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Edizione del 22/04/2021
Estratto da pag. 1
Sindacati di Parma scettici sul rientro a scuola: "Non possibile al 100%"
Il problema principale sono i trasporti, che hanno la capienza al 50%; ieri il presidente Bonaccini aveva proposto di scaglionare gli orari
Il problema principale sono i trasporti, che hanno la capienza al 50%; ieri il presidente Bonaccini aveva proposto di scaglionare gli orari di ingresso

Nel pomeriggio del 20 aprile un incontro in videoconferenza tra Governo e Regioni ha ridiscusso il rientro a scuola in presenza al 100%, che era stato stabilito nella bozza del decreto legge. All’incontro hanno preso parte anche il ministro per gli Affari regionali, Maria Stella Gelmini, il ministro per i Trasporti e la mobilità sostenibile, Enrico Giovannini, il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, il ministro della Salute, Roberto Speranza, la ministra degli Interni, Luciana Lamorgese e i rappresentanti della Conferenza delle regioni e degli Enti locali. Il decreto, che prevede alcune misure di apertura nonché il ritorno delle zone gialle, è stato firmato nella serata di ieri ed entrerà in vigore dal 26 aprile. Il DL prevede un rientro al 70% nelle zone gialle e arancioni e al 50% nelle zone rosse.

Un cambio di rotta necessario, ma il Governo mantiene l’obiettivo della presenza totale prima dell’inizio delle vacanze, seppur con un rientro graduale, che tiene conto delle difficoltà che le Regioni e i sindacati hanno fatto presenti. Il 20 aprile i sindacati dell’Emilia Romagna si sono espressi su alcune criticità di un rientro al 100%, una decisione del governo arrivata “senza che siano state adottate misure a tutela della salute e della sicurezza della comunità scolastica che da tempo le OO.SS. stanno invocando”. Non sarebbe la prima volta che vengono espresse perplessità sulla necessità di aggiornare le norme di prevenzione all’interno degli edifici scolastici, ma che può essere risolta solo da un’eventuale circolare da parte del Dipartimento della prevenzione del ministero della Salute, guidato da Giovanni Rezza.

Un altro punto su cui i sindacati continuano a insistere è la ripresa delle vaccinazioni per il personale scolastico, interrotte a partire dall’Ordinanza n°6 del 9 aprile firmata del commissario straordinario all’emergenza, Francesco Figliuolo: ordinanza che ha dato priorità di vaccinazione agli anziani e ai soggetti fragili. Il problema fondamentale che impedisce un pieno rientro in presenza nelle scuole, che è stato fatto presente più volte dai sindacati e dalle Regioni sin dall’inizio della pandemia, è quello dei trasporti. Le norme attualmente in vigore stabiliscono una riempimento dei mezzi al 50%, che però non garantirebbe il trasporto a tutti gli studenti con un rientro totale in presenza. Sull’argomento si è espresso questa mattina anche il presidente Bonaccini, che ha proposto come possibile soluzione una diluizione degli orari, anche pomeridiani, già attiva in alcuni territori.

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