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Dir. Resp.
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Edizione del 24/03/2021
Estratto da pag. 1
Raggi contro Zingaretti: Mi ha definito `minaccia` per Roma. Parole che colpiscono e feriscono
"Le parole hanno un peso. Le parole sono pietre. Le parole colpiscono, feriscono, fanno male
"Se lei riguarda le agenzie di stampa, io sono stato il primo a dire che consideravo la ricandidatura di Virginia Raggi una minaccia per Roma. E lo dico ancora oggi", ha dichiarato ieri Nicola Zingaretti in un'intervista rilasciata a DiMartedì su La7. E oggi la sindaca di Roma ha risposto con un durissimo post pubblicato su Faceboook: "Le parole hanno un peso. Le parole sono pietre. Le parole colpiscono, feriscono, fanno male. Le parole hanno delle conseguenze nella vita delle persone. Le parole non sono chiacchiere".

Secondo Zingaretti, ha dichiarato ancora la prima cittadina, "la ‘minaccia' per Roma non è rappresentata dalla malavita o magari, in senso lato, dalla difficoltà di trovare un lavoro per i cittadini. No, per Zingaretti la “minaccia” per Roma è rappresentata da una giovane donna finita sotto scorta per aver dichiarato guerra alla criminalità organizzata. Politicamente si possono avere opinioni diverse ma non è lecito provare ad emarginare una persona che – al di là delle opinioni politiche – è realmente ‘minacciata' dalla criminalità. La ‘minaccia' è quella dei Casamonica di voler mettere una bomba sotto l’automobile di Virginia Raggi".

Le dichiarazioni di Zingaretti e la risposta durissima di Raggi allontanano ancora di più le speranze di alleanza tra Movimento 5 Stelle e Partito democratico in vista delle elezioni amministrative di settembre. Il Pd ha sempre fatto sapere di essere indisponibile a ogni tipo di alleanza con l'attuale sindaca di Roma. Viceversa, Raggi non ha nessuna intenzione di fare passi indietro. Se Enrico Letta, però, riuscisse a convincere il presidente della Regione Lazio a candidarsi, allora un appoggio dei 5 Stelle, senza Raggi, potrebbe non essere impossibile. Zingaretti ha infatti recentemente allargato la sua maggioranza in Regione anche ai ‘grillini' che, con il governatore in campo, potrebbero chiedere un passo indietro di Raggi o comunque decidere di non sostenere la sua ricandidatura. Anche se Beppe Grillo non più di una settimana fa ha condiviso sul suo blog un altro duro post di Raggi destinato a Zingaretti.