dagospia.com
Dir. Resp.
Tiratura: n.d. - Diffusione: n.d. - Lettori: 57250
Edizione del 26/03/2021
Estratto da pag. 1
`ora bisogna riaprire`
• [home-dago] • Media e tv • Politica • Business • Cafonal • Cronache • Sport • Viaggi • Salute • [envelope-d][matteo-sal]26 mar 2021 08:50"ORA BISOGNA RIAPRIRE" - LEGA E FORZA ITALIA AFFILANO LE ARMI IN VISTA DELLACABINA DI REGIA SULLE NUOVE REGOLE PER LA PANDEMIA: ABROGARE IL PARAMETRO DEI250 MILA CASI SETTIMANALI OGNI 100 MILA ABITANTI, CHE HA FATTO ANDARE INLOCKDOWN PIÙ DI MEZZO PAESE - I RIGORISTI VOGLIONO PROROGARE FINO AL 1° MAGGIOLE MISURE CHE VOGLIONO L’ITALIA IN ROSSO O ARANCIONE - GLI APERTURISTI CHIEDONOIL RITORNO ALLE FASCE, CHE PREVEDONO ANCHE LA ZONA GIALLA E BIANCA-Condividi questo articolo • Condividi su Facebook • Condividi su Twitter • Condividi su Google+ • Invia in emailsilvio berlusconi con matteo salvini silvio berlusconi con matteo salviniPaolo Russo per “la Stampa” L' appuntamento è per oggi pomeriggio, quando nella cabina di regia compostadai capi delegazione della maggioranza si affronteranno i due schieramenti: l'ala rigorista «giallorossa», capitanata da Franceschini, Speranza e Patuanelli,e quella aperturista del centrodestra, dove le spinte verso un mezzo liberitutti sono stemperate dalla posizione più prudente della Gelmini. I contattiinformali di questi giorni hanno evidenziato che una frattura dentro il governoc' è. RISTORANTI CHIUSI LOCKDOWN 6 RISTORANTI CHIUSI LOCKDOWN 6Il partito rigorista va ripetendo da giorni che l' incidenza dei contagicontinua a essere alta, come anche la pressione sugli ospedali, per concludereche in queste condizioni l' unica soluzione è prorogare fino al 1° maggio lemisure oggi in vigore, che dipingono l' Italia solo di arancione e rosso. Anchese, dopo l' impegno assunto da Draghi in Parlamento, sulla riapertura di scuolematerne ed elementari non ci piove. Il partito degli aperturisti chiede invece il ritorno all' Italia tricolore,ripristinando anche le misure più blande della fascia gialla. O le riaperturetotali di quella bianca, se qualche regione tornasse ad avere i numeri perentrarvi. Il programma prevede anche l' apertura di cinema, teatri e museinelle aree gialle, ma Forza Italia e il Carroccio puntano soprattutto albersaglio grosso: abrogare il parametro dei 250 mila casi settimanali ogni 100mila abitanti, che ha fatto andare in lockdown più di mezza Italia. RISTORANTI CHIUSI LOCKDOWN RISTORANTI CHIUSI LOCKDOWNIntanto il monitoraggio di oggi promuoverà dal rosso all' arancione il Lazio apartire da lunedì prossimo per cinque giorni, perché da sabato a Pasquettatutta l' Italia va in lockdown. Dove entra forse già da domani la Valle d'Aosta. Piemonte, Lombardia, Trentino, Friuli, Emilia-Romagna, Marche e Pugliaresteranno rosse fino al 12 aprile, perché hanno ancora un' incidenza di casi eun Rt molto alti e per essere promossi occorre avere per due settimane numerida arancione. Condizione nella quale si troverà la Campania con il monitoraggio del Venerdìsanto, che ne consacrerà il passaggio alla fascia arancione a partire dal 7aprile. In bilico è il Veneto. Secondo i primi calcoli, il suo Rt a 1,22 è daarancione, ma l' incidenza dei contagi sarebbe a quota 254, che condanna dipochissimo al lockdown. Uno scarto minimo che spetterà oggi agli esperti dellacabina tecnica di regia vagliare prima di licenziare il consueto monitoraggiosettimanale.BERLUSCONI MELONI SALVINI BERLUSCONI MELONI SALVINI La via maestra per le riaperture resta comunque quella dei vaccini. Ieri allaConferenza Stato-Regioni nessun governatore si è opposto al «Piano Figliuolo»che punta a disseminare tutto lo Stivale di centri vaccinali aperti 12 ore algiorno e organizzati per fare una puntura ogni 10 minuti. Così come non hatrovato ostacoli la nuova proposta di riparto delle dosi tra le regioni, chenon tiene più conto delle categorie imbosca-furbetti suddividendo la dote inbase alla formula «una testa, un vaccino». francesco paolo figliuolo fabrizio curcio 2 francesco paolo figliuolo fabriziocurcio 2Alla richiesta di un parere sulla conferma del direttore generale dell' AifaNicola Magrini, i governatori hanno risposto con una più fredda «presa d'atto», contestando al n
umero uno dell' Agenzia soprattutto la gestione troppoondivaga del vaccino AstraZeneca, prima sconsigliato agli over 55 poi agliultrasessantacinquenni e infine ritenuto idoneo per tutti. Un balletto cheavrebbe costretto più volte le regioni a scombinare i piani disomministrazione, rallentando la campagna. Mal di pancia che hanno spinto igovernatori a chiedere e ottenere per lunedì un confronto con il governo,secondo alcuni di loro reo di giocare allo scaricabarile sui criteri dipriorità delle somministrazioni. andrea orlando giancarlo giorgetti andrea orlando giancarlo giorgettiIl 6 aprile sul tavolo della Conferenza delle regioni planerà invece ilprotocollo per la vaccinazione in sicurezza nei luoghi di lavoro, al quale siapplicheranno in tandem il ministro del Lavoro Andrea Orlando e le partisociali, che proprio ieri si sono confrontati sulla questione. Con sindacati eimprese concordi nel chiedere un piano unico nazionale per evitare la solitababele regionale. «Siamo nelle condizioni per costruire nei prossimi giorni unarete che sia disponibile per quando avremo i vaccini», ha detto Orlando.Lasciando così capire che la vaccinazione nei luoghi di lavoro non potràpartire prima di maggio.