casertakeste.it
Dir. Resp.
Tiratura: n.d. - Diffusione: n.d. - Lettori: 29
Edizione del 24/05/2021
Estratto da pag. 1
AMBC: Abili solo a "tirare l`acqua al proprio mulino"
Comunicato stampa dell’Associazione Mondragone Bene ComuneLe cronache della perenne propaganda regionale ci informano di una visita didue rappresentanti della regione Campania in due stabilimenti casertani diacque minerali. Nel decennale del referendum per l’acqua pubblica c’è chi lottaper cercare di salvaguardare un bene pubblico vitale (anche dai tentativiregionali di privatizzazione), chi denuncia – inascoltato– i disastri dellagestione del Consorzio idrico e chi va invece ad omaggiare i privati chelucrano su tale bene comune. Capite perché non poteva essere il nostroConsigliere regionale Francesco Borrelli ad occuparsi istituzionalmente diambiente?Il “costo dell’acqua in bottiglia” continua ad essere insostenibileper la collettività sotto il punto di vista economico e ambientale. Le Regioniincassano dalle aziende cifre irrisorie, insufficienti a ricoprire anche solole spese sostenute per la gestione amministrativa delle concessioni o per icontrolli, mentre le aziende imbottigliatrici–  che pagano per la concessionetariffe bassissime– realizzano enormi profitti. Nel lontano novembre 2006 laConferenza delle Regioni approvò il “Documento di indirizzo delle regioniitaliane in materia di acque minerali naturali e di sorgente”, che prevedevatre tariffe: da 1 a 2,5 euro per metro cubo o frazione di acqua imbottigliata;da 0,5 a 2 euro per metro cubo o frazione di acqua utilizzata o emunta; almeno30 euro per ettaro o frazione di superficie concessa. Dal 2006 ad oggi 11Regioni hanno rivisto la normativa, ma solo 5 lo hanno fatto adeguando i canonialle linee guida nazionali.  E tra queste non c’è la Campania, ove sono 10 leconcessioni attive per un totale di 513 ettari di aree date in affidamento. Sela Campania, che oggi prevede uno dei canoni più bassi per metro cuboimbottigliato sebbene sia tra le regioni dove si imbottigliano le maggioriquantità di acqua minerale (1 miliardo di litri all’anno), portasse la misuradel canone a 2,5 euro per metro cubo, potrebbe incassare 2,5 milioni di euroall’anno, rispetto ai 300.000 euro attuali. Nella nostra regione si è passatida 38,66 euro per ettaro del 2014 a 39,11 euro/ha attuali e da 0,30 euro a 1,00euro per metro cubo di acqua imbottigliata (sono inoltre previsti molteplicicriteri per la riduzione del canone del 50% tra i quali anche l’utilizzo delleaziende del vetro con modalità vuoto a rendere: un’attenzione che fasicuramente bene all’ambiente, peccato però che il prezzo al consumatore finalenon cambi mai), ma siamo ancora molto lontani dalla proposta dei 20 euro/metrocubo, ovvero 2 centesimi al litro, che tanti, a partire da Legambiente,propongono. Guadagnano tantissimo su un bene comune e scaricano sullacollettività un enorme impatto ambientale legato all’imbottigliamento e altrasporto. Cari amici, c’è chi si batte da anni -come può e sa – per il benecomune, ricevendo sistematicamente uno scarso (se non addirittura nullo)riscontro di adesione. E c’è chi si occupa solo dei benefici di qualcuno esistematicamente viene premiato con migliaia di voti. Converrete con noi chec’è qualcosa che proprio non va. Che ne dite?Associazione Mondragone Bene Comune