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Edizione del 07/02/2020
Estratto da pag. 1
Commissariato del governo l’abolizione divide Svp e Lega - Bolzano
Bolzano. Questa volta la Lega si smarca dalla Svp: voterà no alla abolizione del Commissariato del governo. Il tema è tornato ieri in consiglio provinciale, con votazione rinviata alla prossima...
Bolzano. Questa volta la Lega si smarca dalla Svp: voterà no alla abolizione del Commissariato del governo. Il tema è tornato ieri in consiglio provinciale, con votazione rinviata alla prossima sessione. La proposta arriva dai Freiheitlichen, ma la Svp ha già annunciato il «sì: è un suo cavallo di battaglia da molti anni, sull’esempio della Valle d’Aosta. Il documento di Ulli Mair verrà trasformato in «voto», la procedura che riguarda gli atti indirizzati al Parlamento. «La Svp è sempre stata a favore di questa abolizione», così il presidente Arno Kompatscher, «il passaggio delle competenze al Presidente della Provincia è necessario, se ne parlava anche nella Costituente, poi ci furono altri sviluppi. Ci sono molti luoghi dove avviene il confronto tra Stato e Regioni/Province, dalla Conferenza delle Regioni alla Conferenza Stato-Regioni. Ci sono poi la Commissione dei Dodici e quella dei Sei, dove è opportuno trattare il tema in oggetto. Si può quindi oltrepassare il ruolo del commissario, pur apprezzando e rispettando il dottor Vito Cusumano. Mozioni simili sono state approvate nel 2006 e nel 2014: abbiamo la stessa posizione di allora». Kompatscher anticipa che intende coinvolgere i trentini: «La decisione spetta al Parlamento, perché bisogna modificare lo Statuto. Se si vuole una modifica dello Statuto, bisogna creare le basi per farlo, e questo la giunta lo sta facendo da tempo: bisogna mirare alla piena Autonomia e fare in modo che non ci possano essere modifiche unilaterali allo Statuto». Sì annunciato anche da parte della Stf. La Lega si smarcherà dagli alleati. «Voteremo contro, siamo per il mantenimento del ruolo del Commissariato del governo e delle prefetture», annuncia il vice presidente provinciale Giuliano Vettorato. Nei mesi scorsi, con Matteo Salvini ministro dell’Interno, le dichiarazioni favorevoli all’abolizione avevano provocato un incidente diplomatico tra leghisti provinciali e nazionali. Resta invece favorevole all’abolizione Carlo Vettori, l’ex capogruppo leghista (ora Alto Adige Autonomia) che porterà l’argomento nella Commissione dei 6 e dei 12, che si riunirà il 13 febbraio per la prima volta nella nuova composizione: «Ci vuole un ragionamento tecnico, neutrale e distaccato sul passaggio di competenze. Secondo me i pro sono maggiori dei contro». Contrario Alessandro Urzì (Alto Adige nel cuore): «L’Autonomia è conciliabile con la capacità di coordinare le politiche regionali con quelle nazionali esercitata dal Commissario del Governo, che nel quadro di estrema autonomia dell’Alto Adige assume anche uno specifico valore». Voterà «no» anche Sandro Repetto (Pd).