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Edizione del 26/05/2021
Estratto da pag. 1
Zona bianca rafforzata: regole e quando può scattare - Cronaca
Le ipotesi: coprifuoco alle 24 e consumazioni solo al tavolino nei bar e ristoranti all''aperto. Da lunedì Sardegna, Friuli e Molise in zona bianca. Il 7 giugno dovrebbe toccare a Veneto, Liguria, Abruzzo e Umbria
Le ipotesi: coprifuoco alle 24 e consumazioni solo al tavolino nei bar e ristoranti all'aperto. Da lunedì Sardegna, Friuli e Molise in zona bianca. Il 7 giugno dovrebbe toccare a Veneto, Liguria, Abruzzo e Umbria

Roma, 26 maggio 2021 - Una zona bianca rafforzata per scongiurare l'"effetto Sardegna" che in marzo passò da un quasi liberi tutti alla zona arancione e poi rossa in un amen. Serve un meccanismo che intervenga qualora l'incidenza superi i 50 casi ogni 100mila abitanti, regole che attenuino subito la risalita dei contagi. Senza eccedere con le restrizioni, sia chiaro, perché andiamo incontro all'estate, le vaccinazioni proseguono e si spera la situazione possa gradualmente normalizzarsi. Alle 14:30 di oggi il presidente Massimiliano Fedriga ha fissato una Conferenza delle Regioni e delle Province autonome con all'ordine del giorno, fra le altre cose, l'opportunità di "definire indicazioni e misure comuni per la zona bianca". Stamane anche il virolgo Fabrizio Pregliasco si è espresso in favore di un 'bianco rafforzato', invocando "attenzione e gradualità" nelle riaperture.

Sommario

Al momento le regole per la zona bianca sono solamente tre: divieto di assembramento, obbligo di distanziamento sociale e di utilizzare la mascherina. Tutto riaperto, tranne le discoteche.

Le regioni pensano di aggiungere alcune limitazioni, così da 'rafforzare' la fascia più bassa di rischio in caso di risalita dei contagi. Tra queste si pensa di istituire il coprifuoco alle 24 (attualmente non previsto in zona bianca), adottare ulteriori misure anti assembramento per contentere la movida e consentire la consumazione  - nei bar e ristoranti all'aperto in questo caso - solo seduti ai tavolini, senza sostare in piedi davanti ai locali. 

Le regole per la zona bianca tradizionale

Salvo clamorosi colpi di scena, con la cabina di monitoraggio di venerdì si deciderà l'ingresso in zona bianca di Sardegna (16 casi ogni 100mila abitanti nella media mobile settimanale aggiornata con i dati di ieri), Friuli Venezia e Giulia (20 casi) e Molise (11). Il passaggio dovrebbe avvenire lunedì 31 maggio o martedì primo giugno. Se il trend dei contagi dovesse rimanere invariato, il 7 o l'8 giugno toccherebbe a Veneto (32), Liguria (32) e Abruzzo (35). Anche l'Umbria è scesa sotto i 50 casi per 100mila abitanti nello scorso monitoraggio e punta alla stessa data per entrare in zona bianca. In terza fila Emilia-Romagna (51), Lombardia (51) e Lazio (52) che con i dati di oggi e domani potrebbero scendere sotto la soglia critica e puntare quindi al 14-15 giugno per il passaggio. Uno scenario plausibile è quello che vede tutta Italia in zona bianca entro fine giugno.

Ricordiamo che per entrare in zona bianca serve avere uno 'scenario di tipo 1', un livello di rischio 'basso' e un tasso di incidenza sotto i 50 casi su 100mila abitanti per tre settimane consecutive. Resta da capire se la zona bianca rafforzata varrà da subito per le regioni che hanno parametri per la fascia più bassa di rischio, oppure sarà prevista come 'freno di emergenza' solo nel caso in cui ci sia un aumento dell'incidenza sopra i 50 casi ogni 100mila abitanti. 

A favore del "bianco rafforzato" il virologo Fabrizio Pregliasco, anche in previsione di un'Italia totalmente fuori dalla zona gialla entro fine giugno. "Possiamo aprirci, ma facciamolo con il massimo buon senso e la massima progressione possibile", dice questa mattina intervenendo ad 'Agorà' su Rai 3. "Con le aperture, con tutto quello che è giusto fare" e che comporta "più contatti e più movimento - ribadisce l'esperto del Cts della Lombardia - un certo rialzo nel numero di casi positivi ce lo aspettiamo. Non un'ondata, spero, ma un'onda di risalita". La concreta speranza - qualora un rialzo dei contagi dovesse effettivamente verificarsi - è che si tratti però "di casi banali, in soggetti più giovani". A quel punto, secondo il virologo non ci sarà quella paura che ci ha preso nel momento in cui Ssn ha avuto difficoltà oggettive" anche durante l'ultima on
data pandemica

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