zoomsud.it
Dir. Resp.
Tiratura: n.d. - Diffusione: n.d. - Lettori: 952
Edizione del 10/02/2020
Estratto da pag. 1
Salvini avverte la Calabria: mi alleo solo con chi accetta e firma l’Autonomia chiesta dal Veneto
venetvenetSecondo i giornali la presidente Jole Santelli è molto impegnata nellaformazione della nuova giunta regionale. Lo ha fatto fin qui con moltadiscrezione tenendo separato il suo lavoro dalle dicerie che si scatenano inqueste occasioni. E’ un fatto positivo, anche se il giudizio non potrà chearrivare alla conclusione quando tutti potremo valutarlo alla luce del sole.Segnaliamo, intanto, positivamente che in diverse occasioni la Presidente hatrovato il modo di dire che la giunta è cosa che riguarda i calabresi e laCalabria: un modo più che per tenersi lontana per tenersi separata dai ripetutiaffondi di Salvini che, paradossalmente, è il capopartito che ha innescatoinvolontariamente il meccanismo che ha determinato la sua candidatura. Insomma,fino qui tutto ok.Ma è ora che arriva il (primo, e ce ne saranno tanti altri) momento dellaverità.Salvini, che appare in difficoltà crescente a partire dai suoi territori (ilsondaggio di ieri della 7 ha registrato un sua sia pur contenuta flessione di 1punto; mentre la recente intervista di Bossi segnala la sofferenza di pezzidella tradizione leghista sulla strategia salviniana), ha l’assoluta necessitàdi portare a casa sua, cioè al Nord soprattutto di Lombardia e Veneto,risultati concreti che, per i più potenti Governatori di quelle terre,significano cristallizzare l’attuale squilibrio tra Nord e Sud e addiritturauna ulteriore spinta a trasferire risorse dal Sud a Nord.Da qui il dispiegarsi di una strategia di Salvini in due punti.Intanto, trovare un territorio meridionale dove sfondare, una specie di Cavallodi Troia per procurarsi complici e mercenari e far (ri)partire la galoppata perla conquista dell’intero Mezzogiorno che si è rivelato per la Lega Nord piùostico di quanto avessero immaginato Salvini e il staff. La Calabria, e lacittà di Reggio, in questo progetto, devono essere sembrati territori idealicome punto di partenza, probabilmente perché le sofferenze storiche (oltre chepolitiche) di questi territori hanno convinto Salvini che in queste terreuomini e cose si possono piegare e/o spezzare più facilmente e a basso costo.Secondariamente, tranquillizzare i suoi sostenitori nei punti più profondi delNord. Non è un caso che ieri 10 febbraio, Salvini abbia scelto proprio unainiziativa in Veneto per inasprire le minacce verso tutti i suoi alleati delCdx a cui ha fatto sapere che se non si sottometteranno ai suoi voleri perfarlo uscire dalle difficoltà romperà tutto. Da qui la dichiarazione minacciosapubblicata sul social, girata a tutte le agenzie italiane, ripetuta in Veneto.“E' chiaro che il prossimo governo dovrà farla. Saremmo alleati solo con chi cigarantisce per iscritto che l'Autonomia sarà legge sia a livello nazionale chelocale naturalmente".Dove l’Autonomia non è un orientamento culturale o una politica ma la propostaelaborata soprattutto dal Governatore del Veneto, Luca Zaia, che prevedeperfino sul piano giuridico e formale la possibilità di diritti diversi tra icittadini dello stesso paese, cioè tra gli italiani delle regioni del CentroSud e gli italiani del Nord. (E’ noto che l’Autonomia è stata elaborata dopo losvolgimento in Veneto e Lombardia di un referendum regionale sul tema e dopo,soprattutto, che la Corte costituzionale aveva bocciato la richiesta per losvolgimento di un possibile referendum per la possibile separazione dellaRegione Veneto dal resto dell’Italia). Salvini ha poi aggiunto: "L'hanno tiratain lungo. Qualcuno non la voleva" (sottinteso: l’Autonomia). E ancora:“L'attuale governo è l'ultimo che la vuole". E ha concluso: "L'autonomia stacontagiando in maniera positiva tutto il resto del Paese. E questo è un meritodei veneti".Quindi, Salvini ufficializza l’orientamento del suo partito a rompere irapporti e qualsiasi alleanza e ad allearsi solo con chi “ci garantisce periscritto che l’Autonomia sarà legge sia a livello nazionale che locale,naturalmente”. Ripeterà queste richieste alla Santelli? Le chiederà di firmare?Lo chiederà ai suoi possibili alleati a Reggio (dove si voterà presto)? Sarannorichieste e firme pubbliche o vi sarà il te
ntativo di accordi alle spalle deicittadini?Il messaggio, piaccia o no, non è soltanto per il governo di Roma e, quindi,soprattutto, per Giorgia Meloni di FdI, per B. e Fi e gli altri alleati?Salvini precisa che accordi e firme saranno imposti come condizione pereventuali alleanze “sia a livello nazionale che locale”.E i calabresi hanno diritto di sapere da subito cosa decideranno di fare ledonne e gli uomini del Cdx a Cosenza Catanzaro Crotone Vibo Reggio e in tutti ipaesi grandi e piccoli della Calabria, naturalmente a partire dalla Presidentedella Regione.