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Edizione del 21/04/2021
Estratto da pag. 1
Nuovo Decreto Draghi, prevale la linea dura fino al 31 luglio: le regole
C'è già una bozza del decreto legge che probabilmente il Governo guidato daMario Draghi firmerà nella giornata di mercoledì 21 aprile: le principalinovità sono il ritorno delle zone gialle (dove la Lombardia dovrebbe passaregià dal 26 aprile) e l'arrivo della "certificazione verde" per gli spostamentitra le Regioni. Essendo una bozza, come avverte Today.it, è chiaramente ancorasuscettibile di modifiche. Le misure, scaglionate a partire dal 26 aprile comeanticipato la scorsa settimana dal governo, dovrebbero avere validità fino al31 luglio. Fino a questa data infatti dovrebbe essere disposta la proroga dellostato d'emergenza covid come chiesto dal Comitato tecnico scientifico. "Considerati gli scenari epidemiologici e il sovraccarico dei serviziterritoriali e ospedalieri, si ritiene che la proroga necessaria - afferma ilportavoce del Cts Silvio Brusaferro - per affrontare al meglio le misure dicontenimento e supportare la campagna vaccinale che vede attualmente cometarget prioritario le fasce fragili della popolazione".Tra le riaperture si prevede per le zone gialle dal 15 maggio l'apertura dellepiscine all'aperto, dei mercati e dei centri commerciali anche nei giornifestivi. Dovranno attendere il primo giugno le palestre, via libera solo aluglio per fiere, convegni e congressi, centri termali e parchitematici, sempre e solo in zona gialla • Resta il coprifuoco alle 22Resta il coprifuoco alle 22: il ministro della salute Roberto Speranzarispondendo alle regioni - che chiedevano il coprifuoco esteso alle 23 - haconfermato che la ristorazione fino al 1 giugno potrà avvenire all'aperto sia apranzo che a cena e solo fino alle 22. Nei ristoranti si potrà mangiare ancheal chiuso dolo dal primo giugno ma solo fino alle 18.Va ricordato che le zone rosse vengono determinate nei territori dovel'incidenza cumulativa settimanale dei contagi è superiore a 250 casi ogni100.000 abitanti. Ciò vale per le regioni ma anche per le province. Come silegge nella bozza "dal 1° maggio al 31 luglio 2021, i presidenti delle regionie delle province autonome di Trento e Bolzano possono disporre l'applicazionedelle misure stabilite per la zona rossa, nonché ulteriori, motivate, misurepiù restrittive" nelle province "in cui l'incidenza cumulativa settimanale deicontagi è superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti" e "nelle aree in cui lacircolazione di varianti di SARS-CoV-2 determina alto rischio di diffusività oinduce malattia grave". • Tornano le zone gialle, si allargano le visite consentiteL'articolo 1 del 'decreto riaperture', in una bozza in possesso dellaagenzia Dire, prevede il ripristino della disciplina delle zone gialle cosìcome la possibilità di spostarsi tra le regioni in fascia di rischio gialla ebianca. • Al comma 1 si legge: "Fatto salvo quanto diversamente disposto dal presente decreto, dal 1° maggio al 31 luglio 2021, si applicano le misure di cui al provvedimento adottato in data 2 marzo 2021, in attuazione dell'articolo 2, comma 1, del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2020, n. 35. Le misure di cui al primo periodo possono essere modificate con le deliberazioni di cui all'articolo 2, comma 1, del decreto-legge n. 19 del 2020, come modificato dal presente decreto". • Al comma 2 si legge: "Dal 26 aprile 2021 cessano di avere efficacia le disposizioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto-legge 1 aprile 2021, n. 44, e sono conseguentemente consentiti gli spostamenti in entrata e in uscita dai territori delle Regioni e delle Province autonome che si collocano nelle zone bianca e gialla".Gli spostamenti verso le zone arancioni o rosse saranno consentiti con lecosiddette 'autocertificazioni verdi', ossia quelle comprovanti "lo stato diavvenuta vaccinazione o guarigione" dall'infezione dal Covid, o"l'effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultatonegativo". • La certificazione verde: il nuovo pass per gli spostamentiMa vediamo questo cosiddetto green pass. Il decreto riaperture introduce edisciplina la nuova c
ertificazione verde, a cui è dedicato l'articolo 10. "Sitratta di certificazioni comprovanti lo stato di avvenuta vaccinazione controil SARS-CoV-2 o guarigione dall'infezione da SARS-CoV-2, ovvero l'effettuazionedi un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus SARSCoV-2", si legge. A seconda del modo in cui si è ottenuto la certificazionecambia la durata della validità.Se la certificazione viene rilasciata dopo vaccino "ha una validità di sei mesied è rilasciata in formato cartaceo o digitale, su richiesta dell'interessato,dalla struttura sanitaria che effettua la vaccinazione e contestualmente allastessa, al termine del prescritto ciclo, e reca indicazione del numero di dosisomministrate rispetto al numero di dosi previste per l'interessato.Contestualmente al rilascio, la predetta struttura sanitaria, anche per iltramite dei sistemi informativi regionali, provvede a rendere disponibile dettacertificazione nel fascicolo sanitario elettronico dell'interessato".Nel caso in cui la certificazione è rilasciata dopo guarigione, "ha unavalidità di sei mesi ed è rilasciata, su richiesta dell'interessato, in formatocartaceo o digitale, dalla struttura presso la quale è avvenuto il ricovero delpaziente affetto da covid-19, ovvero, per i pazienti non ricoverati, dai medicidi medicina generale e dai pediatri di libera scelta, ed è resa disponibile nelfascicolo sanitario elettronico dell'interessato. La certificazione di cui alpresente comma cessa di avere validità qualora, nel periodo di vigenzasemestrale, l'interessato venga identificato come caso accertato positivo alSARS-CoV-2. Le certificazioni di guarigione rilasciate precedentemente alladata di entrata in vigore del presente decreto sono valide per sei mesi adecorrere dalla data indicata nella certificazione, salvo che il soggetto venganuovamente identificato come caso accertato positivo al SARS-CoV-2".Nel caso in cui invece si ottenga la certificazione dopo tampone molecolare oantigenico rapido, "la certificazione ha una validità di quarantotto ore dalrilascio ed è prodotta, su richiesta dell'interessato, in formato cartaceo odigitale, dalle strutture sanitarie pubbliche da quelle private autorizzate eaccreditate e dalle farmacie che svolgono i test di cui al comma 1, lettere c)e d), ovvero dai medici di medicina generale o pediatri di libera scelta".In sintesi il green pass per viaggiare ha validità di: • sei mesi per i vaccinati • sei mesi per i guariti • 48 ore con tampone negativo. Occhio a non sgarrare: si rischia il carcere. L'apparato sanzionatorio deldecreto riaperture prevede il carcere per una serie di reati in cui incorre chimanomette o falsifica o abusa delle possibilità consentite dalla certificazioneverde.Alle sanzioni è dedicato l'articolo 13. "Salvo che il fatto costituisca reatodiverso da quello di cui all'articolo 650 del codice penale, le violazionidelle disposizioni del Capo I, ovvero dei provvedimenti e delle ordinanzeadottati in attuazione del presente decreto, sono punite ai sensi dell'articolo2 del decreto-legge n. 33 del 2020. 2. Se alcuno dei fatti previsti dagliarticoli 476, 477, 479, 480, 481, 482, 489, anche se relativi ai documentiinformatici di cui all'articolo 491- bis, del codice penale, ha ad oggetto lecertificazioni verdi covid-19 di cui all'articolo 10, comma 2, si applicano lepene stabilite nei detti articoli, aumentate di un terzo. 3. Se lacertificazione verdi covid-19 contraffatta o alterata è utilizzata per svolgereattivita' o compiere spostamenti vietati ai sensi del presente decreto, siapplicano anche le relative sanzioni amministrative previste dall'articolo 4del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19". • Le visite a parenti e amiciSale a quattro il limite delle persone che potranno andare in visita ad amici eparenti nelle regioni gialle e arancioni. Mentre restano vietate nelle zonerosse. Come si legge nella bozza dal 1 maggio al 15 giugno 2021, nella zona gialla e,in ambito comunale, nella zona arancione, è consentito lo spostamento verso unasola abitazione privata abitata, una volta al giorno, nel rispet
to dei limitiorari agli spostamenti di cui ai provvedimenti adottati in attuazionedell'articolo 2, comma 1, del decreto-legge n. 19 del 2020, e nel limite diquattro persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre aiminorenni sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale ealle persone con disabilita' o non autosufficienti conviventi". • La riaperture per i centri sportiviTra le attività consentite dal nuovo decreto ci sono quelle dei centrisportivi. Pertanto dal 15 maggio riaprono le piscine all'aperto nelle zonegialle, dal primo giugno le palestre. Già dal 26 aprile nelle zone gialle saràconsentita l'attività sportiva anche di squadra e di contatto come il calcettoe il basket.Come si legge all'articolo 7 "a decorrere dal 15 maggio 2021- si legge- in zonagialla sono consentite le attivita' di piscine all'aperto in conformità aiprotocolli e alle linee guida adottati dalla Conferenza delle Regioni e delleProvince autonome sulla base dei criteri definiti dal Comitatotecnico-scientifico". E ancora. "A decorrere dal 1° giugno 2021 in zona giallasono consentite le attivita' di palestre in conformità ai protocolli e allelinee guida adottati dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonomesulla base dei criteri definiti dal Comitato tecnico-scientifico". Infine. "Adecorrere dal 26 aprile 2021, in zona gialla, nel rispetto delle linee guidavigenti, è consentito lo svolgimento all'aperto di qualsiasi attività sportivaanche di squadra e di contatto. È comunque interdetto l'uso di spogliatoi senon diversamente stabilito dai provvedimenti di cui all'articolo 2 deldecreto-legge n. 19 del 2020".In sintesi nelle zone gialle sarà consentita la riapertura • dal 26 aprile del calcetto e altri sport da contatto; • dal 15 maggio delle piscine all'aperto • dal primo giugno delle palestre • Le nuove regole per gli spettacoli e per gli stadiRiaprono dal prossimo 26 aprile anche cinema e teatri ma al 50 per cento dellacapienza, fino a 1.000 spettatori all'aperto e 500 per gli spettacoli in luoghichiusi. Ovviamente solo in zona gialla. Alcuni eventi si potranno riservaresolo a chi abbia certificato verde. Dal primo giugno si potrà andare a eventisportivi con capienza degli stadi o palazzetti non superiore al 25% e non piùdi 1000 spettatori all'aperto e 500 al chiuso.Come si legge infatti "in zona gialla gli spettacoli aperti al pubblico in saleteatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e in altri localio spazi anche all'aperto sono svolti esclusivamente con posti a sederepreassegnati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanzainterpersonale di almeno un metro sia per gli spettatori che non sianoabitualmente conviventi, sia per il personale. La capienza consentita non puòessere superiore al 50 per cento di quella massima autorizzata e il numeromassimo di spettatori non può comunque essere superiore a 1.000 per glispettacoli all'aperto e a 500 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ognisingola sala". "Le attività devono svolgersi nel rispetto delle linee guida vigenti. Restanosospesi gli spettacoli aperti al pubblico quando non è possibile assicurare ilrispetto delle condizioni di cui al presente articolo", si legge ancora.In sintesi: • dal 26 aprile cinema e teatri al 50% e fino a 1.000 spettatori all'aperto e 500 al chiuso • dal 1 giugno allo stadio al 25% e non più di 1000 spettatori all'aperto e 500 al chiuso. • A luglio aprono terme e parchi di divertimentoDal primo luglio 2021 la bozza del nuovo decreto prevede la riapertura, sempree solo in zona gialla delle attività dei centri termali, dei parchi tematici edei parchi divertimento nel rispetto dei protocolli anti covid. Sempre dal 1° luglio 2021 in zona gialla saranno possibili anche fiere,convegni e congressi. • Ristoranti al chiuso dal 1 giugno ma solo a pranzoConfermato l'anticipazione del via libera dei ristoranti a pranzo e cena dal 26aprile in zona gialla "con consumo al tavolo esclusivamente all'aperto". Mentredal primo giugno potranno aprire ma solo a pranzo anche i locali che hannospazi al
chiuso.Dal 1° giugno nella zona gialla saranno consentite anche le attività deiservizi di ristorazione al chiuso, con consumo al tavolo, dalle 5 fino alle 18"o fino a un diverso orario stabilito con deliberazione del Consiglio deiministri". Si conferma il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. Pertanto: • dal 26 aprile 2021 in zona gialla ristoranti all'aperto aperti pranzo e cena (fino alle 22) • nessun limite di orario per i clienti dei ristoranti di alberghi e altre strutture ricettive • da 1 giugno in zona gialla ristoranti anche al chiuso dalle ore 5:00 e fino alle ore 18:00 • Le nuove regole per le scuoleConfermata anche la riapertura delle scuole sull'intero territorionazionale. Queste disposizioni "non possono essere derogate da provvedimentidei Presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano edei Sindaci". La deroga "è consentita solo in casi di eccezionale estraordinaria necessità dovuta alla presenza di focolai o al rischioestremamente elevato di diffusione del virus SARS-CoV-2 o di sue varianti nellapopolazione scolastica. I provvedimenti di deroga sono motivatamente adottatisentite le competenti autorità sanitarie e nel rispetto dei principi diadeguatezza e proporzionalità, anche con riferimento alla possibilità dilimitarne l'applicazione a specifiche aree del territorio".Pertanto "dal 26 aprile e fino alla conclusione dell'anno scolastico 2020-2021,è assicurato in presenza sull'intero territorio nazionale lo svolgimento deiservizi educativi per l'infanzia" e "dell'attività scolastica e didattica dellascuola dell'infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primogrado, nonché delle attività scolastiche e didattiche della scuola secondariadi secondo grado" almeno "per il 50 per cento della popolazione studentesca".In sintesi • in zona rossa scuole superiori aperte almeno al 50% • dal 26 aprile tutte le altre scuole in zona gialla e arancione la didattica in presenza deve essere garantita "ad almeno il 60% e fino al 100% della popolazione studentesca • sindaci e regioni possono intervenire solo in caso di emergenza