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Edizione del 19/03/2021
Estratto da pag. 1
Pd, Oddati fuori dalla segreteria: De Luca cerca una sponda con Letta
Riunione del centrosinistra con i 5Stelle. Sarracino: no a 18 liste e documento comune. Bonavitacola: prima sottoscriviamo l’accordo
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Mezzogiorno, 19 marzo 2021 - 08:50

Pd, Oddati fuori dalla segreteria: De Luca cerca una sponda con Letta

Riunione del centrosinistra con i 5Stelle. Sarracino: no a 18 liste e documento comune. Bonavitacola: prima sottoscriviamo l’accordo

di Simona Brandolini

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Già l’elezione di Enrico Letta aveva tramortito più d’uno nelle stanze di Palazzo Santa Lucia. La composizione della nuova segreteria dem è il colpo di grazia. Vincenzo De Luca aveva stabilito un canale di comunicazione privilegiato con Nicola Zingaretti. Grazie soprattutto a Nicola Oddati che era coordinatore della segreteria nazionale del Pd. L’ex assessore napoletano, un passato bassoliniano e un presente deluchiano, era stato il regista degli incontri romani e poi l’artefice dell’incoronazione di De Luca, definito in campagna elettorale da Zingaretti «il salvatore della Campania». Teatro Verdi, Salerno, anno domini 2020. Ebbene con l’uscita di scena di Oddati, De Luca deve, ora, trovare un nuovo canale romano. E non sarà così facile. Viste anche le scelte di Enrico Letta. A presidiare il Nazareno c’è, infatti, Peppe Provenzano, ex ministro del Sud, vicedirettore Svimez, orlandiano ma con un cotè accademico (studi al Sant’Anna di Pisa come Letta), in una recente intervista a Propaganda ha detto senza mezzi termini: «C’è qualcosa di malato in questo partito, è nato vecchio. È un partito che a volte rischia di non sembrare né carne né pesce, condannato a stare al governo». Tornando al rapporto tra i due, non sono certo idilliaci. De Luca e Provenzano ministro si sono affrontati in singolar tenzone ben più d’una volta su fondi europei e ripartizione delle risorse del Recovery fund. Ma non è finita qui. Un altro affronto è stata la scelta di un altro ex ministro, Francesco Boccia, che sarà responsabile degli Enti locali. Tra Boccia e De Luca in Conferenza Stato-Regioni sono volati letteralmente gli stracci. Insomma non proprio un amico. Saranno Provenzano e Boccia a occuparsi del nodo amministrative. E se De Luca da questo nuovo assetto ne esce indebolito, chi, invece, è molto rafforzato è invece Marco Sarracino che guida il partito a Napoli ed è legato a doppia mandata con Provenzano, suo mentore ancor di più di Andrea Orlando. Sarà lui, non proprio un deluchiano, a fare da tramite con Enrico Letta. Insomma garantirà a De Luca una telefonata e la tregua. Già oggi ha un appuntamento telefonico con «Peppe», cioé il vicesegretario nuovo di pacca.



Deluchiani a vele basseCi sono poi due indizi (quelli che nei gialli fanno solitamente una prova) per cui, almeno per ora (solo per ora), i deluchiani stanno navigando a vele basse. Il primo: ieri s’era sparsa la voce che Piero De Luca stesse lavorando a un documento da presentare alla riunione del tavolo allargato del centrosinistra in cui si sanciva l’accordo con i 5Stelle a patto che si facesse anche a Caserta e Salerno. Documento poi scomparso dai radar in primis perché al tavolo napoletano si discute di Napoli, non della regione. E poi per una questione di opportunità. Il secondo riguarda proprio la riunione convocata da Sarracino con le 18 liste che siedono al tavolo del centrosinistra. Aprendo la riunione online, il segretario ha chiarito che serve «partire da un documento politico e programmatico per definire i punti di questo perimetro e prevedendo anche ulteriore allargamento alle forze di sinistra radicale o moderate, perché è giusto che ci si allarghi», ma che serve «un accorpamento della nostra proposta politica, perché non possiamo presentarci con un numero infinite di liste. Il Pd è anche pronto ad ospitare soggetti di altri movimenti in lista, ma stasera conto 18 sigle, è evidente che non possiamo andare sulla scheda con 18 sigle». Messaggio chiaro.

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Bonavitacola: «Definire il perimetro politico della coalizione»E la risposta, meno bellicosa del solito, di Fulvio Bonavitacola è stata: «Dobbiamo prima di tutto definire i
l perimetro politico di questa coalizione preparando un documento da sottoporre alla sottoscrizione delle forze sui tratti identitari della coalizione, poi lavoriamo insieme sul programma e sul candidato sindaco, ma partiamo dalla chiarezza della coalizione, facciamo un passo avanti». Partendo dai 10 progetti per Napoli della Regione. Che sono già pezzi di programma che sottolinea Bonavitacola «andranno sottoposti e condivisi con il candidato sindaco», che deve tranciare di netto con il recente passato demagistrisiano. Dunque, par di capire, stop alle fughe in avanti, alle accelerazioni e percorso comune. Purché si definisca al più presto il quadro e si sottoscriva un accordo. Sarà Sarracino a redigere il documento entro il weekend che sarà portato in direzione provinciale lunedì e poi sottoposto a tutti gli alleati. Quanto al candidato del centrosinistra a 5Stelle Sarracino ribadisce: «Deve essere una personalità che oltre a predicare, sappia praticare la collaborazione istituzionale perché la città è isolata rispetto ad altre istituzioni». Tradotto: serve ancora un po’ di tempo.

19 marzo 2021 | 08:50

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