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Edizione del 27/05/2021
Estratto da pag. 1
Ipotesi zona bianca “rafforzata”: no coprifuoco, (forse) misure anti movida
I governatori delle Regioni si apprestano a varare una zona bianca "rafforzata" per Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna, finalizzata a limitare le occasioni di contagio. 
27.05.2021 – 07.30 – I virologi avevano già avvertito, tra inverno e primavera 2021, che l’estate non sarebbe stata quel “libera tutti” desiderato da molti; anzi si avvertiva della necessità di mantenere un’attenta vigilanza sui focolai di Covid, onde evitare recrudescenze all’abbassarsi delle temperature. Misure restrittive coadiuvate, si spera, da una campagna vaccinale che continuasse a pieno regime attraverso giugno-luglio. Si era in tal senso parlato proprio nei giorni precedenti di una possibile zona bianca rafforzata, onde evitare che il Friuli Venezia Giulia facesse la fine della Sardegna, passata con un boom di contagi dalla zona bianca a quella rossa nel giro di poche settimane (aprile 2021). L’incontro che si è tenuto ieri pomeriggio fra il ministro della Salute Roberto Speranza e il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga ha sostanzialmente ribadito che le zone bianche saranno autenticamente “libere”. L’incontro ha visto la partecipazione di Giovanni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute e Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di Sanità. Nel corso del confronto è stata discussa e condivisa una linea di azione per le zone bianche che sarà poi recepita in una prossima ordinanza del Ministro.Stando a quanto comunica la Regione, rimarranno in vigore anche in zona bianca tutti i criteri base di prevenzione, ovvero “mascherine, distanziamento, areazione e sanificazione luoghi chiusi”, tuttavia verrà “superato il cosiddetto ‘coprifuoco’”. Un passaggio cruciale, perchè tanti giornali avevano vaticinato, per la zona bianca rafforzata, proprio il mantenimento di un coprifuoco alle 24, ora chiaramente smentito.Inoltre non si porranno freni alle ultime riaperture rimaste, in quanto si prevede che “si possano anticipare al momento del passaggio le riaperture delle attività economiche e sociali per le quali la normativa vigente (d.l. n.52/2021 e d.l. n.65/2021) dispone già la ripresa delle attività in un momento successivo”.Non si discute ancora di possibili misure anti assembramento, finalizzate a combattere lo sparacchio della “movida”; si ipotizzava di mantenere l’obbligo di consumare solo seduti ai tavoli o il divieto di consumare in strada o nei parchi. Probabilmente si tratterà di misure anti Covid delegate alle singole regioni e comuni, regolate sul comportamento più o meno corretto dei cittadini.Va osservato infine come questa linea d’azione rimanga una proposta condivisa con il governo, ancora da recepire con apposita ordinanza. Non si tratta ancora di “legge”, sebbene il passaggio legislativo avverrà molto a breve.[i.v.]