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Edizione del 20/05/2021
Estratto da pag. 1
Coronavirus Italia, in un mese ricoveri dimezzati. Il monito di Fauci / LIVE - Cronaca
L''immunologo italo-americano: "15% di vaccinati punto di partenza, ma non basta"
Roma, 20 maggio 2021 - Si svuotano, lentamente ma costantemente, gli ospedali italiani travolti dalla seconda e poi dalla terza ondata dell'epidemia di Covid. Da settimane sia i ricoveri ordinari che le terapie intensive sono tornati ampiamente sotto la soglia di guardia, fissata rispettivamente al 40% e al 30% del totale dei posti letto: oggi per entrambe il tasso di occupazione è al 18%. Ma il dato più eclatante è sui numeri assoluti: in un mese i ricoveri si sono dimezzati. Il 19 aprile scorso le terapie intensive occupate da malati Covid erano 3.244, oggi sono 1.643. Mentre i ricoveri nei reparti ordinari erano 23.742: oggi sono 11.018. Con un'accelerazione della discesa negli ultimi 7 giorni: le intensive sono calate del 18%, i ricoveri ordinari del 23%. Un calo che ha coinvolto tutte le Regioni, ma spicca la Lombardia, se non altro in termini numerici: aveva ben 708 ricoveri in terapia intensiva, oggi ne ha 337, e 4.623 ricoveri ordinari, mentre oggi sono 1.920. Un trend nazionale che non è dovuto solo alle uscite (dimissioni e decessi, questi ultimi peraltro a loro volta in calo), ma a un chiaro rallentamento nei ricoveri: il 19 aprile si registravano 141 ingressi in terapia intensiva, oggi sono 70.

COVID, CASI IN TOSCANA IL 18 MAGGIO

Fauci avverte: "15% dei vaccinati in Italia bene ma non basta"

«Il tasso del 15% di persone completamente vaccinate in Italia è un buon punto di partenza ma in Usa non sarebbe sufficiente per cambiare le linee guida sulle restrizioni»: è il consiglio dell'immunologo italo-americano Anthony Fauci, incalzato dalla stampa italiana dopo che l'ambasciatore a Washington Armando Varricchio gli ha conferito nella sua residenza di Villa Firenze - a nome del presidente Sergio Mattarella - la più alta onorificenza del nostro Paese, quella di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Un riconoscimento alla sua lunga e prestigiosa carriera nel campo delle malattie infettive e della salute pubblica, compreso il suo ruolo guida nella lotta alla pandemia, di cui è diventato un'icona mondiale nella task force della Casa Bianca, lavorando con ben sette presidente americani.

«Ringrazio il presidente Mattarella, sono incredibilmente onorato, non posso non pensare a quanto sarebbero orgogliosi i miei nonni se fossero qui ora», ha commentato l'80enne direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid), che aveva nonni paterni siciliani e nonni materni campani, cresciuto in un quartiere italo-americano di Brooklyn in una famiglia dove il piatto forte era la carbonara e che ora sogna di tornare a Firenze, la sua città italiana preferita.

Toti apre ai 18enni

«Lunedì 24 maggio sarà attiva la linea di prenotazione parallela e volontaria del vaccino AstraZeneca per tutti gli over 18». Lo comunica il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti facendo il punto sulla situazione Coronavirus e vaccinazioni nella nostra regione. «Per quanto riguarda le persone rientranti in fasce di età per cui è stata già avviata la fase di prenotazione - precisa Toti - queste avranno a disposizione l'alternativa tra AstraZeneca e gli altri, compresa la fascia 45 - 49 anni (per cui le prenotazioni partiranno dalle ore 23 di venerdì 21 maggio solo online e da lunedì 24 maggio anche tramite gli altri canali) e la fascia 40 - 44 per cui le prenotazioni partiranno dalle ore 23 di venerdì 28 maggio solo online e da lunedì 31 maggio anche tramite gli altri canali. In particolare la fascia 40-44, già da lunedì 24 maggio potrà prenotare il vaccino AstraZeneca, mentre da venerdì 28 avrà a disposizione le due opzioni. Per la fascia 18-39, per la quale non sono ancora aperte le prenotazioni, sarà disponibile solo l'opzione AstraZeneca».

Green Pass, tutto quello che c'è da sapere

La «certificazione verde Covid-19» ha validità di nove mesi dalla data del completamento del ciclo vaccinale. È quanto prevede il testo finale del nuovo decreto legge Covid, firmato questa sera dal capo dello Stato. Il testo dispone in
oltre che il «green pass» sia rilasciato «anche contestualmente alla somministrazione della prima dose di vaccino» e che sia valido dal quindicesimo giorno dopo la somministrazione fino «alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale». La certificazione verde viene rilasciata, su richiesta dell'interessato in formato cartaceo o digitale, da chi effettua la vaccinazione "contestualmente alla stessa, al termine del prescritto ciclo, e reca indicazione del numero di dosi somministrate rispetto al numero di dosi previste per l'interessato". Green pass Italia: come funziona, quando serve, quanto dura. Le ultime indicazioni. Il decreto è già in vigore e per quanto riguarda il coprifuoco, al via l'allentamento graduale: il blocco notturno degli spostamenti  scatta alle 23, anziché alle 22. Un'ordinanza del ministero della salute potrà stabilire limiti orari al coprifuoco diversi da quelli stabiliti dal nuovo decreto legge Covid, «per eventi di particolare rilevanza». 

Speranza: "28 milioni di prime dosi"

"Adesso che abbiamo i vaccini e circa 28 milioni di italiani hanno ricevuto la prima dose possiamo cominciare a disegnare un orizzonte di ripartenza per l'Italia. Le evidenze scientifiche ci stanno portando a un percorso di riaperture, fatto sempre con i piedi per terra e con prudenza, un passo alla volta, ma che segna la possibilità di aprire una stagione diversa". Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza intervenendo all'incontro 'L'Italia torna contadina nel tempo del Covid' organizzato da Coldiretti, Fondazione Univerde e Campagna Amica a Roma. "Adesso dobbiamo continuare ad investire sul nostro servizio sanitario nazionale, abbiamo capito quanto conti avere un servizio universale capace di prendersi cura di tutti - ha continuato - io voglio investire sulle patologie diverse dal Covid, dobbiamo recuperare tutti i ritardi sugli screening, le visite, gli interventi".

Umbria: "Entro fine luglio prima dose di vaccino per tutti"

Un piano per arrivare a garantire almeno la prima dose di vaccino a tutti gli aventi diritto in Um,bria, sopra i 16 anni. QUI L'ARTICOLO

Toti: "Far ripartire il comparto dei matrimoni"

"Il settore wedding e cerimonie, che con la pandemia ha perso oltre il 90% del fatturato, deve ripartire e deve farlo in fretta". E' la posizione del presidente della Liguria e leader di Cambiamo!, Giovanni Toti. "Il Governo sta tracciando una road map per fissare una data tra il 15 giugno e il primo luglio. Basta temporeggiare, basta lasciare tanti lavoratori senza certezze, perché proprio non avere una data precisa non consente di tornare a programmare gli eventi, il futuro e di certo non invoglia chi vuole sposarsi a farlo nella nostra regione, da sempre una delle più gettonate per il grande giorno anche dagli stranieri", aggiunge. Il 'governatore' osserva che "le regole per ripartire in sicurezza ci sono, ora applichiamole e lasciamo che dal 15 giugno questo settore possa andare avanti e salvare almeno la stagione. La Liguria vuole tornare ad essere la terra perfetta per dire sì".

"Abbiamo bisogno di un vaccino italiano"

"Non è troppo tardi, abbiamo bisogno di un vaccino italiano perché siamo sotto lo schiaffo delle aziende straniere, soprattutto americane. Perché se per qualche motivo ci venisse a mancare Pfizer ci troveremmo in difficoltà. Perché dovremo fare dei richiami. Perché esiste la plausibilità biologica di una nuova pandemia. E non da ultimo perché i due vaccini italiani, ReiThera e Takis, sono ottimi dal punto di vista scientifico''. Così l'infettivologo Paolo Maggi, in un'intervista a Repubblica, sullo stop della Corte dei Conti al vaccino ReiThera. ''Sono convinto che proprio questo sia il momento di risollevarci. La Germania è un esempio: ha finanziato i suoi vaccini presto e bene. Oltre ad aver messo a punto quello di BionTech insieme a Pfizer, ha Curevac vicino all'approvazione, dopo averlo salvato da Trump che lo voleva comprare. Dopo il Covid, avremo bisogno delle stesse tecnologie per creare vaccini co
ntro influenza, Hiv, cancro e tanto altro".

Crollo di morti e contagi, cosa dice lo studio dell’Iss sull’efficacia dei vaccini (Video)

«Il dato si riferisce del numero delle particelle virali delle quali è stata fatta la sequenza e non al numero dei casi reali presenti in Italia: andando avanti avremo nuovi numeri», precisa il genetista Massimo Zollo, dell'Università Federico II di Napoli e coordinatore della Task force Covid-19 del Ceinge. Della variante indiana B.1.617 sono state finora identificate tre 'sotto-variantì chiamate B.1.617.1, B.1.617.2 e B.1.617.3. I dati più recenti disponibili, relativi al 14 maggio, indicano che delle 52 sequenze del virus con la variante indiana rilevate in Italia, tre sono del tipo B.1.617.1 e 49 del tipo B.1.617.2; nessuna sequenza al momento appartiene al tipo B.1.617.3.

Per quanto riguarda la distribuzione geografica, i 3 casi della variante B.1.617.1 sono stati individuati in Veneto (1), Liguria (1) e Lazio (1). Dei 49 casi della variante B.1.617.2, la maggior parte è stata individuata nel Lazio (66%), dove nella zona di Sabaudia (Latina) era stata individuata più grande concentramento di persone con questa variante; le altre sequenze provengono da Trentino Alto Adige (14%), Lombardia (10%), Puglia (6%), Friuli Venezia Giulia e Sicilia, ciascuno con il 2%.

Grafico CovidStat/Infn:

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