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Edizione del 08/05/2021
Estratto da pag. 1
- Frammenti di razzo cinese in caduta, 9 regioni del centro-sud in allerta: anche l`Abruzzo
I consigli della protezione civile: "evitare di stare all'aperto"L'AQUILALivePESCARAdi Giulia Antenucci Il 8 Maggio, 20211Condividi Foto: ANSAL’Aquila. Ci sono “porzioni” di 9 regioni del centro-sud che potrebbero essereinteressate dalla caduta di frammenti del razzo spaziale cinese ‘Lunga marcia5B’: Abruzzo, Umbria, Lazio, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria,Sicilia e Sardegna. La previsione di rientro sulla terra è fissata per le ore2:24 del 9 maggio, con una finestra temporale di incertezza di ± 6 ore.Le indicazioni arrivano dal Comitato Operativo della Protezione Civileconvocato dal capo Dipartimento, Fabrizio Curcio. Il consiglio è di stare alchiuso e non in luoghi aperti dal momento che “è poco probabile che i frammenticausino il crollo di edifici”.Le previsioni di rientro, rileva la Protezione civile, saranno soggette acontinui aggiornamenti perché legate al comportamento dello stesso razzo e aglieffetti che la densità atmosferica imprime agli oggetti in caduta, nonché aquelli legati all’attività solare. Nell’intervallo temporale considerato sonotre le traiettorie che potrebbero coinvolgere l’Italia. Il tavolo tecnico –composto da Asi, (Agenzia Spaziale Italiana), da un membro dell’ufficio delConsigliere militare della Presidenza del Consiglio, rappresentati delministero dell’Interno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, della Difesa – Coi,dell’Aeronautica Militare – Isoc e degli Esteri, Enac, Enav, Ispra e laCommissione Speciale di Protezione civile della Conferenza delle Regioni –continuerà, insieme ai rappresentanti delle Regioni potenzialmente coinvolte, aseguire tutte le operazioni del rientro, fornendo analisi e aggiornamentisull’evoluzione delle operazioni.“Sulla scorta delle informazioni attualmente rese disponibili dalla comunitàscientifica”, sottolinea la Protezione civile, “è possibile fornire alcuneindicazioni utili alla popolazione affinché adotti responsabilmentecomportamenti di auto protezione: è poco probabile che i frammenti causino ilcrollo di edifici, che pertanto sono da considerarsi più sicuri rispetto ailuoghi aperti”. Si consiglia, comunque, indica il Dipartimento, “di starelontani dalle finestre e porte vetrate; i frammenti impattando sui tetti degliedifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solaisottostanti, così determinando anche pericolo per le persone: pertanto, nondisponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle singole strutture,si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici;all’interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsinel corso dell’eventuale impatto sono, per gli edifici in muratura, sotto levolte dei piani inferiori e nei vani delle porte inserite nei muri portanti(quelli più spessi), per gli edifici in cemento armato, in vicinanza dellecolonne e, comunque, in vicinanza delle pareti; è poco probabile che iframmenti più piccoli siano visibili da terra prima dell’impatto; alcuniframmenti di grandi dimensioni potrebbero resistere all’impatto. Si consiglia,in linea generale, che chiunque avvistasse un frammento, di non toccarlo,mantenendosi a una distanza di almeno 20 metri, e dovrà segnalarloimmediatamente alle autorità competenti”.