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Edizione del 27/05/2021
Estratto da pag. 1
Vaccini per tutti dal 10 giugno, Fedriga: “Ordinanza potrebbe essere anticipata”
 Nel corso dell''incontro tra il ministro della Salute, Roberto Speranza, ed il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, di ieri, mercoledì 26 maggio, si sono definiti gli accordi in merito agli accorgimenti e normative da adottare nella cosiddetta “zona bianca”
27.05.2021 – 11.47 – Nel corso dell’incontro tra il ministro della Salute, Roberto Speranza, ed il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, di ieri, mercoledì 26 maggio, si sono definiti gli accordi in merito agli accorgimenti e normative da adottare nella cosiddetta “zona bianca”, nella quale, dal 1° giugno, rientrerà anche il Friuli Venezia Giulia. Termine del coprifuoco e apertura di tutte le attività economiche e sociali a livello nazionale: l’incontro, al quale ha partecipato anche il direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Giovanni Rezza, e il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, ha avuto come focus la garanzia di adesione alle linee di sicurezza. Intervistato stamane a Radio1 Rai, il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha spiegato come “verrà valutata l’incidenza e l’occupazione dei posti letto in area medica e terapia intensiva piuttosto che l’Rt”. Per quanto riguarda il tanto discusso “vaccino in vacanza”, Fedriga ha spiegato che “non c’è nulla di certo” e che la valutazione “è stata affidata alla commissione salute della Conferenza”. I casi da prendere in considerazione, come riferito dal governatore, sono due: le “vacanze lunghe”, come nel caso dello studente fuori sede che ritorna a casa, e quelle molto brevi. Infine, entro il 10 giugno verrà approvata l’ordinanza che elimina le fasce d’età per la prenotazione del vaccino, in merito Massimiliano Fedriga ha dichiarato che “potrebbe essere anticipata. Il vero problema non sono le fasce d’età ma l’adesione: abbiamo ancora una resistenza per quanto riguarda certe fasce d’età. C’è una piccola parte molto limitata di no vax, gli altri hanno bisogno di rassicurazione: c’è stata una comunicazione molto caotica sui vaccini, vediamo l’esempio AstraZeneca. Le persone si devono affidare alle evidenze scientifiche e non all’emotività”.mb.r