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Edizione del 23/04/2021
Estratto da pag. 1
Regioni a Draghi, incontriamoci prima di pubblicare il decreto legge
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Lettera al premier per avanzare proposte su coprifuoco e scuola

 

 

 

 

Alta tensione nella maggioranza e tra governo e Regioni dopo il via libera al decreto Covid con la Lega che non vota “un decreto che continua a imporre chiusure e limitazioni” come ha detto Matteo Salvini una scelta sulla quale i Dem vanno all’attacco. “Chiudere alle 22 o alle 23 non credo sia un problema pandemico.

 

 

(Ansa) – Ma se si è deciso di aprire i ristoranti all’aperto anche la sera, bisogna dare la possibilità di stare aperti. Se un cliente deve stare alle 22 a casa, c’è un’incoerenza. In una situazione già tersa per le categorie, sembra una presa in giro. La Conferenza Regioni ha proposto all’unanimità il coprifuoco alle 23, non ha proposto di stare aperti fino alle 5 come un rave party”, ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, intervistato alla trasmissione televisiva della Rai Oggi è un altro giorno. “Sono convinto che alle prossime settimane ci potrebbe essere una revisione di questo decreto. Ci auguriamo che i contagi siano in miglioramento – ha spiegato poi Fedriga -. Già oggi i numeri vanno in questa direzione”. Fedriga ha suggerito “regole ferree per riaprire e che vengano rispettate, piuttosto di norme che vengono eluse” perché “dopo più di un anno di restrizioni e divieti, la gente è stanca”.

 

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha deciso di inviare una lettera al Presidente del Consiglio per sottoporre alla sua attenzione le proposte prioritarie – tra queste la modifica del coprifuoco e della percentuale di presenze a scuola – rispetto alle misure in via di adozione con il prossimo Decreto Legge, dando la disponibilità per un incontro urgente prima della pubblicazione del provvedimento. E’ quanto si apprende dalla stessa Conferenza delle Regioni, dopo il vertice tra i governatori, che si è appena concluso.

 

“Valuto il fatto in sé, credo sia un atto incomprensibile e irresponsabile in questo momento. Poche ora prima condividi un accordo, poi cominci a sparare su quell’accordo e poi ti astieni”, dice il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando a La7. “Non si può stare al Governo e fare opposizione allo stesso tempo. Questa maggioranza ha deciso di unirsi per superare insieme l’emergenza Covid-19 e far ripartire il Paese. Non è il momento degli strappi, ma della coesione”, scrive su Twitter il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega agli Affari Ue, Enzo Amendola, a proposito delle polemiche con la Lega sul coprifuoco.

 

Oggi – si apprende da fonti della Lega – il segretario Salvini riunirà in videoconferenza la segreteria politica del suo partito. Il leader della Lega, tra l’altro non sembra fare passi indietro rispetto alla posizione di ieri e anzi critica un testo sul quale anche le Regioni che vanno all’attacco. “Il Decreto purtroppo ha avuto solo una modifica, quella che ha aumentato dal 60 al 70% la presenza in classe obbligatoria degli studenti. Il governo ha disatteso l’accordo raggiunto con gli enti locali, mettendo in difficoltà presidi, sindaci e studenti: migliaia di studenti ammassati sui mezzi pubblici non sono un problema e non corrono rischi, mentre due persone in palestra o al bar rappresentano un problema. Perché?”, dice Salvini.

 

“L’aver cambiato in Consiglio dei ministri un accordo siglato dalla Conferenza delle Regioni con i Comuni tramite Anci e con le provincie tramite Upi” sulla presenza di studenti a scuola è “un precedente molto grave” che ha “incrinato la reale collaborazione tra Stato e Regioni”, aveva detto in mattinata Fedriga intervenendo a Radio KissKiss, sostenendo che gli accordi si possono cambiare ma “riconvocando chi quegli accordi li ha presi”.

 

“Il fatto che nel testo del decreto varato ieri non sia stato riprogrammato il coprifuoco, non significa che durerà fino al 31 luglio. Questa è u
na lettura distorta del provvedimento”. Così Mariastella Gelmini, ministro per le Autonomie, durante la registrazione di “Iceberg”, in onda stasera su Telelombardia. “Sono assolutamente certa – ha aggiunto – che presto il coprifuoco sarà solo un brutto ricordo. È lo stesso decreto a dirlo, precisando che il Consiglio dei ministri potrà intervenire nelle prossime settimane, con tagliandi periodici al dl, modificando sia le regole per le riaperture che gli orari del coprifuoco”.

 

“Forza Italia chiede che nel giro di una settimana, dieci giorni si verifichi la situazione della pandemia nel nostro paese e si possa spostare, se le condizioni lo permetteranno, il termine della chiusura dalle 22 alle 23?, dice il capo delegazione al Parlamento europeo Antonio Tajani. ” Questa decisione da anticipare significa poter aiutare tutto il mondo delle imprese, significa aiutare settori che sono stati costretti a chiudere per troppo tempo a causa del coronavirus”, aggiunge Tajani.

 

Intanto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ospite di “Oggi è un altro giorno” su Rai 1, fa sapere che “da lunedì saremo zona gialla. Riapriamo finalmente, ma non riapriamo al Covid e quindi stiamo attenti”.

 

Il nuovo decreto legge Covid sarà valido dal 26 aprile al 31 luglio.

 

SCUOLA – “Dal 26 aprile e fino alla fine dell’anno scolastico si torna in classe anche nelle scuole superiori (secondarie di secondo grado). La presenza è garantita in zona rossa dal 50% al 75%. In zona gialla e arancione dal 70% al 100%.” E’ quanto prevede il decreto sulle riaperture che quindi aumenta dal 60% al 70% il limite minimo per le superiori in presenza nelle zone gialle e arancioni. Per le università il dl prevede che “dal 26 aprile al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni le attività si svolgono prioritariamente in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno”.

 

GREEN PASS – “Le certificazioni verdi rilasciate dagli Stati membri dell’Unione sono riconosciute valide in Italia. Quelle di uno Stato terzo se la vaccinazione è riconosciuta come equivalente a quella valida sul territorio nazionale.” E’ quanto prevede il decreto sulle riaperture approvato in Cdm nel passaggio in cui si disciplina il “green Pass” per la circolazione tra Regioni italiane anche di diverso colore.

 

VISITE – “Dal 26 aprile e fino al 15 giugno, in zona gialla e arancione, è possibile andare a trovare amici o parenti in una abitazione privata (diversa dalla propria) in 4 persone al posto di 2.”

 

SPOSTAMENTO TRA REGIONI – “Dal 26 aprile chi è munito di certificazione verde potrà spostarsi da una Regione all’altra anche se si tratta di zone rosse o arancioni.” E’ quanto prevede il decreto riaperture. Secondo quanto stabilito dal decreto “può avere il certificato verde:

 

• chi ha completato il ciclo di vaccinazione (dura sei mesi dal termine del ciclo prescritto)

 

• chi si è ammalato di covid ed è guarito (dura sei mesi dal certificato di guarigione)

 

• chi ha effettuato test molecolare o test rapido con esito negativo (dura 48 ore dalla data del test)”

 

CINEMA E TEATRI – In relazione all’andamento epidemiologico e alle caratteristiche dei siti che ospitano cinema, teatri, sale concerto e live club, si potrà autorizzare la presenza anche di un numero maggiore di spettatori all’aperto rispetto ai 500 previsti al massimo al chiuso e ai mille all’aperto o al 50% della capienza, nel rispetto delle indicazioni del Cts e delle linee guida. E’ quanto prevede il dl.

 

EVENTI SPORTIVI – E’ possibile autorizzare lo svolgimento di eventi sportivi di particolare rilevanza anche prima dell’1 giugno. Per tali eventi, e tenuto conto delle caratteristiche dei siti, è possibile autorizzare la presenza di un numero maggiore di 1.000 spettatori per gli impianti all’aperto o di 500 per quelli al chiuso.

 
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br/>IL ‘TAGLIANDO’ – Un ‘tagliando’ al decreto legge a metà maggio, per valutare la sussistenza di presupposti per allentare eventualmente le misure nel caso che i dati epidemiologici lo permettano.