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Edizione del 26/05/2021
Estratto da pag. 1
Covid Veneto, Zaia: "Adesso bisogna togliere il coprifuoco" - Politica
Il presidente del Veneto, Luca Zaia, è atteso per oggi alla Conferenza delle Regioni: "Da mezzanotte alle 5 gli orari gli assembramenti sono ridotti a zero, mi vien da ridere"
Venezia, 26 Maggio 2021 - La questione coprifuoco continua a tenere banco fra i presidenti di Regione e secondo quello del Veneto, Luca Zaia, sarà uno dei temi centrali dell’attività odierna della Conferenza delle Regioni: “Oggi avremo una serie di incontri con i colleghi per capire cosa intendiamo fare. Porterò l'idea che ci sia la possibilità di applicare le aperture. Il coprifuoco è da cancellare”.

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Zaia: "Coprifuoco? Mi vien da ridere"

"Il coprifuoco è diventato un totem ideologico - ha chiosato Zaia - nei dibattiti è diventato una sorta di guelfi contro ghibellini. Ma ricordo che il virus si avvantaggia negli assembramenti, è inevitabile che avvengano nelle ore diurne, ma a pensare che sia più aggressivo da mezzanotte alle 5.00 mi vien da ridere. In quegli orari gli assembramenti sono ridotti a zero, e comunque i locali notturni sono chiusi. Mantenere il coprifuoco è un problema, ma comunque non è finito il virus. Sarebbe devastante spiegare - ha concluso - che il coprifuoco rimane fino al 21 giugno e la zona bianca non porta nessuna utilità".

Durante la conferenza stampa in cui ha illustrato i dati del bollettino Covid Veneto, Zaia ha anche parlato della possibile entrata della Regione da lui amministrata in zona bianca: "Questi sono giorni decisivi. Se confermeremo l'incidenza dei contagi sotto i 50 su 100 mila abitanti è verosimile che si vada in zona bianca dal 7 giugno".

Veneto in prima linea per vaccini ai turisti

Altro tema caldo di questi giorni è la possibilità di somministrare il vaccino anti-Covid ai turisti. Zaia si era detto da subito disponibile, perché "il Veneto vive di turismo", ha aggiunto oggi: "Il coordinamento nazionale con il Commissario Figiuolo è vitale perché occorre connettere le regioni. Però è una questione di civiltà, non solo certificare come vaccinato il cittadino che non è del tuo territorio. E poi mancano i vaccini, per avere un magazzino più 'elastico' da adattare alle esigenze. Si potrebbero aprire agende specifiche per i turisti". 

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