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Edizione del 26/04/2021
Estratto da pag. 1
Covid, individuata la variante indiana in Veneto
Individuati i primi due casi di variante indiana in Veneto: lo ha annunciato il presidente della Regione Luca Zaia
Di Linda Pedraglio | Lunedì 26 aprile 2021

Foto Getty Images | Robert Hradil

Per la prima volta, è stata individuata anche in Veneto la variante indiana del coronavirus. Si tratta di due cittadini indiani di Bassano, padre e figlia, con la variante indiana. Lo ha reso noto il presidente della Regione Luca Zaia: “Le varianti ormai sono migliaia, e prima o poi arrivano tutte. Affrontiamo giorno dopo giorno questi aspetti, e andiamo avanti“.

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La variante indiana del covid preoccupa la comunità scientifica, come tutte quelle che appaiono nel mondo e di cui sappiamo ancora molto poco. “In questo momento di riaperture e zone gialle dobbiamo avere la massima attenzione e capire tre cose: se è più trasmissibile rispetto al ceppo originale, se è più letale e se resiste ai vaccini“, spiega Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali, in un’intervista all’AdnKronos.

“Dobbiamo abituarci ad avere sempre nuove varianti” di Sars-CoV-2. Il coronavirus pandemico“, sottolinea Maria Rita Gismondo, microbiologa dell’ospedale Sacco di Milano. “Il virus ha cominciato a mutare dalla sua prima comparsa, è un virus a Rna e continuerà a mutare“, spiega Gismondi in merito alla variante indiana che spaventa in queste ore.

Secondo gli esperti, in Italia non ci sono motivi di allarme per la variante indiana del virus Sars-Cov2. “Quello che sta succedendo in India, con il grande aumento dei casi, non è dimostrato che sia dovuto esclusivamente a questa variante“, spiega Giovanni Maga, direttore dell’l’Istituto di genetica molecolare del Cnr di Pavia. “Sappiamo che nel Paese circolano, come in tutti i Paesi, moltissime varianti. Il problema dell’India è che si tratta di un Paese con una densità di popolazione molto elevata e che a rafforzare le misure di contenimento fa fatica“, prosegue il virologo, sottolineando che “la situazione indiana è completamente diversa dalla nostra“.

Parole di Linda Pedraglio

Mi chiamo Linda Pedraglio. Sono nata e cresciuta in un piccolo paese vicino al lago di Como, ma, fra studio e lavoro, ho avuto modo di vivere città diverse: l’Erasmus a Helsinki, gli anni dell’università a Milano, il corso di giornalismo a Firenze. Sogno una piccola casa sul lago, piena di libri, che sono il mio affaccio sul mondo, e un orto di pomodori e peperoncini. Attualmente, collaboro con Alanews nella produzione di contenuti per il network Deva Connection, dove mi occupo di donne, salute e benessere, con qualche incursione nel percorso di emancipazione femminile.

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