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Edizione del 11/05/2021
Estratto da pag. 1
"Un milione di vaccini al giorno". Il piano di Figliuolo per accelerare ancora | Il Primato Nazionale
Il commissario Figliuolo vuole coinvolgere farmacie e medici di base per arrivare a un milione di vaccini al giorno Il Primato Nazionale
Roma, 11 mag – Un milione di vaccini al giorno, con l’aiuto di medici di famiglia e farmacie: è l’obiettivo a cui punta il commissario straordinario all’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo. “L’imperativo categorico è accelerare. Abbiamo già fatto molto, ma dobbiamo allungare il passo. Il mio obiettivo è superare le 500mila somministrazioni al giorno entro giugno“, dice il generale in una intervista alla Stampa. Figliuolo spiega che “in Italia ci sono circa 43mila medici di famiglia e 20mila farmacie. Se ogni medico inoculasse dieci vaccini al giorno, otterremmo 430mila dosi in più alle quali se ne potrebbero aggiungere altre 100mila per il ruolo delle farmacie. Le previsioni sono approssimative, ma se aggiungiamo a queste proiezioni quello che già facciamo possiamo riuscirci”.

‘La consegna dei vaccini potrebbe usufruire del sistema già radicato della distribuzione dei farmaci – fa presente Figliuolo -. Mentre per la catena del freddo non c’è problema, perché una volta spacchettate le fiale possono essere tenute in un normale frigorifero. Ribadisco che dobbiamo accelerare e giugno è il mese clou, quello giusto per dare la spallata. Sarebbe dunque opportuno che da ciascuna regione venissero smistati i vaccini per medici di medicina generale e farmacie. Anche perché dopo ci sono due mesi in cui molti italiani andranno in ferie e la campagna vaccinale deve finire entro settembre”.

Il nodo vacanze è ancora da sciogliere, tuttavia alla domanda se è possibile effettuare la seconda dose di vaccino in un luogo di villeggiatura, in una regione diversa da quella di residenza, il commissario risponde: ”Sì, attualmente è già possibile vaccinarsi fuori regione, ma solo per esigenze particolari. Non può costituire la prassi, e per le ferie stiamo riflettendo insieme alle regioni per trovare possibili ulteriori modalità organizzative”.

Figliuolo poi fa il punto sulla campagna vaccinale (anche alla luce dello stop alla fornitura del vaccino AstraZeneca deciso dalla Ue). ”Fino ad oggi abbiamo inoculato due dosi di vaccino a quasi 7 milioni e mezzo di italiani, mentre tra chi ha ricevuto solo la prima dose e chi le ha avute entrambe il totale delle somministrazioni ammonta a 24 milioni – sottolinea -. Ora puntiamo l’attenzione a quelle regioni che non hanno ancora raggiunto l’80 per cento degli ultra ottantenni immunizzati”. In merito alla discussa e discutibile immunità di gregge, ”affinché ciò sia possibile è necessario che sia vaccinato l’80 per cento della popolazione – sostiene il commissario -. Obiettivo che contiamo di raggiungere a fine settembre. Ma due step importanti sono anche i mesi precedenti, quando riusciremo ad avere il 60 e il 70 per cento dei vaccinati. Oggi ci attestiamo intorno al 15 per cento”. A giugno, spiega, ”lo scopo è quello di ottenere tra le 23 e le 25 milioni di dosi entro fine giugno’‘.

Lo scenario ipotizzato da Figliuolo potrebbe concretizzarsi secondo modi e tempi indicati visto che già alcune regioni annunciano il coinvolgimento di medici di base e farmacie. E’ il caso del Lazio. Dalla fine del mese di maggio le farmacie e i medici di medicina generale partiranno con la somministrazione del vaccino anti-Covid per la fascia d’eta under 50, lo riferisce l’Unità di crisi del Lazio. Stessa cosa farà l’Emilia-Romagna, con il governatore Stefano Bonaccini che annuncia che da giugno la vaccinazione sarà possibile anche nelle farmacie e negli hub delle aziende. “Ci saranno hub vaccinali in tutte le province, dove le aziende vaccineranno dipendenti e loro famigliari”, anticipa Bonaccini.

Adolfo Spezzaferro

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