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Edizione del 27/05/2021
Estratto da pag. 1
Covid: stretta del Comitato tecnico scientifico, alle nozze solo con il "green pass"
Nei ristoranti al chiuso la mascherina andrà tenuta sempre, anche al tavolo, "tranne nei momenti del bere e del mangiare".
Stretta del Cts, a nozze solo con il “green pass”.

Il Comitato tecnico scientifico (Cts) ha rivisto in senso restrittivo le linee guida delle Regioni “per la ripresa delle attività economiche e sociali”, come recita il frontespizio del documento elaborato dalla Conferenza dei presidenti il 20 maggio scorso.

Ieri non si è svolta l’attesa riunione tra i presidenti e i ministri del governo Draghi; la Conferenza delle Regioni invierà al Cts una nuova versione delle linee guida che tenga conto delle correzioni, ma il confronto non è certo concluso. Le Regioni chiederanno una serie di chiarimenti, anche in virtù delle mutate condizioni epidemiologiche.

Ecco alcuni dei punti principali rivisti dagli esperti dell’esecutivo, che in tutti i casi esaminati specificano che va definito il numero massimo di presenze.

“Consentire la partecipazione solo a coloro che sono in possesso di uno dei requisiti per il green certificate”.

E’ quanto prevede il Cts sullo svolgimento dei banchetti nell’ambito delle cerimonie, come matrimoni ed eventi analoghi.

Negli spogliatoi di palestre, piscine e centri benessere “deve essere preclusa la fruizione delle docce. Inoltre, negli spogliatoi deve essere vietato il consumo di cibi”. Il Cts raccomanda di non utilizzare gli spogliatoi in palestra, ma è possibile farlo in piscina.

Nelle seggiovie la “portata massima al 100% della capienza del veicolo con uso obbligatorio di mascherina a protezione delle vie respiratorie (chirurgica o superiore). La portata è ridotta al 50% se le seggiovie vengono utilizzate con la chiusura delle cupole paravento”.

Nei ristoranti al chiuso la mascherina andrà tenuta sempre, anche al tavolo, “tranne nei momenti del bere e del mangiare”. Inoltre, “il personale dovrà sempre indossare la mascherina”.

In tutte le attività ricettive, dalla ristorazione agli stabilimenti balneari, dai cinema ai teatri agli altri locali di intrattenimento la prenotazione “sarebbe auspicabile fosse resa obbligatoria o fortemente raccomandata, così come la disponibilità dei requisiti del ‘green certificate’, soprattutto laddove si punta progressivamente alla saturazione dei posti disponibili”.

Obbligatorio deve essere, tra l’altro, secondo gli esperti del governo, “il numero massimo di presenze contemporanee (all’aperto e soprattutto al chiuso) in relazione ai volumi di spazio e ai ricambi d’aria ed alla possibilità di creare aggregazioni in tutto il percorso di entrata, presenza, uscita”. 

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