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Dir. Resp.
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Edizione del 06/05/2021
Estratto da pag. 1
RIPRESA?/ Fortis: in Italia è iniziato il rimbalzo, cresceremo come il resto d`Europa
Il settore terziario in Italia continua a soffrire. A conferma del drammaticoquadro offerto nei giorni scorsi da Confcommercio sugli effetti della pandemia(-9,6% di quota del valore aggiunto nel 2020 rispetto all’anno precedente e 1,5milioni di posti di lavoro persi), ieri è arrivata la lettura finaledell’indice PMI dei servizi di aprile che ha fatto segnare una contrazione (da48,6 a 47,3) rispetto a marzo. Anche per questo nel Governo, che si prepara avarare il Decreto sostegni bis, crescono le spinte a rivedere l’orario delcoprifuoco, mentre il Presidente della Conferenza delle Regioni, MassimilianoFedriga, invita a pensare a quelle attività, come le palestre e il settore delwedding, che sembrano non avere prospettive.RIPRESA?/ "L'incrocio da 1.700 mld tra risparmio e imprese vale più dei soldiUe"Che quello dei servizi sia un settore importante per l’economia lo ricordaanche Marco Fortis, direttore della Fondazione Edison e docente di Economiaindustriale all’Università Cattolica di Milano, evidenziando, per esempio, che«le attività dei ristoranti incidono anche sull’indotto, di cui fanno parteanche vere e proprie eccellenze del made in Italy agroalimentare come i vini».Decreto Sostegni bis: le novità in bozza/ Ristori imprese, mutui e stop plastictaxPensa che per questo comparto la situazione possa migliorare nei prossimi mesi?Ci sono molte indicazioni sul fatto che la campagna vaccinale ha subitoun’accelerazione e sta producendo effetti positivi. Facendo una comparazionecon quanto accaduto l’anno scorso, penso sia ragionevole aspettarsi un’estatesicuramente migliore. Già in questi giorni in molte città si nota la vogliadella gente di andare al ristorante, di ritrovare anche un minimo di socialitàche è stata duramente sacrificata. A mio avviso le condizioni per un periodofine primavera-inizio estate positivo ci sono tutte.CONSUMI A TERRA/ Qual è il prezzo giusto della spesa per ridare una spinta alPil?Anche per il turismo, visto l’annuncio di Draghi dell’altro giorno sullapossibilità di arrivi dall’estero già da metà mese…Draghi ha secondo me voluto anche evidenziare un fatto molto significativo,cioè che stiamo parlando di un settore che è stato colpito da un eventostraordinario, ma che non sta vivendo una crisi propria strutturale, non èdecotto; anzi, è un fiore all’occhiello della nostra economia. Il fatto che sivoglia addirittura anticipare il pass europeo dimostra la sensibilità delPremier verso un settore che, come ha già ricordato in altre occasioni, hagrandi potenzialità di ripartenza. È un settore pronto a ripartire come unamolla.Possiamo quindi essere ottimisti sulla nostra economia dopo i dati sul Pil delprimo trimestre non certo esaltanti?Io sono ottimista. Abbiamo un’edilizia vivace con una quantità diristrutturazioni e interventi veramente impressionante. Presto dovremo vedereanche le prime ricadute indirette del Pnrr. Se andiamo a osservare quello chesta avvenendo a livello di Pil, notiamo una dinamica della nostra economia, inquesta fase di uscita dal Covid, che rispetto agli anni passati non è più cosìdistante da quella degli altri Paesi, se non addirittura migliore in alcunicasi. Questo significa che c’è un rimbalzo in corso e che nei prossimi mesimostrerà numeri molto importanti a livello tendenziale, che dovranno comunqueessere presi con le pinze visto che il raffronto sarà con il periodo in cuieravamo ancora in lockdown.Queste prospettive positive porteranno alla fine dei sostegni alle attivitàeconomiche?Penso che i sostegni debbano andare a esaurirsi gradatamente, soprattutto seavremo la conferma del successo della campagna vaccinale che potrà assicuraredelle condizioni di normalità per la vita economica. Chiaramente potrannoessere studiati di volta in volta degli interventi specifici laddove si vedràil permanere di criticità, di strozzature, anche per quel che riguarda gliaspetti finanziari.Forse si dovrà rivedere qualcosa per quel che riguarda le scadenze fiscali.Non sono un esperto specifico della materia fiscale, ma penso che le impreseabbiano un certo margine di manovra e non credo che
si verificherà di colpo unasorta di mazzata insostenibile. Ritengo che l’aspetto della tassazione nonandrà a frenare in alcun modo la ripresa.Prima ha detto che la nostra economia si sta muovendo in linea con quella delresto d’Europa. Pensa che questa situazione permarrà anche nei prossimi mesioppure, come in passato, si creerà una distanza che ci farà crescere meno deglialtri?Complice la globalizzazione, la crisi del 2009 e l’austerità del 2011-13, finoal 2014 l’economia italiana è sostanzialmente arretrata. Poi abbiamo avutotassi di crescita importanti. Se guardiamo agli ultimi 5 anni prima del Covidci accorgiamo che con poche risorse, i margini risicati di flessibilitàconcessi dall’Europa, e misure come Industria 4.0 gli investimenti in Italiasono aumetati a tassi record, addirittura in Veneto gli incrementi degliinvestimenti fissi lordi hanno avuto una media annuale simile a quella cinese.Con il Pnrr e i fondi collegati abbiamo la possibilità non solo di colmare deigap e risolvere dei problemi strutturali, ma anche di accompagnare una crescitache nei prossimi anni non sarà, secondo me, differente da quella della Franciao della Germania. Ci sono tutte le condizioni per continuare ad avere glistessi parametri di crescita che abbiamo avuto dal 2015 in avanti.(Lorenzo Torrisi)— — — —Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazionedi qualità e indipendente.SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI© RIPRODUZIONE RISERVATA