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Edizione del 05/02/2020
Estratto da pag. 1
Automotive: verso una nuova politica industriale
Marta Bonucci | 05 Febbraio 2020 | Novità | submit to redditTavolo automotiveProseguono le riunioni dei tre gruppi di lavoro per governarela transizione del settore automotive italiano verso l’elettrico. Confindustriaè pronta e sul tavolo mette un piano da 2 miliardi per ricerca e sviluppo subatterie, idrogeno e guida autonoma.> Smart City e logistica: MISE punta su partnership pubblico-privatoMisure per il sostegno alla domanda di mezzi di trasporto, offerta del settoreautomotive e reti infrastrutturali: sono questi i temi dei tre gruppi dilavoro istituiti nell’ambito del tavolo automotive a ottobre, nato dallanecessità di concordare un metodo di lavoro per individuare gli strumenti piùfunzionali a sostenere il processo di transizione del settore automotive. Un settore che rappresenta un asset industriale strategico per il nostrosistema Paese e che si avvia verso una transizione decisiva, il passaggioall’elettrico, che necessita di una nuova politica industriale che punti avalorizzare sia il know how aziendale e le competenze dei lavoratori.Confindustria ha già un piano per l'automotiveL'istituzione del tavolo e dei gruppi di lavoro è stata anche frutto dellepressioni di Confindustria, che ha redatto al suo interno un documento chemette insieme le istanze di tutte le componenti imprenditoriali tentando diindividuare le policy e gli investimenti necessari.E proprio sotto il profilo degli investimenti, secondo viale dell’Astronomia,sarebbe necessario mobilitare circa 1,8 miliardi in otto anni per la ricerca esviluppo su batterie, idrogeno e guida autonoma. Si tratta della quota Italia allo Strategic Forum for Important Projects ofCommon European Interest (IPCEI), il partenariato pubblico-privato di ricerca esviluppo in ambito industriale focalizzato su un ristretto ventaglio di ambitid’intervento, tra cui i vicoli connessi verdi e autonomi, l’industria a basseemissioni ed i sistemi ad idrogeno.E se gli investimenti intendono rafforzare l’offerta, per agire sul frontedella domanda Confindustria propone un sistema di incentivi da 900 milioni dieuro per l’acquisto di auto ecologiche, super-ammortamenti per le flotteaziendali e detrazioni per l’installazione di ricariche elettriche private.Una terza proposta riguarda le infrastrutture dei combustibili alternativi erichiede pianificazione, semplificazioni procedurali e agevolazioni tariffarie.Tavolo sul sostegno alla domanda di mezzi di trasportoObiettivo del primo tavolo - riunitosi al MISE il 4 febbraio - è sostenere ilprocesso di transizione in atto nel settore che si sta orientando su nuovistandard tecnologici energetici e di mobilità sostenibile. All'incontro hannopartecipato i rappresentanti di associazioni, aziende, sindacati, dellaConferenza delle Regioni, nonché dell’università e della ricerca.In apertura, il Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli hasottolineato come “l’automotive sia uno dei settori strategici per il Paese incui la transizione può costituire una grande opportunità di sviluppo seaccompagnata da misure incentivanti, in grado di supportare i cambiamenti inatto. Per questo motivo abbiamo preso l’impegno come Governo di accompagnare latransizione energetica e produttiva del settore, partendo dall’analisi degliincentivi alla domanda, per proseguire con quella relativa sia alla produzionesia alla rete infrastrutturale a servizio del mercato. In vista dellapredisposizione della prossima legge di bilancio, è pertanto necessariodefinire un percorso condiviso”.Nell’incontro sono stati poi illustrati gli obiettivi al 2030 relativi allamobilità prefissati dall’Italia nel Piano nazionale energia e clima (PNIEC), inparticolare sui consumi energetici e sulle emissioni nei trasporti, cui sonoseguite le proposte avanzate dai soggetti coinvolti nel gruppo di lavoro.Il confronto consentirà di definire le misure e le risorse da destinare asupporto della domanda di mobilità tenendo conto dei cambiamenti tecnologici edeconomici in atto nella filiera dell’automotive. Sono stati quindi analizzatigli effetti che gli interventi tecnologici, normativi e
fiscali avranno anchein ambito culturale, sociale, formativo ed occupazionale.I risultati dell’incontro odierno confluiranno in un documento finale, insiemea quelli dei prossimi gruppi di lavoro sull’offerta e sulle retiinfrastrutturali, già programmati per il 18 febbraio e il 4 marzo. • Mobilita' sostenibile