linkiesta.it
Dir. Resp.
Tiratura: n.d. - Diffusione: n.d. - Lettori: 14760
Edizione del 12/05/2021
Estratto da pag. 1
Giuseppe Conte ha già scritto il programma del centrosinistra
Sono passati due mesi e mezzo da quando Beppe Grillo ha incoronato Giuseppe Conte come capo del Movimento Cinque Stelle. Ma l’ex presidente del Consiglio, in mezzo alle turbolenze grilline e agli scontri legali con Casaleggio, non ha ancora ricevuto nessuna investitura ufficiale dagli elettori. «Ora siamo pronti», dice in un’intervista al Fatto Quotidiano. «Abbiamo una carta dei principi e dei valori, un nuovo statuto, una piattaforma di voto alternativa: a giorni avremo i dati degli iscritti, perché non può che essere così, ci sarà un grande momento di confronto pubblico e poi si voterà».

Il limite dei due mandati, anzitutto, non sarà nel nuovo statuto. «È un tema che affronteremo più avanti in un confronto alla luce del sole», annuncia Conte. Gli iscritti avranno «la possibilità di esprimere un voto sulle varie alternative che verranno proposte». Ma resta la complicata gestione della partita con Casaleggio. Conte ammette: «Purtroppo da parte dell’Associazione Rousseau c’è stata una pressante ingerenza nelle scelte politiche: ma in democrazia se si ha un progetto alternativo, lo si presenta e lo si fa votare, funziona così».

Come sarà il suo Movimento Cinque Stelle? «Sarà un movimento intriso di cultura ecologica, saremo all’avanguardia in questo. Saremo dalla parte dell’inclusione e della giustizia sociale. Siamo di sinistra? Classificateci come volete, ma la realtà è che guarderemo anche alle esigenze dell’elettorato moderato. A me interessa abbassare le tasse: sono di destra? Va benissimo». Ma niente aumento delle tasse a chi ha grandi patrimoni: «La soglia dell’imposizione fiscale è già elevata», dice Conte.

L’ex presidente del Consiglio dice poi che per la coalizione con il Pd e LeU in questi mesi ha già preparato «un programma con tante riforme economiche e sociali: andrà condiviso, dovrà crescere col contributo della società civile e dei territori. Questo ci consentirà di avere un progetto competitivo per l’Italia dei prossimi cinque anni». Il programma, annuncia, sarà reso pubblico «entro un mese». E la stessa scadenza vale per la presentazione del nuovo Movimento Cinque Stelle.

Quanto al rapporto con il Partito democratico in vista delle prossime comunali di Roma, spiega: «Sono impegnato nel rapporto con il Pd in un dialogo alla pari, senza alcuna subalternità. Io parlo tanto con i romani: anche chi aveva un atteggiamento prevenuto nei confronti dell’amministrazione Raggi ora inizia a capire che i risultati hanno richiesto tempo, perché è stato necessario operare una cesura con il passato. Io non ho mai avuto dubbi sul sostegno alla sindaca. Recentemente mi è stata prospettata la possibilità che il Pd potesse candidare Nicola Zingaretti, persona che ha la mia stima e la mia amicizia: li ho avvertiti che questa candidatura avrebbe potuto avere ripercussioni serie sulla tenuta del governo regionale, dove da due mesi siedono due assessori del M5S, e loro hanno fatto la loro scelta. Ma non ci stracciamo le vesti se non poniamo una soluzione congiunta: è successo anche al Pd in passato – con De Luca, con Emiliano – che si decidesse di ricandidare un amministratore uscente. Auspico che al secondo turno il candidato che avrà la meglio verrà sostenuto da tutti. Anche a Torino: cerchiamo di trovare sinergie, c’è un candidato della società civile che può mettere insieme tutti ed essere molto competitivo». Ma non fa il nome. «Il Pd lo conosce bene», spiega.

Sul governo Draghi dice che si augura che duri fino alla fine della legislatura, senza «metterci a giocare al toto-Quirinale. Quando sarà il momento ci ritroveremo insieme con le altre forze politiche a ragionare sulla personalità migliore nell’interesse del Paese».

Conte racconta anche come si è avvicinato ai Cinque Stelle: «Alfonso Bonafede era assistente di un mio collega: fu lui a chiedermi se avevo interesse a essere designato come membro laico del parlamento dell’organo di autogoverno della giustizia amministrativa. Gli precisai che non li avevo votati, né ero un simpatizzante M5S. Fui selezionato, era
un’occasione importante per me. Ecco, in quattro anni non ho mai ricevuto una telefonata, una sollecitazione su un dossier. Questo mi fece maturare una condivisione dei valori del M5S, volli restituire loro qualcosa: per questo alle elezioni politiche mi resi disponibile a essere potenziale ministro della Funzione pubblica».

Poi l’ex presidente del Consiglio interviene anche nella vicenda dei verbali dell’avvocato Piero Amara, dove compare pure il suo nome, con il caso della parcella da 400mila euro. «Non ho nulla a che fare con i loschi traffici del signor Amara», dice, «non lo chiamo avvocato e non l’ho mai conosciuto. Il mio nome sarebbe stato fatto da Vietti, con cui pure non ho mai avuto rapporti personali e professionali. Trecento pareri legali mi hanno occupato per quasi un anno, quindi quel compenso era il minimo: tutte quelle parcelle, tra l’altro, hanno passato il vaglio del tribunale e dei commissari giudiziali nominati dai giudici fallimentari».

Il nostro giornale è gratuito e accessibile a tutti, ma per mantenere l’indipendenza abbiamo anche bisogno dell’aiuto dei lettori. Siamo sicuri che arriverà perché chi ci legge sa che un giornale d’opinione è un ingrediente necessario per una società adulta.

Se credi che Linkiesta e le altre testate che abbiamo lanciato, Europea, Gastronomika e la newsletter Corona Economy, così come i giornali di carta e la nuova rivista letteraria K, siano uno strumento utile, questo è il momento di darci una mano. 

Entra nel Club degli amici de Linkiesta e grazie comunque.

Ci siamo: il nuovo numero di K, la rivista letteraria de Linkiesta curata da Nadia Terranova, è in stampa e sarà in distribuzione dal 15 maggio nelle migliori librerie indipendenti di tutta Italia (ecco l’elenco), oltre che direttamente qui sul sito de Linkiesta.

Il tema del secondo numero di K è la Memoria.

Gli autori che hanno partecipato a questo numero con un racconto originale scritto appositamente per K sono: Viola Ardone, Stefania Auci, Silvia Avallone, Annalena Benini, Giulia Caminito, Donatella Di Pietrantonio, Davide Enia, Lisa Ginzburg, Wlodek Goldkorn, Loredana Lipperini, Pasquale Panella, Francesco Piccolo, Alberto Schiavone, Simonetta Sciandivasci, Andrea Tarabbia, Alessandro Zaccuri.

C’è anche l’anteprima dei romanzi di Karl Ove Knausgård e di Ali Smith, entrambi in uscita in Italia nei prossimi mesi. Il volume ospita anche tre mini racconti di Stefania Auci, Rosella Postorino e Nadia Terranova.

Preordina K – Memoria sul sito de Linkiesta a 20 euro più 5 di spese postali. Il volume sarà spedito dal 17 maggio e arriverà in due giorni in tutta Italia. Oppure compralo a 20 euro nelle migliori librerie indipendenti di tutta Italia (ecco l’elenco).

Per acquistare più copie di K, scrivere qui.

Linkiesta.it S.r.l. Sede Legale: Via Brera 8 – 20121 Milano Numero di partita IVA e numero d’iscrizione al Registro Imprese 07149220969 del Registro delle Imprese di Milano Registrazione presso il Tribunale di Milano, n. 293 del 26 Maggio 2010