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Dir. Resp.
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Edizione del 13/04/2021
Estratto da pag. 1
ROMA Altro che privilegi, i sindaci delle isole del Mezzogiorno vogliono diventare Covid free al più presto e lamentano di essere penalizzati dalla campagna vaccinale nazionale. I primi cittadini dell'arcipelago campano, delle Eolie e delle Egadi sono sulle barricate e accusano il governo.Il primo a stoppare il progetto è stato il governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. «Mi auguro che il ministro del Turismo rigetti immediatamente la proposta di isole Covid free. Non possono esserci località turistiche privilegiate a discapito di altre», ha detto l’ex leader della Conferenza delle Regioni. «Piuttosto l'esecutivo si dia da fare perché arrivino più dosi possibili per vaccinare nel più breve tempo possibile e lavori per il passaporto vaccinale, con regole uguali per tutti a livello europeo», ha aggiunto in un post su Facebook. Era stato proprio l’esponente leghista, Massimo Garavaglia, nell’intervista di ieri a La Stampa a voler seguire l’esempio della Grecia: «Se gli altri lo faranno e noi no, lo svantaggio diventerà enorme», aveva sottolineato il ministro.Tra le associazioni di categoria degli albergatori le posizioni variano in base al territorio di appartenenza. Ermanno Mennella, numero uno di Federalberghi isole minori, è favorevole all’iniziativa e ha sottolineato che «se una squadra di medici arriva a Capraia o alle Tremiti dove abitano 400 persone, tanto vale somministrare le dosi a tutti piuttosto che solo agli anziani». Il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha annunciato di voler immunizzare Capri, Procida e Ischia subito dopo aver concluso la vaccinazione degli anziani, strategia che il primo cittadino ischitano, Enzo Ferrandino, approva. «Abbiamo due hub pronti e già attivi - ha spiegato - in quattro settimane si potrebbe vaccinare l'isola. Dispiace e rattrista dover rilevare ancora una volta che non si tiene conto della fragilità sanitaria dei nostri Comuni».Ferrandino ha ricordato come Ischia sia la terza isola per popolazione dopo Sicilia e Sardegna, «con 70 mila cittadini, un ospedale da 65 posti letto e un reparto Covid con sole 15 disponibilità. Abbiamo vissuto un inverno difficile, spesso i nostri concittadini che avevano bisogno di cure urgenti in rianimazione non potevano essere curati e sono stati trasportati sulla terraferma con elicotteri o motovedette».Si vive di turismo e «se ritardiamo la vaccinazione della popolazione per noi significa perdere un’altra stagione». Concetti ripetuti dagli amministratori delle isole siciliane. Francesco Forgione, sindaco di Favignana, ha attaccato: «Bonaccini non conosce la nostra situazione perché vive nella ricca Bologna».Marco Giorgianni, primo cittadino di Lipari che amministra anche Stromboli, Panarea, Alicudi, Filicudi e Vulcano ha osservato che rendere le isole minori Covid free «non ha nulla ha a che vedere con aspetti economici. Non vogliamo fare i furbetti, ma pretendiamo di essere protetti: se ci ammaliamo non possiamo chiamare l’ambulanza». —