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Edizione del 27/04/2021
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L’Agenda per la semplificazione 2020-2023: analisi delle principali linee di azione programmate
L’Agenda per la semplificazione 2020-2023: analisi delle principali linee diazione programmatedi Chiara Ruggiero27 aprile 2021amministrazione pubblicaVersione PDF del documentoCondividi con:La Conferenza Unificata, nella seduta del 23 novembre 2020, in attuazione diquanto previsto dal DL n. 76/2020 (“Misure urgenti per la semplificazione el’innovazione digitale”), convertito con modificazioni dalla Legge n. 120/2020,(cd. “Decreto Semplificazioni”), ha sancito l’accordo per l’approvazione dell’Agenda per la semplificazione 2020-2023.L’Agenda prevede una serie di interventi prioritari, condivisi tra Governo,Regioni ed Enti Locali, definendo obiettivi, risultati attesi, responsabilità etempi di realizzazione, anche con il coinvolgimento dei cittadini, delleimprese e delle loro associazioni.Richiamata anche dalla Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza2020 (NADEF – par. IV.3 p. 118 ss), l’Agenda è focalizzata sull’emergenza e suiprogrammi di rilancio dell’economia e dell’occupazione, prevedendo interventiche contribuiscano a far ripartire il Paese, contando su una pubblicaamministrazione più semplice, veloce e vicina ai cittadini.L’Agenda intende implementare un programma di interventi di semplificazione perla ripresa a seguito dell’emergenza epidemiologica volto al perseguimento deiseguenti obiettivi: • eliminazione sistematica dei vincoli burocratici alla ripresa; • riduzione dei tempi e dei costi delle procedure per le attività di impresa e per i cittadini.Le attività saranno realizzate in raccordo con il Piano Triennale perl’informatica nella pubblica amministrazione 2020-2022, approvato con decretodel Presidente del Consiglio dei ministri 17 luglio 2020.L’Agenda, in particolare, intende implementare le misure già previste dal DLSemplificazioni (e dall’articolo 264 (Liberalizzazione e semplificazione dei procedimenti  amministrativi in relazione all’emergenza COVID-19) del decreto“Rilancio”, decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 recante “Misure urgenti inmateria di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politichesociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, convertito conmodificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77.Le azioni programmate riguardano i seguenti ambiti: 1. La semplificazione e la reingegnerizzazione delle procedure 2. La velocizzazione delle procedure 3. La semplificazione e la digitalizzazione 4. La realizzazione di azioni mirate per il superamento degli ostacoli burocratici nei settori chiave del Piano di rilancio.Per ogni azione, condivisa tra Governo, Regioni ed enti locali, è definito unospecifico cronoprogramma con obiettivi intermedi e finali.Di seguito un’analisi delle principali linee di azioni programmate.Volume consigliatoGli appalti pubblici dopo la conversione del decreto “semplificazioni” (D.L. 76/2020 conv. in L. 120/2020)Gli appalti pubblici dopo la conversione del decreto “semplificazioni” (D.L. 76/2020 conv. in L. 120/2020)Dario Capotorto, Alessandro Massari, 2020, Maggioli EditoreIl Decreto “Semplificazioni” (D.L. 16 luglio 2020, n. 76, convertito conmodificazioni dalla Legge 11 settembre 2020, n. 120) ha introdotto numerose edirompenti disposizioni nel settore dei contratti pubblici, con finalitàacceleratorie e di semplificazione delle procedure di...53,00 € 50,35 € Acquistasu www.maggiolieditore.itPROCEDURE SEMPLIFICATE E REINGEGNERIZZAZIONE DELLE PROCEDUREUn primo gruppo di azioni riguarda la semplificazione e reingegnerizzazionesistematica delle procedure per l’avvio e l’esercizio delle attività economiche, in funzione dell’attuazione dei principi europei e della digitalizzazione.A tal fine, è previsto: • la predisposizione di un “catalogo delle procedure” diretto a uniformare i regimi amministrativi, eliminando gli adempimenti e le autorizzazioni non necessarie.In particolare, l’art. 15 del DL Semplificazioni ha disposto la ricognizionedelle procedure alfine di individuare: • le attivita’ soggette ad  autorizzazione,  giustificate  da motivi imperativi di interesse generale e le  attivita’  soggette  ai regimi
giuridici di cui agli articoli 19, 19-bis e 20 della  legge  7 agosto 1990, n. 241, ovvero al mero obbligo di comunicazione; • i provvedimenti autorizzatori, gli adempimenti e le  misure incidenti  sulla  liberta’  di  iniziativa  economica  ritenuti   non indispensabili,  fatti   salvi   quelli   imposti   dalla   normativa dell’Unione europea e quelli posti a tutela di principi  e  interessi costituzionalmente rilevanti; • i procedimenti da semplificare; • le discipline e i tempi uniformi per tipologie omogenee  di procedimenti; • i procedimenti per  i  quali  l’autorita’  competente  puo’ adottare un’autorizzazione generale; • i livelli di regolazione superiori a quelli minimi richiesti per l’adeguamento alla normativa dell’Unione europea.Il catalogo, soggetto ad aggiornamenti semestrali, sarà realizzato sulla basedi un percorso condiviso tra i diversi livelli di governo, con ilcoinvolgimento delle associazioni imprenditoriali e degli ordini e associazioniprofessionali. La finalità è quella di uniformare, semplificare e liberalizzareattività, sia nei settori già oggetto di ricognizione, sia in alcuni settoriproduttivi finora esclusi come, ad esempio, il lavoro, la salute e l’igienedegli alimenti, le energie rinnovabili, le comunicazioni, il turismo, inattuazione del principio costituzionale di libertà di iniziativa economica edei principi europei di liberalizzazione. • La semplificazione e la reingegnerizzazione di un set di 50 procedure rilevanti e critiche, da individuare nell’ambito della ricognizione dei procedimenti. Le procedure saranno selezionate anche sulla base di una consultazione degli stakeholders nei seguenti ambiti prioritari: lavoro, turismo, installazione degli impianti, agroalimentare, Banda ultra-larga (BUL), ambiente, edilizia e fonti rinnovabili. • La standardizzazione della modulistica e form digitali per l’accesso telematico alle procedure.In particolare, l’intervento prevede l’avvio di un’attività congiunta traGoverno, Regioni ed Enti locali, già realizzato nell’ambito dell’Agenda per lasemplificazione 2015-2017, che, a partire dagli esiti della ricognizione deiprocedimenti e dall’attività di semplificazione e reingegnerizzazione, portialla standardizzazione e semplificazione della modulistica anche nei settorifinora non interessati dall’elaborazione della modulistica unificata, come adesempio, la modulistica per la banda ultra larga, le autorizzazioni sismica epaesaggistica.Il fine è di garantire omogeneità sul territorio nazionale, digitalizzazionedelle procedure ed eliminare in modo sistematico dalla modulistica la richiestadi documentazione ridondante e di dati in possesso della pubblicaamministrazione.L’attività sarà realizzata in un’ottica di collaborazione multilivello, con ilcoinvolgimento di tutte le amministrazioni interessate e sarà monitorata alfine di verificare l’effettiva e corretta adozione dei nuovi moduli da partedegli enti territoriali.Verranno elaborati e condivisi gli schemi dati, la cui predisposizione saràcoordinata da AgID (Agenzia per l’Italia digitale) e dal Dipartimento per latrasformazione digitale. La nuova modulistica standardizzata e i relativischemi dati saranno approvati mediante appositi accordi in ConferenzaUnificata. • Un intervento sui controlli amministrativi sulle imprese.L’intervento prevede due linee di attività: • l’avvio di un percorso condiviso di semplificazione dei controlli a livello territoriale, a partire da aree di regolazione di particolare importanza per le imprese, in cui le Regioni e i Comuni rivestono un ruolo rilevante come l’ambiente, l’igiene, la sicurezza degli alimenti e la sicurezza sul lavoro, mediante l’analisi e la diffusione di modelli di razionalizzazione dell’attività ispettiva; • l’elaborazione di indicazioni e proposte per la razionalizzazione e semplificazione dei controlli a livello nazionale, basato su interventi volti a restituire chiarezza e coerenza al quadro regolatorio e sulla definizione di un sistema coordinato di banche dati sulle attività
di controllo. • L’avvio di iniziative per la semplificazione del linguaggio amministrativo, soprattutto in seguito all’emergenza sanitaria causata dal COVID-19 che ha riportato in primo piano l’esigenza di una comunicazione tra amministrazioni pubbliche e cittadini basata sulla chiarezza e sulla semplicità.L’attività di semplificazione godrà dell’apporto del Dipartimento dellafunzione pubblica, che nel 2020, ha stipulato un accordo quadro dicollaborazione con l’Accademia della Crusca.In particolare l’azione prevede le seguenti attività: • istituire un gruppo di lavoro dedicato alla semplificazione e alla chiarezza dei documenti amministrativi; • condividere nuove linee guida sulla semplificazione del linguaggio, tenendo conto delle esperienze già realizzate e in corso; • semplificare il linguaggio della modulistica nell’ambito dell’Azione di standardizzazione della modulistica e form digital; • promuovere attività di supporto, help desk e formazione rivolte ai dipendenti delle amministrazioni e iniziative premiali che valorizzino le migliori esperienze realizzate dalle amministrazioni (SLAM-Semplificazione del linguaggio amministrativo); • avviare pagine web dedicate alla chiarezza dove far confluire i materiali e le notizie sulla semplificazione del linguaggio amministrativo. • L’eliminazione degli adempimenti eccessivi per la Pubblica Amministrazione.Trattasi di adempimenti inutili e non più rispondenti alle esigenze di tuteladegli interessi pubblici che appesantiscono le attività delle pubblicheamministrazioni. A tal fine, il Dipartimento della funzione pubblica, di intesacon le Regioni, ANCI e UPI, avvierà una consultazione, mediante un appositomodulo online, rivolta a tutti i dipendenti pubblici e che verrà estesa ancheai cittadini, alle imprese e alle associazioni, che permetterà di raccoglieregli adempimenti obsoleti, le duplicazioni, le procedure farraginose esproporzionate o non necessarie. 1. PROCEDURE PIU’ VELOCIUn secondo gruppo di azioni ha come obiettivo prioritario la riduzione e lacertezza dei tempi delle procedure per il rilancio.L’azione prevede : • supporto alle amministrazioni per l’accelerazione delle procedure complesse attraverso la messa a disposizione, per un periodo 36 mesi, di un “team” di esperti multidisciplinari dedicati alla velocizzazione dei procedimenti complessi che opereranno a supporto delle amministrazioni coinvolte, fornendo loro attività di affiancamento e consulenza. Le attività di supporto verranno coordinate e monitorate da un “pool” a livello regionale e nazionale e saranno accompagnate da attività di diffusione, formazione e supporto. • L’avvio di una sperimentazione nell’ambito dei SUAP (Sportello Unico per le attività produttive) che consenta alle Regioni interessate, previo accordo con i Comuni, ai sensi dell’ art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, rubricato “Accordi fra le Pubbliche Amministrazioni”, di assumere o di attribuire ad altro soggetto, appositamente individuato, i poteri di amministrazione procedente ovvero lo svolgimento di funzioni istruttorie anche ai fini della gestione della conferenza di servizi in relazione a specifiche tipologie di procedimenti da individuare sulla base delle esigenze del contesto. Potranno inoltre essere sperimentate da parte di ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e Regioni iniziative che favoriscano la costituzione di nuovi SUAP associati o il consolidamento delle forme associative già esistenti. • La misurazione dei tempi effettivi di conclusione dei procedimenti amministrativi.Il DL Semplificazioni, con l’art. 12, ha introdotto l’obbligo per le pubblicheamministrazioni di misurare e pubblicare i tempi effettivi di conclusione deiprocedimenti amministrativi. In particolare dispone, tra l’altro, che “Lepubbliche amministrazioni misurano e pubblicano nel proprio sito internetistituzionale, nella sezione “Amministrazione trasparente”, i tempi effettividi conclusione dei procedimenti amministrativi di maggiore impatto
per icittadini e per le imprese, comparandoli con i termini previsti dalla normativavigente”, al fine di contribuire alla progressiva riduzione dei tempi deiprocedimenti di particolare rilevanza pergli utenti.L’intervento prevede: • la realizzazione di un percorso condiviso per la definizione di linee guida per la misurazione; • l’ individuazione, in accordo con le amministrazioni interessate, di un set minimo di procedure da misurare comune a ciascuna tipologia di amministrazioni; • un percorso di accompagnamento alle amministrazioni nella corretta applicazione delle linee guida, mediante azioni di formazione e comunicazione e l’attivazione di un sistema di monitoraggio sistematico sullo stato di attuazione della misurazione. • Procedure più veloci e Conferenze di Servizi telematiche.L’azione prevede la promozione e il monitoraggio dell’attuazione delle misureintrodotte dal DL Semplificazioni in tema di inefficacia dei dinieghi tardivi,sospensione dei termini in casodi preavviso di diniego e conferenza dei servizi veloce, introducendo, perl’emergenza, una conferenza telematica che si conclude in 60 giorni o almassimo in 90 giorni nel caso ci siano richieste di modifica al progetto. 3. SEMPLIFICAZIONI E DIGITALIZZAZIONELa digitalizzazione rappresenta il prerequisito essenziale per migliorarel’accesso alle procedure amministrative e per garantirne una gestione efficaceed efficiente.Le azioni previste dall’Agenda in tale capitolo riguardano: • l’attuazione del principio “once only”, per cui l’amministrazione non chiede al cittadino e all’impresa le informazioni ed i dati di cui è già in possesso, ma può accedere agevolmente ai dati ai fini dell’acquisizione d’ufficio e dei controlli sulle autocertificazioni.L’art. 12 del DL Semplificazioni inserisce anche nella legge n. 7 agosto 1990,n. 241, la seguente disposizione: “Nei procedimenti avviati su istanza diparte, che hanno ad oggetto l’erogazione di benefici economici comunquedenominati, indennità, prestazioni previdenziali e assistenziali, erogazioni,contributi, sovvenzioni, finanziamenti, prestiti, agevolazioni, da parte dipubbliche amministrazioni ovvero il rilascio di autorizzazioni e nulla ostacomunque denominati, le dichiarazioni di cui agli articoli 46 e 47 del decretodel Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, ovvero l’acquisizionedi dati e documenti di cui ai commi 2 e 3, sostituiscono ogni tipo didocumentazione comprovante tutti i requisiti soggettivi ed oggettivi richiestidalla normativa di riferimento”.L’azione prevede la realizzazione di attività di supporto, promozione emonitoraggio dell’attuazione delle nuove disposizioni e, contestualmente,verranno analizzate le buone pratiche e le problematiche attuative, al fine dipredisporre modelli e indicazioni operative in merito ai controlli sulledichiarazioni sostitutive e all’ acquisizione diretta di dati e documenti.Particolare attenzione verrà, inoltre, dedicata a individuare, sulla base dellesegnalazioni degli stakeholders e delle amministrazioni, gli ostacoliall’attuazione del principio “once only” nonché alla predisposizione diindicazioni e proposte per rimuoverli. • L’accesso alle banche dati dell’Agenzia delle Entrate, ai fini della velocizzazione della concessione dei benefici e dei relativi controlli.L’Agenzia delle Entrate, per lo scambio di dati anagrafici, reddituali eimmobiliari dei quali  è titolare, interagisce attraverso i servizi dicooperazione informatica con la maggior parte degli enti della pubblicaamministrazione e anche con soggetti privati. Le convenzioni di cooperazioneinformatica hanno ad oggetto i servizi esposti in un apposito “catalogo deiservizi” che raccoglie la maggior parte dei servizi erogati agli Enti. Ilprocesso di erogazione prevede una richiesta da parte degli Enti di poterfruire dei servizi erogati dall’Agenzia sulla base della normativa che lilegittima e gli stessi sono autorizzati strettamente per le finalità da lororichieste, nel rispetto del principio di pertinenza e non eccedenza. Una voltaconvenzionati, gli Enti sono ne
lla condizione di accedere alle informazionidell’Anagrafe Tributaria mediante l’utilizzo dei servizi di cooperazioneinformatica autorizzati dall’Agenzia delle Entrate e in base alla modalità dierogazione prevista .Gli Enti interessati alla fruizione dei servizi di cooperazione informaticapossono completare l’iter di convenzionamento e monitorare, successivamente, laconvenzione stipulata attraverso una piattaforma web di Gestione on line delleConvenzioni ( GOLC). Le informazioni fornite all’Agenzia in sede di richiestadi convenzione vengono sottoposte ad un’istruttoria interna, al fine diverificare la legittimità dell’Ente ad usufruire dei servizi di cooperazioneinformatica. • La digitalizzazione delle procedure per le attività di impresa. In particolare, il regolamento per la semplificazione e il riordino della disciplina sullo Sportello unico delle attività produttive SUAP (Decreto del Presidente della Repubblica 7 settembre 2010, n. 160) prevede, all’ art. 2, commi 2 e 3, che la presentazione di domande, dichiarazioni, segnalazioni e comunicazioni concernenti le attività produttive e di prestazione di servizi ed i relativi elaborati tecnici ed allegati , nonché le comunicazioni tra le amministrazioni che intervengono nel procedimento, avvengano esclusivamente in modalità telematica.L’intervento prevede un’azione congiunta tra tutti i soggetti istituzionaliinteressati, volta a definire in modo completo le modalità di interoperabilitàtra SUAP e amministrazioni che intervengono nei relativi procedimenti.A tal fine si prevede di realizzare: • l’analisi condivisa dei processi che caratterizzano i procedimenti amministrativi avviati dal SUAP e dei relativi endoprocedimenti; • l’identificazione di un modello dati per la raccolta e le comunicazioni tra le amministrazioni interessate; • l’elaborazione di specifiche tecniche per garantire l’interoperabilità dei sistemi informatici e l’adeguamento dei sistemi informatici; • la messa a regime della gestione integralmente digitale delle procedure per l’avvio, la modifica e la cessazione dell’attività di impresa.Contestualmente, verranno analizzati i sistemi informativi che gestiscono leprocedure rilevanti per le attività produttive, l’edilizia, l’ambiente, lasismica, le rinnovabili, il paesaggio, il turismo ecc,, per individuare lemisure di adeguamento necessarie alla piena digitalizzazione delle procedure. • La digitalizzazione delle procedure edilizie, attraverso la definizione di regole tecniche comuni e l’individuazione e la condivisione degli eventuali adeguamenti normativi per telematizzare i servizi del SUE (Sportello Unico per l’edilizia) e integrarli con quelli del SUAP, mediante un’azione coordinata di tutti i soggetti istituzionalmente interessati.A tal fine si prevede   di: • realizzare una ricognizione dei sistemi esistenti e delle best practices, un’analisi puntuale dei processi, al fine di determinare gli endoprocedimenti realizzati dalle amministrazioni interessate e le esigenze di comunicazione tra le stesse; • definire le regole conformi al modello d’interoperabilità per la comunicazione degli allegati di grande volume; • individuare e realizzare gli eventuali aggiornamenti normativi necessari; • definire, in maniera condivisa con le amministrazioni interessate, le specifiche tecniche che individuano le modalità per assicurare l’interoperabilità dei sistemi informatici delle stesse amministrazioni; • definire e pianificare le azioni necessarie per la realizzazione o per l’aggiornamento dei sistemi informatici delle amministrazioni interessat; • individuare modalità e strumenti per la digitalizzazione degli • Un “Repository” dei documenti per agevolare lo scambio della documentazione tra le amministrazioni.Per repositery, letteralmente deposito o ripostiglio, in informatica, s’intendeun ambiente di un sistema informativo in cui vengono gestiti i metadati,attraverso tabelle relazionali.L’intervento, al fine di agevolare la trasmissione di documenti soprattutto digrandi dimensioni,
prevede la definizione di standard per la messa adisposizione di repository centralizzati, a livello almeno regionale, a cui gliEnti terzi che intervengono nel procedimento hanno accesso attraverso un linkcontenuto nella comunicazione del SUAP o del SUE.Il repository può essere integrato anche nei sistemi di supporto alleconferenze di servizi telematiche.A tal fine, si prevede di realizzare: • un’analisi condivisa dei processi che utilizzano allegati di grande dimensione e sono pertanto potenzialmente interessati dall’adozione di repository; • una ricognizione delle esperienze più significative di utilizzo di repository per lo scambio di documentazione, a livello sia regionale sia nazionale, al fine di identificare problematiche comuni e caratteristiche di successo; • la definizione di specifiche funzionali e tecniche per i repository; • la pianificazione dell’attuazione di tali specifiche tecniche, tenendo conto dei sistemi informatici già in dotazione presso le diverse amministrazioniVolume consigliatoGli appalti pubblici dopo la conversione del decreto “semplificazioni” (D.L. 76/2020 conv. in L. 120/2020)Gli appalti pubblici dopo la conversione del decreto “semplificazioni” (D.L. 76/2020 conv. in L. 120/2020)Dario Capotorto, Alessandro Massari, 2020, Maggioli EditoreIl Decreto “Semplificazioni” (D.L. 16 luglio 2020, n. 76, convertito conmodificazioni dalla Legge 11 settembre 2020, n. 120) ha introdotto numerose edirompenti disposizioni nel settore dei contratti pubblici, con finalitàacceleratorie e di semplificazione delle procedure di...53,00 € 50,35 € Acquistasu www.maggiolieditore.it 4. SETTORI CHIAVE PER IL PIANO DI RILANCIOIl quarto gruppo di azioni programmate nell’ambito dell’Agenda riguarda larealizzazione di azioni mirate al superamento degli ostacoli burocratici neisettori chiave del Piano di rilancio.L’intervento è volto a superare gli ostacoli burocratici nei settori chiave delPiano di rilancio, sostenendo e monitorando l’attuazione delle misure giàpreviste negli interventi recentemente adottati e proseguendo nell’opera disemplificazione mediante l’attivazione di nuovi interventi.In particolare l’azione concentra l’attenzione sul tema dell’economia circolareche impone di ripensare all’ ambiente  non solo come opportunità di profitto macome ambito di sperimentazione per la messa a punto di nuovi modelli disostenibilità. Attengono a questi aspetti, tra gli altri, i temi delle fontirinnovabili e del riutilizzo dei rifiuti e degli imballaggi.Contestualmente proseguirà il supporto alle amministrazioni competentinell’individuazione dei principali blocchi e rallentamenti burocratici allarealizzazione dei progetti previsti nei diversi “cluster” del Piano e nellaformulazione delle relative soluzioni.Gli interventi programmati riguardano: • La tutela ambientale e green economy, attraverso il monitoraggio dell’attuazione delle misure in materia di ambiente e green economy introdotte dal DL Semplificazioni, nonché la definizione di interventi organizzativi e tecnologici.In particolare, il DL Semplificazioni ha introdotto importanti interventi inmateria di: • assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e di rilascio del provvedimento unico ambientale; • creazione di una disciplina specifica per la valutazione ambientale dei progetti di competenza statale necessari per l’attuazione del Piano Nazionale Integrato per l’energia e il clima (PNIEC); • accelerazione e semplificazione delle autorizzazioni ambientali e paesaggistiche relative agli interventi sulle infrastrutture stradali, autostradali, ferroviarie e idriche esistenti che ricadono nel campo di applicazione della VIA; • accelerazione degli interventi per lo sviluppo di energie rinnovabili e mobilità; • semplificazioni dei procedimentali in ambito energetico e nel campo delle infrastrutture di rete facenti parte della rete nazionale di trasmissione dell’energia elettrica e della rete nazionale di trasporto del gas naturale.Nello stesso tempo è necessario proseguire nell’opera
di semplificazionesoprattutto in riferimento ai seguenti ambiti: • accelerazione dei tempi della Valutazione di Impatto Ambientale regionale; • procedure in materia di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e di Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA); • attività di bonifica e reindustrializzazione dei siti contaminati; • rilascio e rinnovo DELL’ Autorizzazione Unica Ambientale (AUA); • autorizzazione per gli impianti di fonti rinnovabili; • reti di distribuzione elettriche; • economia circolare; • sistemi di gestione ambientale; • procedure in materia di rifiuti.Inoltre, verranno studiati e messi a punto modelli organizzativi/modulistica/check-list/accordi tesi a migliorare la qualità progettuale e si prevede divalutare l’introduzione dell’interpello ambientale • L’Edilizia e la rigenerazione urbana, attraverso la rimozione degli ostacoli burocratici allo sviluppo della rigenerazione urbana riducendo così il consumo del suolo e, in particolare, la qualità del tessuto urbano, delle nostre periferie e delle aree più degradate del Paese.Rigenerare, infatti, non significa solo favorire la trasformazionefisico-spaziale del territorio, ma occorre contribuire anche al miglioramentodel contesto sociale e ambientale.L’azione prevede la promozione e il monitoraggio dell’attuazione delle nuovedisposizioni e la definizione di ulteriori interventi di semplificazione anchedi tipo normativo, prestando particolare attenzione : • alla predisposizione dello schema di decreto per la presentazione dell’agibilità senza lavori; • alla istruttoria dei nuovi requisiti igienico-sanitari di carattere prestazionale degli edifici • alla eventuale revisione e completamento della • La banda ultra larga. Una connettività diffusa, performante e a disposizione di tutti i cittadini e imprese rappresenta un prerequisito infrastrutturale imprescindibile per qualunque strategia di rilancio e sviluppo del Paese. La banda ultra larga diventa un fattore essenziale per costruire buone politiche pubbliche e favorire lo sviluppo dei territori.L’art. 38 del DL Semplificazioni, rubricato “Misure di semplificazione per retie servizi di comunicazioni elettroniche”, introduce varie disposizioni chehanno l’obiettivo di favorire la realizzazione delle reti di comunicazioneelettronica, sia fisse (in fibra ottica) che mobili.In particolare: • introduce in via normativa la definizione di microtrincea. “Al fine di favorire  lo  sviluppo  delle  infrastrutture digitali e minimizzare l’impatto sul sedime stradale e  autostradale,la posa  di  infrastrutture  a  banda  ultra  larga  da  parte  degli operatori puo’ essere  effettuata  con  la  metodologia  della  micro trincea  attraverso  l’esecuzione  di   uno   scavo   e   contestuale riempimento di ridotte dimensioni (larghezza da 2,00 a 4,00  cm,  con profondita’ regolabile da 10 cm fino a massimo 35 ((cm))), in  ambito urbano ed extraurbano, anche in prossimita’ del bordo stradale o  sul marciapiede”. • velocizza e semplifica i procedimenti per l’installazione di apparati di rete; • prevede la semplice autocertificazione anche per le modifiche al profilo radioelettrico degli impianti già provvisti di titolo abilitativo; • chiarisce il significato di istanza unica (per l’effettuazione di scavi, occupazione del suolo e la realizzazione di eventuali opere civili), prevedendo l’espressione di pareri preliminari a fronte di autorizzazioni per lo svolgimento delle conferenze di servizi.L’intervento prevede un’azione congiunta tra tutti i soggetti istituzionaliinteressati, volta ad assicurare il dispiegamento della rete a banda ultralarga e del 5G su tutto il territorio nazionale garantendo tempi certi per ilavori di installazione e per la messa a disposizione del servizio a cittadinie imprese. A tal fine, si prevede di realizzare: • il supporto alle amministrazioni interessate e la verifica dell’utilizzo delle nuove modalità di scavo (microtrincea) e delle altre tecniche di posa a basso impatto ambientale; • il supporto all’
implementazione delle procedure previste dal DL Semplificazioni, attraverso l’emanazione di linee guida procedurali e azioni di accompagnamento agli enti deputati al rilascio di autorizzazioni, pareri e all’effettuazione dei controlli; • la definizione di una modulistica unica e standardizzata a livello nazionale; • il supporto alle attività finalizzate al completamento della rete a banda ultra larga e 5G da parte degli operatori.  • Gli appalti. Le linee guida del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevedono la messa in campo di “tutte le azioni necessarie per garantire appalti pubblici efficienti, trasparenti e con tempi certi”.Il DL Semplificazioni, al fine di promuovere e monitorare l’attuazione dellemisure in materia di contratti pubblici, dispone il rafforzamento delleattività di help desk già istituite presso il Ministero delle infrastrutture edei trasporti e la realizzazione di un percorso finalizzato allaprofessionalizzazione delle stazioni appaltanti con azioni di formazione aaggiornamento continuo del personale che opera nel settore, anche sotto ilprofilo del project management.Contemporaneamente, proseguirà il supporto alle amministrazioni competentinell’individuazione dei principali blocchi e rallentamenti burocratici allarealizzazione dei progetti previsti nei vari “cluster” del Piano e nellaformulazione delle relative soluzioni.Il DL Semplificazioni, in attesa che si concluda l’iter per l’adozione delregolamento unico di cui all’art. 216, comma 27-octies, del decreto legislativo18 aprile 2016, n. 50, ha modificato la disciplina dei contratti pubbliciintroducendo, da un lato, misure permanenti per la riduzione dei tempi distipula dei contratti e di realizzazione/gestione degli stessi e, dall’altro,misure temporanee finalizzate a imprimere una forte accelerazione agliinvestimenti nella fase di rilancio. VALUTAZIONE DEI RISULTATI La semplificazione non è raggiunta fino a che non è effettivamente percepita dacittadini e imprese.A tal fine, sarà svolta un’attività di monitoraggio e verifica del grado direalizzazione delle azioni e del raggiungimento dei risultati prefissati.Le attività di indirizzo, di verifica e aggiornamento periodico dell’Agenda perla semplificazione sono   svolte dal Comitato Interistituzionale, composto dalMinistro per la pubblica amministrazione, dal Ministro per gli Affariregionali, dal Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Provinceautonome, dal Presidente dell’ANCI, dal Presidente dell’UPI o dai rispettividelegati.Il Comitato è supportato dal Tavolo tecnico per la semplificazione costituitodai rappresentati del Dipartimento della Funzione Pubblica, della Conferenzadei Presidenti delle Regioni, dell’ANCI e dell’UPI che svolge le attività disupporto, coordinamento operativo, pianificazione e monitoraggiodell’attuazione dell’Agenda e predispone una relazione periodica sullo   statodi avanzamento della stessa.I risultati del monitoraggio saranno resi pubblici mediante un sito dedicato. CONCLUSIONI Una delle parole chiave dell’Agenda per la semplificazione è “apertura”.L’Agenda, infatti, al fine di garantirne un’efficace attuazione, saràtrasparente, inclusiva e in costante aggiornamento.L’ apertura sarà resa effettiva grazie alla creazione di un sito dedicato,accessibile dal sito istituzionale del Dipartimento della funzione pubblica,attraverso cui sarà possibile: • conoscere i dettagli di tutti gli interventi di semplificazione; • consultare in tempo reale i dati sul monitoraggio relativo allo stato di avanzamento delle azioni; • partecipare alle consultazioni pubbliche; • valutare i risultati raggiunti .Diventa autore di Diritto.itScopri di più!Ti potrebbe interessare ancheConcorso Notaio a 300 posti: la pubblicazione dei risultatidi Redazione 11 dicembre 2020Decreto semplificazione: misure urgenti per la semplificazione e l’innovazionedigitaledi Redazione 7 luglio 2020Alla Corte di Giustizia i criteri del coordinamento contrattuale per valutarel’abuso di posizione dominantedi Laura Facondini 14 gennaio 2021Autorità amministrative ind
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