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Edizione del 22/05/2021
Estratto da pag. 1
Newsdi Redazione Cronaca Il 22 Maggio, 20210Condividi Pescara. Per le vaccinazioni domiciliari per i più fragili scendono in campoinfermieri e infermieri pediatrici. Il ministero della Salute, Regioni e Fnopi(Federazione nazionale ordini professioni infermieristiche) hanno infattisottoscritto un protocollo d’intesa che, basandosi sulla possibilità di derogaall’esclusiva per gli infermieri dipendenti prevista nel decreto Sostegni,prevede che tutti gli infermieri svolgano, con adozione di adeguato ‘Triageprevaccinale’, il servizio di vaccinazione al domicilio dei soggetti che hannodifficoltà a muoversi per raggiungere i siti vaccinali.Il servizio, spiega la Fnopi, sarà organizzato dai Distretti delle Aslterritorialmente competenti che provvederanno anche a fornire a quanti dei270.000 infermieri e infermieri pediatrici del Ssn daranno la propriadisponibilità, le dosi vaccinali anti SARS-CoV-2, farmaci, dispositivi epresidi sanitari necessari per le attività di vaccinazione e per l’interventosui possibili eventi avversi collegati alla vaccinazione.“Ringraziamo per la piena valorizzazione dei nostri professionisti – commentaBarbara Mangiacavalli, presidente della Fnopi – il ministro della SaluteRoberto Speranza e il presidente della Conferenza delle Regioni MassimilianoFedriga, che hanno accolto la disponibilità, l’impegno e la professionalitàdegli infermieri per dare uno sprint decisivo alla campagna vaccinale”.Le motivazioni del protocollo, rileva, “sono nel fatto che l’emergenzasanitaria causata dalla diffusione del virus rende indispensabile e urgente lanecessità di rafforzare strutturalmente la resilienza, la prossimità e latempestività di risposta del Ssn, condividendo che la somministrazione adomicilio dei vaccini per le persone che non possonorecarsi presso i siti vaccinali organizzati dalle Regioni e dalle Provinceautonome sia fondamentale per incrementare la copertura vaccinale dellapopolazione”.Per gli infermieri vaccinatori che operano dopo l’orario di lavoro grazie alsuperamento dell’esclusiva, grazie al protocollo anche a domicilio, è previstolo stesso compenso già stabilito per le altre professioni: 6,16 euro ainoculazione. Per tutto, sottolinea la Federazione, “sarà previsto unnecessario finanziamento aggiuntivo a integrazione del fondo sanitarionazionale, progressivamente definito sulla base dell’andamento della campagnavaccinale”.“Questo ulteriore tassello costruito dalla Federazione – conclude Mangiacavalli– testimonia ancora una volta la rilevanza di un’assistenza infermieristicaorganizzata secondo i canoni di risposta vera ai bisogni dei cittadini che nonsono solo sanitari, ma anche sociali: i fragili vanno tutelati ed è il sistemaa dover andare verso di loro, non il contrario. Un grazie infine all’attivitàdi interlocuzione e mediazione istituzionale svolta del portavoce FNOPI ToninoAceti che ha permesso di raggiungere questo obiettivo e ai colleghi impegnatinella rappresentanza istituzionale”.coronavirus