startmag.it
Dir. Resp.
Tiratura: n.d. - Diffusione: n.d. - Lettori: n.d.
Edizione del 22/03/2021
Estratto da pag. 1
Vi racconto la guerriglia di Letta agli ex renziani del Pd
Come si muove il neo segretario del Pd, Enrico Letta Il buon Paolo Mieli nell’editoriale sul Corriere della Sera, spalleggiando lacronaca di Alessandro Trocino sui cambiamenti in corso nel Pd, ha in qualchemodo attinto persino al libro della Genesi per scrivere che “in una solasettimana – tanto è trascorso da quando è stato eletto segretario – EnricoLetta è riuscito a fare cose che sembravano impossibili”. In una solasettimana, ripeto, compreso il settimo giorno riservatosi da Dio per riposarsie al tempo stesso contemplare ciò che aveva fatto.L’ultima “sfida” di Letta e quant’altro, sempre stando ai titoli dei giornali,è consistita nell’ordine al partito di calzare scarpe femminili, col tacco,presumo rigorosamente in rosso: il colore felicemente scelto in tutti imanifesti, locandine e bozzetti delle sacrosante campagne contro i troppiomicidi di donne. Cui il povero segretario nuovo del Pd ritiene di non avereabbastanza riparato, almeno rispetto al maschilismo incautamente praticato dalpredecessore, osservando la cosiddetta parità di genere nella nomina prima deidue vice segretari, e poi dell’intero ufficio di segreteria.No, tanto per non essere scambiato per un Orbàn qualsiasi, come lui stesso haspiegato in una intervista, Letta ha chiesto ai due capigruppo parlamentari delpartito, al Senato e alla Camera, di rinunciare alle loro cariche – dopo averetuttavia graziato il capo della delegazione piddina al Parlamento Europeo-  perlasciare eleggere due donne, appunto. O due femmine, come preferite. E pazienzase entrambi – Andrea Marcucci al Senato e Graziano Delrio alla Camera – sonoprovenienti dalla corrente renziana, pur non avendo seguito nel 2019 l’uscitadel senatore di Scandicci, ex segretario ed ex presidente del Consiglio, dal Pdin cui si sentiva troppo ristretto.Eppure egli aveva appena convinto il buon Nicola Zingaretti a rinunciare alpreventivo passaggio elettorale cui si era impegnato pubblicamente persostituire immediatamente la Lega al governo alleandosi col MoVimento 5 Stelle.E per giunta lasciando a Palazzo Chigi Giuseppe Conte, dopo avere reclamato“discontinuità” al primo accenno dell’operazione proposta da Renzi per impedireun ricorso anticipato alle urne destinato, secondo tutti i sondaggi disponibilisul mercato, a far vincere un centrodestra a ormai fortissima trazioneleghista, anzi salviniana: da Matteo Salvini, naturalmente, quello del Papete,del mojto e dei “pieni poteri” imprudentemente chiesti agli elettori per potergovernare spedito, alla sua maniera, fra tute più o meno militari, rosari,immaginette della Madonna e crocifissi appesi al collo, o baciucchiati suipalchi dei comizi.La femminizzazione completa del Pd almeno ai vertici dei gruppi parlamentari,prestatasi per la comune origine correntizia dei presidenti uscenti allalettura di una purga dipinta di rosa, come si legge in un titolo ironico ma nontroppo della Verità di Maurizio Belpietro, ha creato malumori, e non solosorpresa, fra i polli, chiamiamoli così, destinati alla mensa quasi pasquale,visto che siamo ormai prossimi alla fine della Quaresima. Delrio è stato il piùrapido ed esplicito a lamentare l’”autonomia” compromessa dal cambio dellaguardia, anzi delle guardie, chiesto dal segretario, anche se -a dire il vero-una certa autonomia dei gruppi parlamentari, intesa in senso largo, ècompromessa già da molti anni. Lo è, in particolare, da quando si va alleelezioni con le liste bloccate, per cui deputati e senatori sono nominati dalsegretario di turno dei rispettivi partiti, prima ancora che eletti. • Facebook • Twitter • LinkedIn • WhatsApp • Gmail • Facebook Messenger • TelegramISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTERIscriviti alla nostra mailing list per ricevere la nostra newsletter[ ][ ][Iscriviti Ora]Iscrizione avvenuta con successo, ti dovrebbe arrivare una email con la qualedevi confermare la tua iscrizione. Grazie, il tuo Team Start MagazineErroreRispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email aTerzi