degli ombrelloni (quindi i 10 metri quadri) e non sono consentite le attività sportive di gruppo che comportano assembramenti. In generale sono consentiti gli sport individuali come i racchettoni o il nuoto e il surf, mentre sono vietati quelli di squadra o comunque possono essere svolti rispettando le disposizioni previste dalle istituzioni locali.