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Dir. Resp.
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Edizione del 12/04/2021
Estratto da pag. 1
- Fai-Cisl, continua la mobilitazione dopo il no ai ristori -
“La mobilitazione svolta sabato, con presìdi davanti alle Prefetture di tuttaItalia, ha riscontrato grande condivisione e partecipazione nel pieno rispettodelle limitazioni imposte a causa delle misure anti-Covid. Ringraziamo ipartecipanti e tutti coloro che stanno esprimendo solidarietà alle nostreiniziative, rendendoci ancora più convinti di stare dalla parte della ragione,che è la parte delle tante lavoratrici e dei tanti lavoratori che chiedonodignità e maggiore equità. Governo e Parlamento non possono più minimizzarel’esasperazione di un milione di operai agricoli che, dopo aver perso milionidi giornate di lavoro, si sono visti esclusi da qualsiasi tipo di ristoro eintegrazione al reddito”. Lo affermano i segretari generali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, OnofrioRota, Giovanni Mininni e Stefano Mantegazza, commentando la giornata dimobilitazione svolta sabato in tutta Italia a seguito della primamanifestazione di Roma del 31 marzo.“Ringraziamo il Ministro Patuanelli per aver risposto alla mobilitazionegarantendo sia disponibilità al dialogo che l’impegno, anche da parte delMinistro del Lavoro Orlando, per un tavolo di discussione sugli ammortizzatorisociali – aggiungono i sindacalisti – ma deve essere chiaro che adesso ciaspettiamo fatti concreti sulle priorità che da tempo continuiamo asegnalare”. “La mobilitazione dunque prosegue - concludono i sindacati - Le lavoratrici e ilavoratori agricoli sciopereranno in tutta Italia venerdì 30 aprile perprotestare contro le iniquità contenute nel Decreto Sostegni, ma anche contro imancati rinnovi dei contratti provinciali, la mancanza della Naspi per idipendenti delle cooperative e dei loro consorzi, l’assenza di una cassaintegrazione stabile per i lavoratori della pesca, di una clausola dicondizionalità sociale nella Politica agricola comune (Pac), di tutele per ilavoratori agricoli nelle zone colpite da calamità naturali. E al loro fianco,ci saranno anche gli operai idraulico forestali, privati del contrattonazionale dal 2012 e dunque in agitazione già da mercoledì 14 aprile conpresìdi sotto la sede della Conferenza delle Regioni e delle provinceautonome”. Fonte: Ufficio stampa Fai Cisl