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Edizione del 13/03/2021
Estratto da pag. 1
Scuole, riapertura a rischio: oggi la decisione di Marsilio 
PESCARA. Le scuole in Abruzzo rischiano di non riaprire lunedì. Il governatore Marco Marsilio, nei giorni scorsi, aveva ipotizzato una possibile riapertura dal 15 marzo, ma alla luce degli ultimi dati è presumibile che si vada verso una proroga per le elementari, medie e superiori. Una decisione verrà presa oggi alla luce dei dati della Cabina di regia sul monitoraggio settimanale. Dopodiché, si riunirà l’Unità di crisi regionale per decidere sulle scuole. «Stiamo valutando», spiega l’assessore all’Istruzione Pietro Quaresimale, «aspettiamo i dati scientifici di domani (oggi per chi legge, ndr) prima di prendere una decisione. Alla luce degli ultimi dati sui contagi, che sono molto elevati, non escludo una proroga della chiusura delle scuole. Vediamo». Gli ultimi dati relativi ai contagi, infatti, preoccupano gli esperti e potrebbero portare Marsilio ad adottare nuovi provvedimenti per prolungare la didattica a distanza. Sono 608 i nuovi casi accertati nelle ultime ore. È il secondo dato più alto registrato nella terza ondata. È risultato positivo il 9,95% dei campioni. Tra i nuovi contagiati, quelli con meno di 19 anni sono 116: 21 in provincia dell’Aquila, 53 in provincia di Pescara, 30 in provincia di Chieti e 12 in provincia di Teramo. CONFERENZA REGIONI. Ieri mattina Marsilio ha partecipato alla conferenza con le Regioni. L’Abruzzo attende le modifiche del Dpcm Draghi. «C’è un confronto ancora in corso», spiega il governatore, «solo domani (oggi per chi legge, ndr) il governo riunirà le Regioni e ci farà sapere se modificherà il Dpcm che è entrato in vigore da pochi giorni». La nuova stretta partirà da lunedì. Il primo provvedimento riguarda le zone rosse che scatteranno nelle aree dove i contagi superano i 250 casi su 100mila abitanti a settimana, ma sono previste anche misure più restrittive per le regioni in fascia arancione. Con una certezza: la settimana di Pasqua sarà blindata, proprio come era accaduto per le festività natalizie (vedi l’articolo nella pagina a sinistra).ALLARME RICOVERI. Nel pomeriggio, poi, Marsilio ha inaugurato i 21 posti letto di terapia sub intensiva all’ospedale Mazzini di Teramo. Ed è proprio la pressione ospedaliera il dato più preoccupante, soprattutto quella nei reparti di terapia intensiva (91 posti occupati) dove ormai da settimane è stata superata la soglia d’allarme. «La situazione delle terapie intensive è molto critica», afferma Marsilio. «Questo è l’elemento principale di preoccupazione anche se la curva dei contagi sembra mostrare un rallentamento, o comunque primi segnali timidi di inversione di tendenza, anche se non su tutto il territorio regionale, il problema dell’occupazione dei posti letto continua a rendere grave e preoccupante la situazione».I VACCINI. La sottoscrizione dell’accordo con i medici di medicina generale potrebbe rappresentare un punto di svolta nella campagna vaccinale. Ora i medici ci sono, ma mancano le dosi. Le forniture di vaccino in Abruzzo stentano a decollare e la carenza inizia a preoccupare tutti, a partire dai cittadini più anziani che aspettano ormai da mesi di essere immunizzati. I timori hanno anche indotto nelle ultime ore il governatore Marsilio a lanciare un appello denuncia in Senato. «Più vaccini ci danno più ne somministriamo», ha ripetuto ieri il presidente della Regione. «Siamo in grado di farne più di quanti non se ne facciano oggi, ma tutto dipende dalla fornitura che arriva. Come è noto nel primo trimestre è arrivato meno del 50% della fornitura prevista, per cui è stata vaccinata la metà delle persone rispetto a quanto previsto. Senza questo problema oggi, ben prima della Pasqua, avremmo messo in sicurezza tutta la popolazione fragile e questo avrebbe cambiato anche i ragionamenti sulla necessità di stringere, chiudere e adottare o meno altre precauzioni. L’Abruzzo ha una media di somministrazioni superiore a quella nazionale», conclude Marsilio. «È chiaro che la lentezza nell’approvvigionamento dei vaccini crea l’ansia tra la popolazione più a rischio. Se arrivano i vaccini, abbiamo già preparato degli accordi con i cir
ca mille medici di medicina generale presenti in Abruzzo, ai quali spero aderiscano tutti quanti per mettersi concretamente a disposizione». ©RIPRODUZIONE RISERVATA