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Edizione del 23/03/2021
Estratto da pag. 1
Il sindaco di Pisa lancia la Toscana che vola - Cronaca
"Il Pd e Letta si svegliano tardi: ora le risorse". Conti: "Il neo segretario dem dice quello che noi proponiamo da anni". Giani e Nardella: "Vespucci e Galilei complementari"
«Ci ho parlato» col neo segretario del Pd e «lui sinceramente crede molto nello sviluppo della Toscana nel suo complesso, quindi degli aeroporti di Firenze e di Pisa»: così il presidente della Toscana Eugenio Giani dopo le affermazioni di Enrico Letta nell’intervista al Tirreno nella quale rilancia l’idea di un treno veloce per collegare Firenze e Pisa. «Letta - ha aggiunto Giani - crede moltissimo, come toscano doc, che sia importantissimo costruire un treno che va da Firenze a Pisa; ma poi per andare in Europa e nel mondo l’aereo è un altro mezzo, e con l’aereo per andare negli Usa si va da Pisa, e per andare in Europa si va da Firenze; grazie a Letta avremo a Roma una voce più alta per supportare la complementarietà degli scali». Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha apprezzato «moltissimo la chiarezza di Letta perché l’integrazione tra Firenze e Pisa non solo è stata la base per creare la società unica ma è l’approccio corretto per investire sulle infrastrutture e collegare due città così importanti dove gli scali sono assolutamente complementari». Bufera politica come da copione: insorgono i politici fiorentini dell’opposizione. La Cisl è preoccupata per il Vespucci. I dem si allineano al segretario Letta. Nessuna parola da Enrico Rossi, l’ex presidente toscano che si era battuto fino all’ultimo giorno per il potenziamento di Peretola.

 

Firenze, 23 marzo 2021 -  Basta campanili, la crescita della Toscana infrastrutturale passa dall’asse Pisa-Firenze. Lo fa capire bene il sindaco di Pisa Michele Conti.  

Lei ha detto poco tempo fa alla Nazione che gli aeroporti di Firenze e Pisa dovevano crescere insieme. Lo ribadisce? "Lo ribadisco. Dopo aver fatto del Galilei e del Vespucci una società unica che altra soluzione ci potrebbe essere? Toscana Aeroporti ha fatto un piano di investimenti che riguarda entrambi gli scali: solo rafforzando entrambi possiamo davvero far fronte alla concorrenza. Mi faccia dire però una cosa da sindaco di Pisa: troppo spesso la politica regionale e fiorentina, tutta di matrice Pd, ha derubricato le nostre rivendicazioni come questioni di campanile. Non è così: ci sono cose di buon senso che vanno fatte non solo per Pisa, ma per lo sviluppo della Toscana intera".  

Che pensa della proposta di Letta sul collegamento veloce tra Pisa e Firenze via ferrovia? "Questa è una di quelle a cui facevo riferimento. Meglio tardi che mai. Mi fa piacere che il nuovo segretario Pd, finalmente e dopo che il suo partito ha detto tutto e il contrario di tutto, affermi quello che noi proponiamo da almeno tre anni. Un collegamento veloce da e verso Firenze non è utile solo a Pisa, ma a tutta la costa toscana. L’ho detto con forza al presidente Giani. Un treno che colleghi Pisa a Firenze in mezz’ora circa è funzionale non solo a collegare i due aeroporti permettendo ai toscani e ai turisti di considerarli davvero un unico sistema. In assenza di una linea costiera veloce è fondamentale anche per collegare la costa all’alta velocità che passa da Firenze".  

Progetto fattibile? Come? "E’ senza dubbio fattibile, basta passare da intenzioni alla ricerca di risorse. Peccato che Letta ci abbia pensato solo ora: se lo avesse fatto nel 2013, quando da presidente del Consiglio gestiva il bilancio dello Stato, forse a quest’ora il collegamento sarebbe già stato realtà. Secondo il nostro assessore Massimo Dringoli, docente universitario, occorrono dai 20 ai 30 milioni al chilometro per costruire la linea veloce. Pensando solo al tratto da Pisa a Empoli, quello che ha maggior bisogno di essere velocizzato, stiamo parlando di circa 40 km. Questa operazione ridurrebbe il tempo di percorrenza da Pisa a Firenze dagli attuali 49 minuti a poco più di 30. Ma avrebbe anche un altro enorme vantaggio: trasformarebbe l’attuale linea fino a Empoli in metropolitana di superficie".  

Già alcuni decenni fa il Galilei era collegtato con la stazione di S. Maria Novella. Ricorda? "Certo che lo ricordo, uno dei disastri più eclatanti delle istituzioni a guida Pd. Alla stazione si po
teva fare il check-in per volare da Pisa con il treno che portava i turisti alle partenze. La fermata ferroviaria dentro al Galilei è stata soppressa. Al suo posto è stato costruito il People mover dall’aeroporto alla stazione Pisa centrale, un’infrastruttura costosa nella realizzazione e nella gestione. Un danno per il turismo toscano, un costo per i cittadini pisani".

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