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Dir. Resp.
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Edizione del 16/04/2021
Estratto da pag. 1
E' in corso a Palazzo Chigi la cabina di regia sul Covid. Con il premier Mario Draghi sono riuniti i ministri Roberto Speranza, Maria Stella Gelmini, Giancarlo Giorgetti, Dario Franceschini, Stefano Patuanelli, Elena Bonetti. Con loro anche gli esperti Silvio Brusaferro dell'Iss e Franco Locatelli del Cts. Nell'incontro saranno esaminati i dati sul contagio, per assumere le decisioni sulle prossime riaperture.
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, alle ore 15.00 terrà una conferenza stampa presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio.
Come Conferenza delle Regioni "consapevolmente e volutamente non abbiamo messo date" nelle linee guida per le riaperture, "non cerchiamo lo scontro". La nostra proposta è "costruttiva" poi "il Governo farà le dovute scelte", ha detto in mattinata il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, a Radio Anch'io su Rai Radiouno. "Ma nella lettera di accompagnamento - ha aggiunto - abbiamo chiesto di favorire in via sperimentale le attività che si possono svolgere all'aperto", ciò "potrebbe permettere un anticipo di date e la prudenza necessaria in questo momento". Sulla mobilità tra Regioni, "nel processo di graduale riapertura, ovviamente dovremmo andare in quella direzione", ha detto ancora Fedriga. Parlando poi della campagna di vaccinazione nelle Regioni e di casi di persone renitenti, Fedriga ha osservato che "non possiamo colpevolizzare la Regione dicendo che non sta vaccinando, perché se la gente non vuole vaccinarsi è difficile costringerla a meno che il Governo non decida di fare una legge sull'obbligatorietà". Occorre, ha aggiunto, "fare una campagna vaccinale importante e spingerla di più a livello nazionale, ma se una Regione vaccina tutti coloro che lo chiedono non possiamo penalizzarla, perché non si possono inseguire le persone per strada per inoculare il vaccino". Le linee guida per le riaperture proposte dalla Conferenza delle Regioni "sono un po' più stringenti", rispetto a quelle dell'anno scorso, "in alcuni passaggi, soprattutto in considerazione della variante inglese", ha precisato il presidente del Friuli Venezia Giulia. Quelle proposte, ha ribadito, "sono le linee guida per quando il Governo deciderà di riaprire le diverse attività, ma la lettera di accompagnamento è la parte fondamentale: suggeriamo anche un passaggio transitorio, perché sono convinto, come ha detto il Presidente del Consiglio Mario Draghi, che serva gradualità" e questa gradualità "può partire dalle attività all'aperto".
Scuole superiori in presenza al 100% a maggio in zona gialla e arancione, parallelamente alla riapertura di altre attività nel Paese. E' questa l'ipotesi del Governo, in vista del prossimo decreto. Già attivati i tavoli prefettizi nelle varie città che stanno lavorando per organizzare il Trasporto pubblico locale nei vari territori.