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Edizione del 12/05/2021
Estratto da pag. 1
Coprifuoco, piscine e matrimoni: ecco tutte le nuove regole 
PESCARA. La data chiave è il 14 maggio, quando potrebbe cadere l'obbligo di isolamento per chi rientra dall'estero. Attese novità anche per il coprifuoco che, dal 17 maggio, potrebbe slittare di due ore, dalle 22 a mezzanotte (o alle 23) e fino alle 5 del mattino. Dal 22 maggio si ipotizza di riaprire anche i centri commerciali nel week-end. Su queste e altre regole il Governo si confronterà nella Cabina di regia, convocata per domani in vista delle modifiche al decreto in vigore dal 26 aprile. E dal premier, Mario Draghi, arriva l'invito ai turisti stranieri a prenotare le vacanze in Italia. L'obiettivo è riaprire prima possibile e in sicurezza, e se il monitoraggio di venerdì confermerà la discesa costante della curva epidemiologica, il calendario dei divieti e delle regole potrà essere rivisto già dal giorno successivo. SLITTA IL COPRIFUOCOIl nuovo percorso, avviato dal Governo, per le riaperture anticipate punta ad eliminare, già dal 21 giugno prossimo, il divieto di circolazione notturna e a rendere più elastiche le misure all’interno dei locali pubblici, sia pur mantenendo mascherina e distanziamento. Tra le ipotesi al vaglio quella di cancellare del tutto il coprifuoco già da lunedì prossimo, 17 maggio, ma è più probabile che si proceda per gradi spostando l'orario in cui è obbligatorio far rientro a casa, dalle 22 a mezzanotte. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, invita alla cautela spiegando che «il Covid non è sconfitto». Ed è proprio partendo da questo presupposto che si sta ragionando, a Palazzo Chigi, sul doppio binario dell’emergenza sanitaria e di quella economica, con un occhio attento al turismo straniero. Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, sta lavorando a un accordo in sede europea e con i Paesi del G7, per incentivare gli arrivi di vacanzieri in Italia. CABINA DI REGIALe Regioni chiedono di modificare i criteri di valutazione per rimanere in fascia gialla. In particolare vorrebbero dare valore minore all’indice di contagiosità Rt. Attualmente oltre l’1 si entra in fascia arancione, se si supera l’1,25 scatta la zona rossa. L’ipotesi più concreta è lasciare invariate le soglie, ma agevolare le regioni a rischio che hanno un maggior numero di vaccinati, soprattutto tra gli over 70. In base a questo criterio già da venerdì prossimo, tutta Italia potrebbe essere gialla. NIENTE QUARANTENAAppare impensabile che gli stranieri decidano di trascorrere le vacanze in Italia dovendo rimanere in isolamento. E per questo che il Governo sta tracciando il percorso per abolire questa regola. Dal 15 maggio chi arriva dai Paesi europei, dal Regno Unito e da Israele non dovrà rimanere cinque giorni in quarantena. All’ingresso in Italia, per poter circolare liberamente basterà avere un certificato che attesti di essere stati vaccinati, di essere guariti dal Covid o di aver effettuato un tampone con esito negativo nelle 48 ore precedenti. Dal 15 giugno la stessa regola sarà valida anche per tutti gli altri Stati, che avranno un’alta percentuale di persone immunizzate. Il parametro sarà deciso durante la riunione del G7 Salute che si svolgerà il 3 giugno, ma l’orientamento è di fissare la soglia al 65% dei vaccinati. Se per quella data non sarà operativo il "pass verde" europeo, sarà sufficiente la certificazione con uno dei tre requisiti per soggiornare senza ulteriori obblighi. Per quanto riguarda, invece, gli spostamenti interni alla Regione, è consentito recarsi da parenti o amici anche in quattro persone. CONSUMAZIONI AL BARIl decreto in vigore dal 26 aprile prevede che bar e ristoranti possano accogliere i clienti, seduti al tavolo, soltanto all’aperto. Dal 1° giugno si potrà stare nei locali anche al chiuso, ma sempre seduti al tavolo: norma che penalizza i bar, dove non è previsto che si possa rimanere all’interno per una consumazione in piedi. L’asporto di cibo e bevande, peraltro con il divieto di stazionare vicino al locale, rappresenta un deterrente per i clienti e non agevola la ripartenza vera di queste attività. Ecco perché dal 1° giugno, o forse addirittura prima, si pensa di consentire
l’ingresso libero, mantenendo almeno un metro di distanza tra le persone e indossando la mascherina quando non si mangia e beve.PISCINE E PALESTREAltro settore in grave crisi è quello dello sport, rimasto fermo a lungo. Due le date fondamentali, attese dagli sportivi: dal 15 maggio riaprono le piscine all’aperto e dal 1° giugno si potrà tornare in palestra. Ma nessuna data è stata fissata per le piscine al chiuso, che lamentano un crollo del giro di affari, con perdite pesanti per circoli sportivi e strutture che non hanno possibilità alternative. L’ostacolo alla ripartenza è il divieto di utilizzo delle docce, caldeggiato dagli scienziati, che si pensa di superare con ingressi limitati negli spogliatoi e obbligo di sanificazione dei locali dopo l’utilizzo da parte di ogni atleta. Se questa regola otterrà il via libera del Comitato tecnico scientifico, che ha già validato i protocolli per tutte le altre attività sportive, è possibile che il 1° giugno tutte le piscine possano tornare a funzionare. SHOPPING NEL WEEK ENDChiedono di poter lavorare nei fine settimana anche i centri commerciali che tuttora non possono stare aperti sabato e domenica, così come negli altri giorni festivi e prefestivi. Sarà la cabina di regia a stabilire la data, ma non è escluso che la domanda possa essere accolta decretando l'apertura nei festivi a partire dal prossimo 22 maggio. COME PRONUNCIARE IL SÌDopo aver messo a punto linee guida molto rigide per i banchetti di nozze, gli organizzatori di eventi hanno ottenuto il via libera della Conferenza delle Regioni e chiedono al governo di autorizzare i festeggiamenti dopo il parere favorevole del Comitato tecnico-scientifico. Il protocollo ricalca, infatti, le regole già previste all’interno dei ristoranti e non esclude, in caso di un numero elevato di invitati, la partecipazione con la certificazione verde. Precauzione che potrebbe convincere il Governo a consentire questo tipo di feste già dal 15 giugno o al massimo dal 1° luglio, quando potranno ripartire anche fiere e convegni.Tra le regole stabilite nel protocollo per banchetti e feste di matrimonio, l'introduzione della figura di un covid- manager ogni 50 invitati, da individuare tra i dipendenti dell’azienda, che dovrà verificare il rispetto delle regole da parte degli ospiti e dei lavoratori della struttura ponendo particolare attenzione agli assembramenti. Sempre dal 1° luglio riapriranno al pubblico, non solo per motivi sanitari, i centri termali e ripartirà l'attività dei parchi tematici e di divertimento. (m.p.)©RIPRODUZIONE RISERVATA.