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Edizione del 17/03/2021
Estratto da pag. 1
Il nuovo nemico ora è la sfiducia. Bonaccini: «Fidatevi della scienza»
Con lo stop di AstraZeneca, in un giorno 4000 vaccinazioni in meno. Ma le persone continuano a prenotarsi
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«Non possiamo permetterci ritardi». Il presidente Stefano Bonaccini morde il freno. Lo stop di AstraZeneca proprio non ci voleva. La Regione ha comunque deciso che chi ha tra i 75 e i 79 anni può continuare a prenotarsi. E le somministrazioni continuano, anche se ieri la flessione era evidente: quasi 11.000, contro una media di 15.000 negli ultimi giorni. La bella notizia è che ci sono già più di 200 mila emilia-romagnoli che hanno ricevuto entrambe le dosi e quindi sono immunizzati contro il Covid-19.

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In visita all’hub«Questi stop aumentano il rischio di sfiducia nella vaccinazione, in questo caso di AstraZeneca», dichiara Bonaccini che ieri ha visitato l’hub vaccinale di San Pietro in Casale, invitando le persone a «fidarsi della scienza». Il presidente dell’Emilia-Romagna e della conferenza delle Regioni invita però anche le agenzie del farmaco, Ema ed Aifa, a dare un «messaggio definitivo e chiaro» sul vaccino sviluppato a Oxford, «proprio per fugare i dubbi e per evitare che ci siano preoccupazioni, peraltro legittime». In ogni caso, assicura Bonaccini, «noi non fermiamo le prenotazioni, perché con AstraZeneca o meno le persone verranno vaccinate». La speranza è che «si riparta immediatamente, altrimenti Astrazeneca dovrà essere sostituito da altri vaccini». «Ci auguriamo — insiste — che al più presto, nelle prossime ore, Ema dica una parola definitiva su questa questione e che siano parole definitive e rassicuranti. Credo che chiunque abbia voglia di uscire il prima possibile da questa pandemia si augura che ci siano più vaccini possibili a disposizione e che siano sicuri. In ogni caso senza vaccino non usciremmo da una pandemia che ha già fatto troppi morti». Per Bonaccini, al tempo stesso, i cittadini «hanno bisogno di chiarezza e certezze, la campagna vaccinale non può permettersi ulteriori ritardi e, allo stesso tempo, va ovviamente garantita la massima sicurezza».

Monitoraggio scrupolosoDunque, il monitoraggio in tempo reale della Regione registra che ieri sera le somministrazioni totali erano a quota 613.000 circa, e oltre 201.000 le persone immunizzate. Secondo il resoconto online del ministero della Salute, che è in ritardo rispetto a quello della Regione, su 589.263 somministrazioni 55.053 sono state fatte al personale scolastico e universitario e 10.446 alle forze dell’ordine, categorie che da lunedì pomeriggio sono ferme. Sono 171.215 le dosi inoculate a over 80, oltre 247.000 a personale sanitario e socio-sanitario, 45.766 a ospiti delle strutture residenziali. Sono ripartite ieri in tutta la regione le prenotazioni per i 75-79enni. «Con la Regione — spiega il sindaco Virginio Merola — abbiamo già deciso che si procederà con la vaccinazione con altri vaccini, Pfizer o Moderna, in attesa che si liberi definitivamente la discussione su AstraZeneca». «Chi ha già prenotato sarà sicuramente vaccinato con i vaccini previsti dal piano — assicura l’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini —. L’unico cambiamento è che per tutti coloro che avevano un appuntamento nei prossimi giorni sarà fissata a breve una nuova data. Sarà compito delle aziende sanitarie contattare direttamente i cittadini coinvolti, che non dovranno quindi occuparsi di nulla».

Il piano vaccinaleL’auspicio, conclude Donini, «è che la vicenda AstraZeneca, che ha comportato un problema molto evidente alla vaccinazione, venga affrontata e risolta in breve tempo, per continuare a proseguire con il piano vaccinale in maniera efficace e sicura». Le prenotazioni dei cittadini nella fascia 75-79 anni dunque sono proseguite anche ieri, oltrepassando le 100.000 in Emilia-Romagna. Solo a Bologna ne sono state registrate 3.261 in più, che hanno portato il totale a 27.091, ma 23.830 erano quelle record del primo giorno, lunedì. Complessivamente i centri vaccinali bolognesi hanno somministrato 133.396 dosi, di cui 45.359 secondo dosi. Adesso tutti aspettano le decisioni di domani dell’Ema che dovrebbero fare chiarezza definit
ivamente sul vaccino AstraZeneca. In attesa di quello di Johnson & Johnson.

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