milanopost.info
Dir. Resp.
Tiratura: n.d. - Diffusione: n.d. - Lettori: 343
Edizione del 30/03/2021
Estratto da pag. 1
Draghi sì al dialogo con le Regioni, `Diamo speranza al Paese`
Programmare nuove aperture per ridare da subito speranza al Paese. Il Governoapre al dialogo con il centrodestra, a cui si aggiunge la maggioranza delleRegioni, le quali chiedono di “dare un segnale al Paese” sulla ripartenza delleattività.Programmare nuove aperture per ridare da subito speranza al Paese. Il Governoapre al dialogo con il centrodestra, a cui si aggiunge la maggioranza delleRegioni, le quali chiedono di “dare un segnale al Paese” sulla ripartenza delleattività.In vista del decreto legge che conterrà le misure in vigore dopo Pasqua, aprevalere è la linea del dialogo.“Ora va usata prudenza, sono i numeri dei decessi – ha detto il ministro dellaSalute, Roberto Speranza, intervenendo all’incontro con le Regioni -, delcontagio e delle terapie intensive a imporci attenzione. Con 3.721 posti lettoin terapia intensiva occupati non possiamo fare un passo troppo lungo. Leprossime settimane saranno decisive per le vaccinazioni e potremo cosìprogrammare l’estate e la graduale uscita dalle restrizioni sulla base delleevidenze scientifiche e dei dati del monitoraggio che sono e restano la nostrabussola”.Nell’Esecutivo però è sempre più forte la spinta per introdurre “un automatismocon aperture mirate” dalla seconda metà di aprile, come chiede anche ilministro per le Autonomie, Maria Stella Gelmini. A rassicurare le Regioni, dopoil vertice sui vaccini con i Governatori, è innanzitutto il premier MarioDraghi, che è favorevole a ‘un tagliando del decreto’: “occorre ridare speranzaal Paese, pensando a programmare e alle riaperture – dice -. Bisogna cominciaread aver di nuovo il ‘gusto del futuro’. Bisogna uscire da questa situazione diinattività”.I governatori della Lega hanno spinto per “riaperture ragionevoli” insistendoperché nel prossimo decreto siano previste clausole per ripristinare le zonegialle dove i numeri dei contagi Covid lo consentano. Chiesto inoltre di“rivalutare i criteri per individuare l’andamento del contagio” e si auspicano“indicazioni scientifiche sul rischio che comporterebbero alcune riaperturecome quelle di teatri o ristoranti”. Altra richiesta al governo è “diincrementare il personale sanitario per fare i vaccini, considerate le promessenon mantenute dal precedente governo”.C’è il comune impegno ad assicurare non solo la sicurezza e la salute ma anchela ripresa dell’attività economica, ha detto il premier Draghi nell’incontrocon le Regioni. ‘Soltanto attraverso un sincero rapporto di collaborazione traStato Regioni si riuscirà a vincere questa battaglia’.Il presidente del Consiglio ha rinnovato “l’invito a iniziare a guardare alfuturo con ottimismo”, sottolineando come “la campagna vaccinale stia andandomigliorando continuamente e rapidamente”. Gli obiettivi prefissati per aprile emaggio, in riferimento alle forniture di vaccini e al numero dellevaccinazioni, pari al mezzo milione di vaccinati al giorno, non sembrano – haosservato il premier – più così lontani.“Per quanto riguarda le forniture dei vaccini per i prossimi mesi laCommissione ha assicurato che le dosi dovrebbero essere più che sufficienti perraggiungere l’immunità per il mese di luglio in tutta l’Europa”, ha dettoancora il presidente del Consiglio.‘Occorre uscire da questa situazione di inattività. Sono certo che, tuttiinsieme , raggiungeremo qualunque obiettivo. Questa è la mia certezza, non èuna speranza né un pronostico”, ha aggiunto Draghi.Lo Stato farà di tutto per rispondere alle esigenze delle Regioni, anche conriferimento al tema delle carenze di personale, ha detto, si apprende, ilpremier. “Questo è l’atteggiamento del governo: aiutarvi a raggiungere gliobiettivi che sono di tutti noi”, ha affermato.Da parte delle Regioni c’è la volontà di “un proficuo dialogo istituzionaleaffinché si lavori come un sol uomo in questa campagna vaccinale”, ha spiegatoil presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini. Un incontro chesi è svolto in un “clima costruttivo” e nel quale è stata garantita la “massimacollaborazione per velocizzare la campagna vaccinale”.Intanto una  riunione del Consiglio dei ministri è convocata p
er mercoledì alle17.30. Nella convocazione non compare ancora l’ordine del giorno. E’ atteso ilvia libera al nuovo decreto legge Covid. Un decreto, che riporterà in classe inzona rossa gli studenti fino alla prima media, che dovrebbe confermare nellearee arancioni la presenza fino alla terza media e la didattica a distanza al50% per le superiori, spiegano fonti di governo. Si va verso la conferma anchedelle altre misure disposte con il precedente decreto, come la chiusura diparrucchieri, barbieri e centro estetici in zona rossa.“Il testo del prossimo decreto Covid non è ancora pronto. Ma stiamo dicendo atutti la stessa cosa: occorre dare ai cittadini una prospettiva di speranza – così il Ministro per le Autonomie, Maria Stella Gelmini –. Allo stesso tempoquesto non è il momento per dire ‘riapriamo tutto’. Fino al 15-20 aprile civorrà ancora molta attenzione, ma poi se i numeri migliorano all’interno del dlservirebbe un automatismo per prevedere aperture mirate senza il bisogno diapprovare un nuovo provvedimento”.  (ANSA)AvatarMilano PostMilano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , consede in via Giambellino, 60-20147 Milano.C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845