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Edizione del 25/05/2021
Estratto da pag. 1
Vaccini, Regioni puntano sul territorio e chiedono di ampliare il target dei vaccinandi
Pubblicato da RIFday In Maggio 25, 2021 0 Comment[quisikrea_]Roma, 25 maggio – Il territorio e i suoi capisaldi sanitari – mmg e farmacie –come driver per centrare l’obiettivo di convincere quante più persone possibilea vaccinarsi, unica strada per uscire dal tunnel della pandemia. Sembranoconvincersene ogni giorno di più i presidenti delle Regioni italiane, che hannocominciato a muoversi con decisione in questa direzione, avviando accordi eprotocolli con i medici di famiglia e i farmacisti di comunità.“Oggi nel Lazio arriveremo a 3 milioni di somministrazioni” ha annunciato ieriil presidente Nicola Zingaretti  (nella foto), parlando di  un buon risultatoper una Regione che ha circa 5,7 milioni di abitanti. “Stiamo Risultatoimmagine per zingaretti nicolaentrando in una fase dove il numero dei richiamiinizia a essere importante. Le quantità di vaccini in arrivo cominciano aessere sufficienti, viaggiamo sempre intorno alle 50mila somministrazioniquotidiane” ha aggiunto il governatore, spiegando che da ieri hanno avutoinizio “le prenotazioni per fare i vaccini nelle farmacie, saranno 450 lestrutture interessate. In questo modo si moltiplicheranno le opportunità divaccinazione”.Notizie analoghe arrivano dalla Toscana, dove, secondo quanto dichiarato dalpresidente Eugenio Giani, “l’accordo è sostanzialmente completato” sia per imedici di base che per i farmacisti. “Ho voluto arrivare all’accordo con questecategorie per avere più ‘bocche di fuoco’ nella nostra capacità vaccinale”.Risultato immagine per fedriga friuliMassimiliano Fedriga, presidente dellaConferenza delle Regioni e del Friuli Venezia-Giulia (nella foto), prova a fareil punto della situazione, affermando che “oggi le Regioni sono in grado disuperare gli obiettivi previsti dal target nazionale dal punto di vistaorganizzativo. Nell’ultimo periodo c’è stato un netto miglioramentodell’approvvigionamento dei vaccini e della disponibilità delle dosi”, eosserva che “sono aumentate in modo importante le necessità sul fabbisognofinanziario per il triennio 2019-2021. Su questo è necessaria una maggioreflessibilità per l’utilizzo delle risorse, molto spesso finalizzate in modomolto specifico e, rispetto alle esigenze dei servizi sanitari regionali, non èpossibile spenderle all’interno di quella griglia molto stringente”.“Abbiamo fatto un lavoro molto importante in tutte le Regioni da nord a sud, dadestra a sinistra, e i numeri che oggi vediamo sono dovuti in gran parte allavoro delle Regioni che garantiscono gli hub vaccinali, il personale pereffettuare i vaccini, tutta l’organizzazione, l’apertura delle agendevaccinali, quindi un lavoro poderoso” aggiunge Fedriga, sottolineando “ilraccordo quotidiano con il commissario Figliuolo” e gli ottimi rapporti con luie la struttura commissariale. ”È chiaro però che se in alcune Regioni in prospettiva c’è il rischio chel’agenda vaccinale non si riempia, significa che ci sono i vaccini, che c’è’l’organizzazione per farli tutti, ma non ci sono persone da vaccinare. “Quindi– rileva Fedriga – io vedo positivamente il fatto di avere la possibilità diampliare il target. Su questo ho parlato e continuerò a parlare con ilcommissario Figliuolo perché non possiamo permetterci di avere i posti e ivaccini e non avere le persone che si vaccinano”.“Tutte le decisioni sulle proposte per le riaperture – spiega ancora Fedriga –sono state fatte all’unanimità, le Regioni hanno agito in modo responsabile ecostruttivo e ringrazio il governo che le ha recepite. Abbiamo ragionato con laconcretezza e non con la logica di partito. Come a maggio 2020, anchequest’anno abbiamo dato il nostro contributo e il governo ci ha ascoltato”.Print Friendly, PDF & EmailCondividiFacebookfb-share-iconLinkedIn[linkedIn]Share[quisikrea_]