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Dir. Resp.
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Edizione del 30/03/2021
Estratto da pag. 1
- - Piano vaccinale: luned? 29 marzo il vertice Governo-Regioni
[645402_Cfa] 2' di lettura 29/03/2021 - Nuovo incontro tra Governo e Regioninel pomeriggio di lunedì 29 marzo: al centro del vertice (a cui parteciperàanche il presidente del Consiglio Mario Draghi), il nuovo piano vaccinale.Lo ha annunciato il ministro per le Regioni, Mariastella Gelmini, intervenendoalla trasmissione domenicale "Che tempo che fa" su Rai3. Al summit parteciperanno oltre alla Gelmini, anche Fabrizio Curcio, capo della ProtezioneCivile, e il commissario per l'emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo."Vogliamo dare una cornice uguale per tutte le Regioni. Un governo di unitànazionale ha senso se crea unità non solo a Roma ma anche sui territori", hacommentato la Gelmini, evidenziando come "norma di buon senso" l'ormai prossimoobbligo di vaccinazione per tutti gli operatori sanitari: "è un richiamo adattuare la Costituzione alle condizione date. Il piano vaccinale originario,del precedente governo, non è una polemica ma un dato di fatto, non chiarivaquali fossero i servizi essenziali e c'erano delle lacune per cui le Regionisono andate in ordine sparso. Ci siamo assunti la responsabilità di decidere. Èprioritario il massimo della trasparenza, senza 'furbetti'".La pandemia rischia di creare dissidi fra Stato e Regioni. Il clima tensivo fraEsecutivo e i presidenti regionali (e fra gli stessi presidenti), è a livellinotevoli, al punto che, il premier Mario Draghi ha deciso di partecipare inprima persona all’incontro con le Regioni.Alla riunione pomeridiana, ha anticipato il presidente dell'Emilia Romagna edella Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini: "diremo che c'è bisogno distringere i bulloni alla macchina avviata per le vaccinazioni. Entro il 3aprile arriveranno circa 4 milioni di dosi. Se sarà così possiamo fare tanto ebene. L’Italia non è indietro rispetto a Francia e Germania. Le macchineorganizzative che le Regioni hanno messo in piedi potrebbero fin da subitoraddoppiare le somministrazioni. Sono mancate le fiale non l’organizzazione.Vanno stretti i bulloni".Il presidente Bonaccini ha ribadito l'unità d'intenti con il governo per lariapertura delle scuole dopo Pasqua ma boccia eventuali 'fughe in avanti' dichi vorrebbe aperture più ampie: "E' giusto che dopo Pasqua fino alla primamedia si possa tornare a scuola. Le Regioni non possono allargare le maglie, edè giusto, possono solo restringerle in alcuni casi. Le decisioni le abbiamoprese sempre all'unanimità".*