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Edizione del 04/05/2021
Estratto da pag. 1
Vaccini, si cambia passo Dopo i 65enni dosi a tutti 
Dopo i sessantacinquenni il vaccino sarà aperto a tutti. Via le fasce d’età, via le attese, via i turni. L’Abruzzo si adegua subito al piano nazionale e il referente regionale per la campagna vaccinale contro il virus, Maurizio Brucchi, afferma: «Siamo pronti per questo ulteriore scatto in avanti». Il nuovo cambio di passo potrebbe avvenire già entro maggio, ma si dovranno attendere le indicazioni del commissario straordinario per l’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo. In un’intervista Brucchi parla a tutto campo delle vaccinazioni, anticipa le previsioni sulla campagna anti Covid e fa il bilancio delle operazioni in corso. Sul Centro interviene anche il governatore Marco Marsilio che dice: «L’accelerazione impressa negli ultimi giorni ci consentirà di arrivare entro l’estate ad aver messo in sicurezza tutta la popolazione più esposta al virus, abbattendo del 90-95% la sua pericolosità e mortalità». IL PIANO. Ieri Figliuolo intervenendo nel nuovo hub di Porta di Roma ha dichiarato: «Dobbiamo premere sulle classi over 60, per le quali la media di somministrazioni è ancora bassa, e il piano va seguito in maniera ordinata e coerente. Quando avremo messo in sicurezza gli over 65 si potrà aprire a tutte le classi di età». Affermazioni commentate da Brucchi e sulle quali è d’accordo: «È stata data giustamente precedenza alle categorie più a rischio, adesso dobbiamo iniziare a pensare anche a vaccinare i più giovani, che in questo momento sono i più esposti al virus per il tipo di vita che fanno». Date al momento non ce ne sono ma il responsabile delle vaccinazioni in Abruzzo è convinto: «La campagna anti Covid, dopo aver messo in sicurezza la fascia della popolazione 65-69 anni, subirà un cambiamento importante con l’apertura a tutti. Quando avverrà il nuovo scatto dipenderà dalla struttura commissariale, ma noi siamo pronti». ANZIANI IN SICUREZZA. Intanto l’effetto delle vaccinazioni è già evidente: «A differenza di quanto avveniva nella prima fase della pandemia, quando gli over 80 sono stati coloro che hanno pagato il prezzo più alto, oggi gli anziani che rientrano in questa categoria e che sono ricoverati in ospedale non supera il 10-15%», afferma Brucchi mettendo in rilievo quanto l’immunizzazione sia contribuendo a ridurre i rischi per la popolazione anziana. «Dobbiamo completare le vaccinazioni per questa stessa categoria, pensiamo di chiuderle a strettissimo giro. Siamo all’88% degli iscritti sulla piattaforma e stiamo procedendo a vaccinare i pazienti a domicilio. Anche per loro, contiamo di ultimare le operazioni il prima possibile, tenendo conto che richiedono maggior tempo perché le squadre devono raggiungere le varie località. In media un team riesce a vaccinare una ventina di persone al giorno», continua Brucchi. Importante è il contributo dei medici di medicina generale: «Il primo obiettivo che gli abbiamo dato è stato di vaccinare i domiciliari». NUOVE FORZE IN CAMPO. Ma non ci sono solo i medici di famiglia a scendere in campo tra i professionisti impegnati nella campagna contro il virus. Molto presto, infatti, potrebbero aggiungersi nuove forze: «Dalla seconda metà del mese dovrebbe essere possibile vaccinarsi anche nelle farmacie, poi ci sono anche gli odontoiatri che sono pronti a dare il loro contributo», continua il referente regionale. «Senza dimenticare il grande lavoro che hanno fatto i sindaci nel creare questa rete a maglie strette che ci ha permesso di raggiungere le categorie più fragili nei punti maggiormente distanti. Questo credo sia stata un’altra arma vincente della campagna vaccinale». E poi ci sono le somministrazioni nelle aziende: «Sono tante quelle abruzzesi che hanno dato la disponibilità a dare il via alle operazioni. La potenza di fuoco sta quindi aumentando notevolmente». L’IMMUNITÀ DI GREGGE. Tutti questi fattori potranno permettere di avvicinare ulteriormente il raggiungimento del sospirato traguardo dell’immunità di gregge. Le ultime proiezioni prospettate dal Sole 24 Ore sulla scorta dei dati ufficiali forniti da OpenData, prevedono per settembre l’immunizzazione del
70% della popolazione abruzzese. Se così fosse, si concretizzerebbe l’obiettivo dichiarato dalla Regione, che ha indicato proprio settembre come mese della svolta. «Se dovessimo continuare con questo trend, superiore a quanto previsto dal commissario», evidenzia tuttavia Brucchi, «si potrebbe pensare anche di anticipare questo risultato». L’ACCELERAZIONE. E sull’andamento della vaccinazione c’è anche l’intervento del presidente Marsilio: «L’accelerazione impressa negli ultimi giorni, con oltre 12 mila vaccini somministrati quotidianamente, ci consentirà di arrivare entro l’estate ad aver messo in sicurezza tutta la popolazione più esposta al virus, abbattendo del 90-95% la sua pericolosità e mortalità», ribadisce il governatore. «La risposta dell’Abruzzo agli obiettivi posti dal commissario è all’altezza della situazione, e altrettanto sapremo fare se aumenteranno le forniture, con l’ingresso in campo delle farmacie e di altre categorie professionali autorizzate che moltiplicheranno la capacità produttiva». I DATI. Nella giornata di ieri sono state somministrate 10.311 dosi in Abruzzo. Sono i numeri forniti proprio dal governatore e aggiornati alle 20,53. È stato quindi superato il target, che per ieri era fissato a 9 mila inoculazioni. È la Asl di Chieti a fare meglio di tutte con 3.438 somministrazioni ed uno scostamento in positivo di 801 vaccinazioni rispetto al target. Seguono le aziende sanitarie di Teramo con 2.360 fiale e Pescara con 2.327. Chiude il quadro la Asl dell’Aquila con 1.683 somministrazioni: è questa l’unica azienda sanitaria abruzzese che ieri ha fatto meno delle previsioni indicate (-396). I numeri complessivi, comunque, confermano l’incremento delle somministrazioni: in quattro giorni, dal 29 aprile a ieri, nella nostra regione sono stati inoculati 45.347 vaccini. LE DOSI. La speranza è quindi che si possa continuare ad avere le forniture, per le quali negli ultimi tempi sembra esserci stata una svolta. Lo conferma lo stesso Brucchi: «Il cambio di passo è arrivato con Figliuolo. Rispetto al passato ora abbiamo più certezze sia sui numeri che sulle date di consegna. Faccio un esempio: abbiamo piani di consegne fino al 28 maggio, mentre prima le pianificazioni potevano essere al massimo settimanali». A tal proposito il 6 maggio arriveranno 45.630 dosi di Pfizer. Il giorno successivo, invece, giungerà in Abruzzo Figliuolo: «Cosa gli chiederemo? Di poter continuare a vaccinare e di avere i quantitativi necessari. A lui vogliamo far vedere che l’Abruzzo si sta ben comportando». Quindi Brucchi conclude: «Stiamo operando bene, con il contributo di tutti, a partire dal coordinamento del presidente Marsilio e dell’assessore Nicoletta Verì, fino a tutte le persone impegnate nella campagna».