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Edizione del 31/05/2021
Estratto da pag. 1
Doroteo, garantista e trasversale Il nuovo Di Maio tesse la sua tela
Doroteo, garantista e trasversale II nuovo Di Maio tesse la sua tela Da Giorgetti a Gianni Letta, dall'Ue agli Usa: la strategia per riprendersi un ruolo da leader (non solo 5 Stelle) di RAFFAELE MARMO d Raffaele Marnno Democristiano di osservanza dorotea lo abbiamo già definito qualche settimana fa. Così come non è un mistero che si senta draghiano in servizio permanente effettivo fin da prima che l'ex numero uno della Âñå arrivasse a Paiazzo Chigi. E l'asse Farnesina-Paiazzo Chigi è sempre più stretto, come dimostra, a dispetto della reazione ¡rata di Giuseppe Conte, la recente nomina dell'ambasciatrice Eiisabetta Belloni alla guida dei servizi. Ma, nella metamorfosi politica (solo all'apparenza improvvisa) di Luigi Di Maio non c'è solo la fine del giustîziaîismo. AI racconto manca un terzo aggettivo: il ministro degli Esteri, lasciato alle spalle il grilllsmo naif ed estremista delle origini, è trasversale come nessun altro. È una tela fitta di relazioni politiche e personali, ecumeniche e sorprendenti quella che l'ex leader stellato ha intessuto in questi tré anni che hanno visto un tourbillon di governi e maggioranze senza che ii giovane attivista di Pomigliano restasse mai fuori dall'esecutivo. Ne è dimostrazione plastica, da ultimo, l'immagine della conferenza stampa con il ministro del Sud, Mará Carfagna, in occasione della firma d! un protocollo congiunto sui Made ßç Italy; sorrisi e complimenti à gogo. E, per restare a Forza Italia, sono più che consolidati e sistematici i rapporti con Gianni Letta, il gran regista di Silvio Berlusconi: ad accomunarli anche l'aplomb diplomatico e la cravatta istituzionale d'ordinanza sull'abito a tinta unita sempre. E lusinghiere/ del resto, sono state le parole di Renato Brunetta a II Foglio: "Di Maio? Un vero leader, intelligente e preparato". Sui fronte Lega è antica la stima reciproca tra Di Maio e Giancarlo Giorgetti, tanto che quando quest'ultimo è diventato ministro dello Sviluppo economico è stata subito awiata una cabina di regia condivisa sull'attrazione degli investimenti stranieri. A unirli, del testo, anche la "passione" per Draghi. Con Massimiliano Fedriga, nuovo presidente della Conferenza delle Regioni/ il rapporto è ugualmente ottimo. I due si sentono spesso e hanno lavorato a stretto contatto su aìcuni dossier come quello che riguarda i¡ confine con ia Siovenia. All'appello manca Matteo Salvine ma sulla loro amicizia nel governo giallo-verde si sono scritte pagine e pagine di cronaca politica: il Papeete segnò di sicuro una rottura, anche personale, e poco servì la rincorsa in extremis del capo leghista per sostenere "Luigi" a Palazzo Chigì. Oggi, però, è un'altra storia: e chissà. Nessuna polemica, neanche a cercarla con i lanternìno/ con Giorgia MeionE. Anzi, Guido Crosetto, cofondatore di Fd'I, non ha esinato: "Sulla liberazione di Zaki Luig Di Maio ha ragione: premiano più il avoro e le pressioni d plomatiche che non gii hashtag e le prese dì posizione dei singoli". Ma il feel ng trasversale del Ministro non riguarda solo il centro-destra. Con 'altro Letta, Enrico/ ha avuto più di un colloquio all'insegna del "buonissimo clima" e d "una buona intesa". Lo stesso leader dem, a quotid ano spagnolo Abc, ha parlato di Di Maio come di un politico "di grandi qualità". Viene da più ¡ontano l'intesa (definita "ottima") con Stefano Bonaccini: i due hanno firnnato da poco un progetto riguardante ¡'export e il Gran Premio di ImoSa. Trasversaie in Italia, Di Maio, con l'approdo di Draghi a Palazzo Chigi, ha mandato in cascina ogni residuo detle ambiguità e del trumpismo di Conte ("Giuseppi") in politica estera: all'europeismo ritrovato già da qualche tempo si è aggiunto un deciso atlantismo fiio-Bìden. Da qui il consolidamento dei buoni rapporti con l'Alto rappresentante Uè, Josep Borrell, lo scambio assai cordiale di qualche settimana fa con il presidente francese Macron, ma anche la foto del G7 con Boris Johnson. Ma, soprattutto/ da qui gli incontri con gii uomini di punta del Presidente Usa: dall'inviato speciale per il clima, John Kerr
y, al segretario di Stato Antony Blinken, incontrato negii Stati Uniti in piena pandemia (primo tra i Ministri europei). E così, mentre l'ex premier si ritrova ne!ta palude delle beghe interne dei Movimento, alle prese con tribunali e fuoriusciti/ senza riuscire a far decollare iì griifismo 2.0. Di Maio appare sempre di più punto di riferimento (anche in questo caso trasversale) e àncora di salvezza anche per la sua stessa forza politica o, meglio, per quel che sarà dì essa nei prossimi mesi. © Riproduzione riservata -tit_org- Doroteo, garantista e trasversale Il nuovo Di Maio tesse la sua tela