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Edizione del 08/02/2020
Estratto da pag. 1
Novara, il consigliere regionale Pd Rossi attacca Songa: “Cirio rimuova il presidente Atc per le sconcertanti affermazioni neofasciste”
Il consigliere regionale del Pd Domenico Rossi
«Cirio rimuova il presidente ATC Nord per le sconcertanti affermazioni neofasciste»: è il duro attacco che arriva da Domenico Rossi, consigliere regionale del Partito Democratico, dopo le dichiarazioni del neo presidente dell’Atc dell’area Novara-Biella-Vercelli-Vco Luigi Songa, chiamato a gestire la complessa partita delle case popolari. Nei giorni scorsi il consigliere regionale del Pd ha presentato un’interrogazione in merito a volumi e simboli fascisti che sarebbero comparsi nell’ufficio del presidente. Il nuovo intervento arriva dopo le dichiarazioni sulla questione dello stesso Songa in un’intervista a La Stampa: «Mai nascosto chi sono, e non ritengo un’offesa se mi dicono fascista».
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«Il presidente di Atc Nord, Luigi Songa, rivendica con orgoglio la sua storia nella destra più estrema, dichiara di simpatizzare per i “ragazzi” di Casa Pound e di non provare alcuna vergogna se lo si chiama fascista. La misura è colma! – si schiera Rossi –. Non solo espone simboli del ventennio nel suo ufficio ad Atc ma rilancia con orgoglio le sue idee contrarie alla nostra Costituzione repubblicana ed antifascista: le nostre istituzioni non possono essere governate e amministrate da persone che la pensano in quel modo e che agiscono di conseguenza. Un caso che assume una rilevanza regionale e su cui chiamo in causa il Presidente Alberto Cirio: non può dichiararsi antifascista ma, al contempo nominare e mantenere in carica persone che la pensano in questo modo. Non può farlo il Governatore e neppure il gruppo della Lega a partire dal presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia che ha voluto presiedere personalmente il Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale. Come gruppo Pd porremo la questione nel prossimo consiglio regionale. Non possiamo indignarci per le scritte antisemite e frasi di odio e poi accettare affermazioni di questo tipo. Giunti a questo punto non c’è altra strada – conclude Rossi – questo signore che è stato nominato dalla giunta deve essere rimosso dal suo ruolo. Su questo punto proprio il presidente, la giunta e tutta la maggioranza si giocano la loro credibilità: se non si muoveranno in tal senso con quale coraggio si presenteranno al prossimo momento in ricordo di quei partigiani che si sono sacrificati per la libertà e la democrazia? Dopo le ultime dichiarazioni di Songa, lasciarlo alla presidenza di Atc significherebbe offendere il Piemonte, medaglia d'oro al valor civile della Resistenza».
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