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Edizione del 16/04/2021
Estratto da pag. 1
Pubblicato 16 Aprile 2021ZaiaLuca3VERONA, 16 apr. – "Dobbiamo esserne consapevoli. Sapere che levaccinazioni stabiliranno un nuovo ordine mondiale" ha dichiarato Luca Zaia."Piaccia o non piaccia, questa è la realtà: meglio cercare di attrezzarci" haprecisato Zaia in un'intervista al Corriere della Sera.Il governatore del Veneto fa appello all'esecutivo ma anche ai cittadini: "Soprattutto quando arriveremo alle riaperture, le responsabilità diventerannodi ciascuno di noi", afferma il governatore del Veneto, favorevole a prudentiriaperture: "Ma la guerra si vince soltanto se tutti comprendiamo la posta ingioco", avverte, prima di invitare il presidente del Consiglio Draghi aesplorare la possibilità di un mercato parallelo dei vaccini. "Se tra qualchemese, o anno, venissimo a sapere che qualche Paese i vaccini se li è procuratiautonomamente, sarebbe la certificazione di essere stati, a esser buoni,distratti. Credo che abbiamo l'obbligo di chiarire se questo mercato paralleloesista o ci sia un mondo di millantatori. Dobbiamo capirlo"."Se questa è una guerra, e lo è, i vaccini sono le munizioni.Però dall'Unioneeuropea noi abbiamo avuto solo zavorre, vincoli che ci stanno trascinando negliabissi. Da noi ci sono imprenditori che sarebbero pronti a cogliere una ripresache già esiste", sottolinea Zaia, ricordando che "molto è cambiato rispetto almarzo 2020: le terapie intensive sono raddoppiate, esistono protocolli di curache prima non c'erano, dispositivi di protezione che non avevamo, unadiagnostica e conoscenze di cui non disponevamo".E poi, insiste Zaa, "ci sono gli anticorpi monoclonali, oltre che levaccinazioni. E dunque, è umano e logico prevedere una nuova forma diconvivenza con il virus". Come? "Per esempio, l'assembramento è un rischio, maprobabilmente non lo è nei locali che hanno i dehors o gli spazi all'aperto.Però, quello che è indispensabile è la collaborazione di tutti: mascherina, nonassembramentoeigiene delle mani, insieme valgono quanto un lockdown. Ovvero, sipassa a una responsabilità collettivaauna responsabilità soggettiva in capo adognuno di noi", conclude.(askanews)