ilmessaggero.it
Dir. Resp.
Tiratura: n.d. - Diffusione: n.d. - Lettori: 117594
Edizione del 31/05/2021
Estratto da pag. 1
Articolo riservato agli abbonati
31 Maggio 2021
(Lettura 2 minuti)
(Teleborsa) - Il messaggio è chiaro: occorre ancora prudenza ma l'economia - fiaccata da mesi di restrizioni e ripetuti stop&go - ha bisogno di ripartire, specie in vista dell'ormai imminente estate che potrebbe dare la necessaria e desiderata boccata di ossigeno.Da oggi, lunedì 31 maggio, Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna passano in area bianca. Tutte le altre regioni e province autonome sono in area gialla. Spariti, dunque, dallo Stivale, da diversi giorni, l'arancione e il rosso che per tanti mesi ci hanno accompagnato. Nelle tre regioni, dunque, via il coprifuoco e semaforo verde per tutte le attività la cui ripartenza era prevista tra il 1 giugno e il 1 luglio: ristoranti e bar al chiuso, matrimoni, fiere, parchi tematici, convegni e congressi, piscine al chiuso, centri termali, sale giochi, bingo e casino, centri ricreativi e sociali, corsi di formazione pubblici e privati, competizioni sportive al chiuso. Ancora niente da fare per le attività di discoteche e sale da ballo.Riaperture subito alla prova del primo vero ponte - quello di mercoledì 2 giugno - con milioni di italiani che secondo Federalberghi, approfitteranno della festa della Repubblica per regalarsi qualche giorno di relax. "Penso che la prudenza" per il passaggio di alcune Regioni in zona bianca "sia stata utilizzata con le linee guida, cioè mantenendo quindi delle regole per tutelare la salute dei cittadini. Detto questo non si può pensare che quando si ha un'incidenza, da me questa settimana pari a 18 casi ogni 100 mila abitanti, bassissima, di continuare a penalizzare attività economiche e soprattutto lavoro, perché sarebbe anche incomprensibile verso i cittadini". Lo ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga sottolineando che "La battaglia alla pandemia la si vince condividendo con la nostra comunità e cercando di remare tutti nella stessa direzione".
L'Italia, dunque, riassapora un po' di normalità guardando già al 21 giugno, data in cui lo Stivale potrebbe tornare tutto bianco e proprio nello stesso giorno - che inaugura ufficialmente l'inizio dell'estate - potremmo dire addio - almeno all'aperto - all'utilizzo delle mascherine. La curva dei contagi rallenta e, in particolare, dopo mesi l'incidenza è finalmente sotto i 50 casi ogni 100mila abitanti, a 47.
© RIPRODUZIONE RISERVATA