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Edizione del 26/05/2021
Estratto da pag. 1
Covid, le regole per andare in montagna in questa estate 2021
Dopo un altro anno lavorativo vissuto tra smart working, Dad, semi lockdown, regioni colorate, spostamenti limitati (e l’elenco
Dopo un altro anno lavorativo vissuto tra smart working, Dad, semi lockdown, regioni colorate, spostamenti limitati (e l’elenco sarebbe ancora lungo) c’è voglia di vacanza. A incentivare i viaggi, soprattutto in Italia, anche il premier Mario Draghi, che ha introdotto il certificato verde grazie al quale ci si potrà spostare liberamente nel Belpaese a patto di essere in possesso di un certificato che attesti l’avvenuta vaccinazione, oppure di aver contratto il Covid e sviluppato gli anticorpi o, infine, di un tampone negativo effettuato entro 48 ore dalla partenza.

Per quanto la campagna vaccinale proceda a ritmi sostenuti e i contagi risultino in calo, il virus che ha generato una pandemia mondiale c’è ancora, motivo per il quale le vacanze non possono rappresentare un “liberi tutti” e sarà necessario attenersi ancora a una serie di regole. Nessuno sconto nemmeno per gli amanti della montagna. Vi spieghiamo tutto ciò che vi serve sapere per arrivare preparati (e senza sorprese) alle agognate ferie in vetta.

Il 22 maggio 2021, dopo un anno di stop forzato, sono tornati a funzionare gli impianti di risalita in montagna. A fare fede, al momento, sono le Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali. La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, presieduta da Massimiliano Fedriga, il 20 maggio 2021 ha aggiornato il documento, successivamente trasmesso al Presidente del Consiglio e al Ministro della Salute affinché le linee guida possano essere adottate con ordinanza in attuazione dell’articolo 12 del Decreto-legge 65/2021.

Quali saranno le regole in vigore nei rifugi alpini ed escursionistici a cui ci si dovrà attenere? Ecco l’elenco completo.

Chiare le indicazioni da applicare a impianti di risalita all’interno di stazioni, aree e comprensori montani, che sono valide per tutte le stagioni: sciovie (skilift), funivie, seggiovie, cabinovie. Si intendono inclusi anche tapis-roulant e nastri trasportatori per i brevi collegamenti.

Devono essere adottate soluzioni organizzative al fine di ridurre code e assembramenti alle biglietterie, quali ad esempio: prevendita/prenotazione on-line o tramite altre soluzioni digitali (es. applicazioni per smartphone, biglietti di tipo RFID, Radio-Frequency IDentification), collaborazioni con strutture ricettive del territorio per acquisto/consegna dei titoli. Sia in fase di prevendita/prenotazione, sia di vendita in biglietteria, è necessario informare gli utenti circa le buone norme di condotta e corretta prassi igienica per limitare il più possibile comportamenti inadeguati.

In relazione alle diverse tipologie di impianti, dovrà essere valutato il numero di persone che ne avranno accesso in funzione dei seguenti criteri, validi sia nella fase di salita che di discesa (la capienza massima dei veicoli va eventualmente arrotondata al valore intero per difetto). – seggiovie: portata massima al 100% della capienza del veicolo con uso obbligatorio di mascherina a protezione delle vie respiratorie (chirurgica o superiore). La portata è ridotta al 50% se le seggiovie vengono utilizzate con la chiusura delle cupole paravento. – cabinovie: riduzione al 50% della capienza massima del veicolo e uso obbligatorio di mascherina a protezione delle vie respiratorie (chirurgica o superiore). – funivie: riduzione al 50% della capienza massima del veicolo e uso obbligatorio di mascherina a protezione delle vie respiratorie (chirurgica o superiore).

Nella fase di discesa a valle, in caso di necessità o emergenza (es. eventi atmosferici eccezionali) o al fine di evitare o limitare assembramenti di persone presso le stazioni di monte, è consentito per il tempo strettamente necessario l’utilizzo dei veicoli a pieno carico, sempre nel rispetto d’uso di mascherina a protezione delle vie respiratorie (chirurgica o superiore).

Ma la vacanza in montagna non è solo piste ed escursioni: come ci si comporterà nelle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere? Per la ristorazione, si evidenzia in particolare la
necessità di disporre i tavoli in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso (estendibile ad almeno 2 metri in caso di scenario epidemiologico ad alto rischio) e di almeno 1 metro di separazione negli ambienti all’aperto (giardini, terrazze, plateatici, dehors).

Vediamo ora le regole generali per le strutture ricettive:

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