traniviva.it
Dir. Resp.
Tiratura: n.d. - Diffusione: n.d. - Lettori: 276
Edizione del 30/04/2021
Estratto da pag. 1
Attività aperte il primo maggio: ma non è una disposizione Covid
Il primo maggio tutte le attività commerciali possono rimanere aperte. Ma valesolo per il periodo della pandemia e per qualsiasi festività santificata?A tal proposito, il direttore della Confesercenti Provinciale BAT, MarioLandriscina, interviene per chiarire la disciplina di riferimento per gli oraridi apertura degli esercizi commerciali."In relazione alla proposta di Testo Unificato dello scorso febbraio 2019 dimodifiche all'art. 3 del DL. 4 luglio 2006 n. 22, la Conferenza delle Regioninella seduta del 9 maggio successivo, ha approvato un documento articolato ecomplesso che ha posto in risalto le difficoltà normativa a trovare unasoluzione definitiva e concertata tra i conflittuali interessi in campo.Sono da porre in risalto due questioni:1. L'enunciata finalità della legge di garantire il principio costituzionaledel riposo settimanale dei commercianti e perseguita con uno strumentoinadeguato", poiché il lavoro degli addetti è soggetto non alle leggi delcommercio, ma a quelle sulla contrattazione tra le parti, disciplinatadall'apposita legislazione sul lavoro.A rafforzare, continua il documento Conferenza Regioni la Corte Costituzionalecon sentenza n. 150/2011, ha rimarcato che la legislazione sul commercio nonpuò invadere campi di altri settori dell'ordinamento giuridico. Infatti ladisciplina dell'orario di lavoro, dei giorni di riposo e della turnazionefestiva e domenicale, è rimessa alla contrattazione delle parti.2. La gravità dell'abrogazione dell'art. n. 31 del DL. 201/2011 comporterebbeil venir meno anche del comma 2 che indica chiaramente l'applicazione delladisciplina dell'UE e nazionale in materia di concorrenza, libertà distabilimento e libera di prestazione di servizio, quali principi generalidell'Italia nell'apertura di nuovi esserci commerciali senza contingenti,limiti territoriali o altri vincoli di qualsiasi altra natura, esclusi quelliconnessi alla salute, all'ambiente, incluso quello urbano, e dei beniculturali.Si indebolisce il sistema delle liberalizzazioni, compreso il divieto di porrelimiti quantitativi all'insediamento delle attività. A tal proposito servericordare che le norme comunitarie sono direttamente applicabili, in quantogerarchicamente sovraordinate rispetto a quelle interne, nonché autoesecutive,per le quali il giudice nazionale ha l'obbligo di farle prevalere su qualsiasinormativa nazionale in contrasto con la normativa comunitaria.Fatta questa premessa, occorre ricordare alle imprese e alle istituzioni chesiamo in vigenza del Decreto Monti (Salva Italia) che ha liberalizzato leaperture degli esercizi commerciali.Si precisa che spesso le attività artigianali del tipo parrucchieri, estetiste,barbieri, panifici, gastronomia...) vengono inopinatamente, da molti anni aquesta parte, erroneamente parificate agli esercizi commerciali sia dalleistituzioni che dall'opinione pubblica e dagli stessi artigiani.Al contrario, è noto che non esistono dettati normativi relativi agli orari diapertura e chiusura delle attività artigianali; gli artigiani per definizione"lavorano, producono e vendo il prodotto della loro manualità".Purtroppo è talmente radicata la cultura dell'imposizione stataleall'osservanza di norme e principi ormai superati dalla globalizzazione che sistenta a comprendere il nuovo principio della facoltà di aperturadell'attività, che non è un obbligo, ma è lasciato al libero arbitrio diciascuno, senza preoccuparsi di ciò che gli altri posso liberamente decidere.Pertanto, nell'apprezzare il comunicato dell'assessore alle attività produttivedella Regione Puglia, Alessandro Delli Noci, saremmo più contenti se sichiarisse, una volta per tutte che, con tutto il rispetto della figuraistituzionale ricoperta, che le sue considerazioni non son soltanto ilrisultato del conteso socio-economico del periodo Covid, ma una valutazione chein estensione sarà applicata a tutte le domeniche e festività dellanno.La Confesercenti Provinciale BAT, da anni impegnata ad esplicare i concetti quievidenziati, soprattutto nel Comune Trani, proprio partendo da una ennesimainterlocuzione con lassessore al
ramo, ha inoltrato, in data 26 aprile 2021,nota pec specifica sui temi in questione ai Sindaci e al Prefetto della BAT perrichiedere opportuna applicazione, monitoraggio e controllo da parte delleforze dellordine.