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Dir. Resp.
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Edizione del 17/05/2021
Estratto da pag. 1
Pitaro: "Giunta porti alla Conferenza delle Regioni richiesta fissazione data per ripartenza matrimoni ed eventi privati"
Tweetmatrimoniocovid"Il settore dei matrimoni, e più in generale degli eventiprivati, è al collasso. La pandemia ha generato una preoccupante flessione delfatturato e un azzeramento degli eventi che, se si vuole far ripartirel'economia del Paese, devono essere scongiurati al più presto, considerato chetale settore – riconosciuto in Italia e all'estero come un'eccellenza italiana,contando a livello nazionale circa 50mila operatori economici, tra imprese eliberi professionisti, e oltre 500mila persone impiegate – contribuisce avalorizzare i territori, le produzioni locali e le culture locali e in ultimo acreare identità sociale. La Regione si impegni per una ripartenza in sicurezzache permetterebbe agli operatori economici di acquisire una liquidità di cassadi fondamentale importanza e allo stesso tempo ne beneficerebbero anchel'indotto, dal turismo all'artigianato locale alla ristorazione".Lo dice il consigliere regionale Francesco Pitaro presentando una mozione inConsiglio regionale dopo aver incontrato Emanuele Spagnolo, capo delegazioneCalabria della Federmep (Feder matrimoni ed eventi privati), e FrancescoMazzei, membro della delegazione. "Secondo i dati resi noti da Confartigianato,in Calabria si contano 17528 imprese totali nei settori potenzialmentecoinvolti in cerimonie e wedding pari al 9,3% dell'intero sistemaimprenditoriale della regione e, inoltre, nei settori potenzialmente coinvoltiin cerimonie e wedding operano complessivamente 36.505 occupati. Ebbene, non sipuò certo stare a guardare di fronte a una fetta importante della nostraeconomia che dà lavoro a tantissimi calabresi. Considerato che – spiega Pitaronella mozione – l'articolo 16 comma 2 del DPCM del 2 marzo 2021 vieta ognifesta, anche conseguente a cerimonie religiose o civili; il decreto legge 52/2021 calendarizza la ripresa per numerose attività economiche e commerciali,non contemplando tuttavia le feste, che restano quindi vietate ai sensidell'articolo 16 del DPCM del 2 marzo 2021; il 28 aprile 2021 la Conferenzadelle Regioni ha adottato Le "linee guida per la ripresa delle attivitàeconomiche e sociali", ivi comprese le cerimonie (tali linee guida risultanoessere immediatamente operative, senza necessità di ulteriori approvazioni orecepimenti, ma limitatamente alle attività non vietate da altre norme); talilinee guida consentirebbero lo svolgimento di cerimonie ed eventi in sicurezza;alcune associazioni di categoria si sono rese disponibili ad integrare talidisposizioni con ulteriori interventi ispirati alla sicurezza sanitaria, comegli "eventi certificati", al fine di evitare il proliferare di feste "abusive",come già si sta verificando in tutto il Paese; matrimoni ed eventi hanno tempidi programmazione medio-lunghi, per cui un ritardo nell'indicazione della datadi ripartenza, anche se differita, rischia di compromettere anche i mesi digiugno e luglio, notoriamente "alta stagione" per i matrimoni; il 26 aprilescorso le associazioni di categoria hanno tenuto manifestazioni contemporaneein 13 città d'Italia per chiedere una data che possa permettere una ripresaimmediata per la programmazione e lo svolgimento di matrimoni ed eventi eristori adeguati alle consistenti perdite del settore, tra i pochissimi a nonaver ripreso le attività; nel corso delle ultime settimane numerosi presidentidi Giunte regionali – tra i quali il precedente e l'attuale presidente dellaConferenza delle Regioni Stefano Bonaccini e Massimiliano Fedriga – e ilministro per gli Affari regionali Mariastella Gelmini hanno convenuto sullagiustezza delle richiesta di una data certa per la ripresa delle cerimonie edegli eventi, riconoscendo la particolare e critica situazione attraversatadagli operatori economici del settore; a fronte delle ingenti perditeregistrate a causa dell'adozione dei codici Ateco quale parametro per larichiesta dei ristori, gran parte degli operatori economici del settore haricevuto esigui contributi, spesso sufficienti appena a pagare tasse e imposte;considerato ciò – conclude Pitaro – occorre che la Giunta regionale porti insede di Conferenza delle Reg
ioni la richiesta di fissazione di una data per laripresa dei matrimoni e degli eventi affinché tale richiesta possa poi essereposta all'attenzione del governo in sede di Conferenza Stato-Regioni. La Giuntadovrebbe altresì sollecitare il governo affinché nel decreto Sostegni bis siaincrementato il fondo a favore del settore istituito con il decreto Sostegni".Tweet