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Edizione del 19/05/2021
Estratto da pag. 1
Vaccinazione ai turisti: patto di reciprocità tra Liguria e Piemonte
Il generale Figliuolo ha chiesto alle Regioni di concentrasi soltanto sugli over 60 Ma Toti e Cirio, con Zaia, insistono. Resta il rebus delle dosi in più da consegnare
Somministrazione del vaccino anti-Covid ( immagine d'archivio)

Il generale Figliuolo ha chiesto alle Regioni di concentrasi soltanto sugli over 60 Ma Toti e Cirio, con Zaia, insistono. Resta il rebus delle dosi in più da consegnare

Genova – Un accordo di “reciprocità” tra Piemonte e Liguria per garantire le vaccinazioni anche a chi va in vacanza per almeno una settimana da una regione all’altra. È quello a cui stanno lavorando le due regioni confinanti e che dovrebbe essere definito nei dettagli in un incontro a Torino sabato tra i due presidenti Giovanni Toti e Alberto Cirio. Una mossa che arriva nonostante le indicazioni del generale Figliuolo che ha chiesto alle Regioni di tenere «la barra dritta» coprendo gli over 60 e astenendosi, per il momento, da altre iniziative.

Presidenti in ordine sparso

Ma i presidenti di Regione reagiscono in maniera variegata alle indicazioni della struttura commissariale. Il governatore veneto Luca Zaia ribadisce la volontà di vaccinare i villeggianti: «Per noi sono sacri». Dall’Umbria, Tesei chiede un maggior numero di dosi. E Stefano Bonaccini dell’ Emilia spiega che sul tema «è in corso un confronto col governo ed attendiamo di capire in che direzione andrà. Il tema vero è quello del numero di dosi che viene messo a disposizione: oggi vengono distribuite in base percentuale sulla popolazione residente, ed è evidente che se devi vaccinare, come potrebbe essere possibile, un numero di persone in vacanza in Italia, perché sull'estero sarebbe più difficile, devi avere la certezza delle dosi disponibili». Al coro si aggiunge il coordinatore della Commissione politiche per il turismo della Conferenza delle Regioni, Daniele D'Amario: «Va bene vaccinare i turisti nei luoghi di vacanza: più persone si vaccinano e meglio è. Ci sono indubbiamente dei problemi operativi da tenere presente e, come dice Figliuolo, capire se ci sono i presupposti per poterlo fare». E a livello politico è Giorgia Meloni a rinfocolare le ambizioni dei governatori: «Non era chiedere troppo poter fare i vaccini in vacanza: lo Stato dovrebbe dimostrare di saper operare contro questa che non è pandemia, ma una sindemia, cioè una serie di problemi sanitari economici e ambientali legati agli effetti della pandemia», dice la leader di Fratelli d’Italia.

Un’apertura dalle fila del governo arriva dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa: «È chiaro che non possiamo rincorrere il turista che fa un weekend e vaccinarlo. Però io credo - aggiunge - che di fronte a soggiorni lunghi sicuramente è un'ipotesi percorribile. Ma ci deve essere un accordo tra le Regioni perché tutto deve passare attraverso una compensazione dei vaccini». Sulla vaccinazione tout court ai turisti, lo stesso Toti riconosce le ragioni del generale Figliuolo, che ha stoppato le fantasie di molti governatori: «Non possiamo costringere la struttura commissariale a fare il giro d’Italia dei vaccini come se fosse un’agenzia di viaggi: bisogna tenere conto del richiamo quando si prenotano le vacanze».

L’accordo con il Piemonte

Ma altra cosa, secondo la Liguria, è aprire le agende a chi soggiorna in Riviera per un periodo lungo (e deve comunque registrarsi all’anagrafe sanitaria ligure), come è già possibile fare ora secondo le linee guida delle Asl. Oppure ipotizzare un accordo di reciprocità con una regione confinante. Accordo che però non può prescindere da un passaggio di dosi e da regole chiare, che ancora non ci sono. L’ipotesi è che la dose di richiamo possa essere garantita anche se ci si trova nella regione confinante, oppure che ci si possa registrare per la prima dose anche nell’altra regione. Ma questo comporterà chiaramente la possibilità di un dialogo tra le banche dati dei due sistemi sanitari e uno scambio di dosi, rispetto alle consegne che sono basate solo sulla popolazione residente. Il presidente del Piemonte Cirio ha parlato di «un accordo che prevede di fare il vaccino a chi viene in vacanza dalla Liguria in Piemonte e chi va dal Piemonte alla Liguria nel periodo estivo e
si ferma almeno una settimana». E ha aggiunto «Vaccinare nei luoghi estivi può essere difficoltoso, ma tra due regioni così vicine come Piemonte e Liguria e così di interscambio per quanto riguarda il turismo, può essere una valida operazione. I liguri sono i nostri sciatori e amanti delle montagne e i piemontesi sono i turisti balneari della Liguria» e di fronte a certe abitudini consolidate, anche l’appuntamento con il vaccino si deve inchinare.   

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