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Dir. Resp.
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Edizione del 26/05/2021
Estratto da pag. 1
Cerimonie e banchetti solo con “green pass” e mascherina al tavolo se non si mangia: le linee guida del Cts
Il Comitato tecnico scientifico (Cts) ha rivisto in senso restrittivo le linee guida delle Regioni «per la ripresa delle attività economiche e sociali», come recita il frontespizio del documento elaborato dalla Conferenza dei governatori il 20 maggio. Oggi non si è svolta l'attesa riunione tra i presidenti e i ministri del governo Draghi; la Conferenza delle Regioni manderà al Cts una nuova versione delle linee guida che tenga conto delle correzioni, ma il confronto non è certo concluso. Le Regioni chiederanno una serie di chiarimenti, anche in virtù delle mutate condizioni epidemiologiche.Ecco alcuni dei punti principali rivisti dagli esperti dell'esecutivo, che praticamente in tutti i casi esaminati specificano che va definito il numero massimo di presenze.Nozze solo con green pass. «Consentire la partecipazione solo a coloro che sono in possesso di uno dei requisiti per il 'green certificate'». E' quanto prevede il Cts sullo svolgimento dei banchetti nell'ambito delle cerimonie, come matrimoni ed eventi analoghi.Docce vietate in palestre e piscine. Negli spogliatoi di palestre, piscine e centri benessere «deve essere preclusa la fruizione delle docce. Inoltre, negli spogliatoi deve essere vietato il consumo di cibi». Il Cts raccomanda di non utilizzare gli spogliatoi in palestra, ma è possibile farlo in piscina.Seggiovie al 100%, ma al 50% se coperte. Nelle seggiovie la «portata massima al 100% della capienza del veicolo con uso obbligatorio di mascherina a protezione delle vie respiratorie (chirurgica o superiore). La portata è ridotta al 50% se le seggiovie vengono utilizzate con la chiusura delle cupole paravento».Dentro il ristorante con la mascherina. Nei ristoranti al chiuso la mascherina andrà tenuta sempre, anche al tavolo, «tranne nei momenti del bere e del mangiare». Inoltre, «il personale dovrà sempre indossare la mascherina».Obbligatoria la prenotazione. In tutte le attività ricettive, dalla ristorazione agli stabilimenti balneari, dai cinema ai teatri agli altri locali di intrattenimento la prenotazione «sarebbe auspicabile fosse resa obbligatoria o fortemente raccomandata, così come la disponibilità dei requisiti del 'green certificate', soprattutto laddove si punta progressivamente alla saturazione dei posti disponibili». Obbligatorio deve essere, tra l'altro, secondo gli esperti del governo, «il numero massimo di presenze contemporanee (all'aperto e soprattutto al chiuso) in relazione ai volumi di spazio e ai ricambi d'aria ed alla possibilità di creare aggregazioni in tutto il percorso di entrata, presenza, uscita».