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Edizione del 07/03/2021
Estratto da pag. 1
Coronavirus, l`Imam di Trento pronto ad aprire il Centro di Gardolo per le vaccinazioni: ``Siamo a disposizione, dobbiamo essere tutti uniti contro il virus``
TRENTO. “Anche noi siamo pronti a fare la nostra parte, a mettere a disposizione i nostri centri alle autorità del servizio sanitario per essere usati come centri di distribuzione e somministrazione dei vaccini anticovid”. L''Imam di Trento, Aboulkheir Breigheche, non esita un momento: “Siamo a disposizione, abbiamo mandato un messaggio all''Azienda sanitaria. Avendo una sede di
TRENTO. “Anche noi siamo pronti a fare la nostra parte, a mettere a disposizione i nostri centri alle autorità del servizio sanitario  per essere usati come centri di distribuzione e somministrazione dei vaccini anticovid”. L'Imam di Trento, Aboulkheir Breigheche, non esita un momento: “Siamo a disposizione, abbiamo mandato un messaggio all'Azienda sanitaria. Avendo una sede di 500 metri quadri coperti e un parcheggio privato di 18 posti auto con altri parcheggi vicini”. L'appello che arriva da più parti è quello di essere tutti uniti per la lotta al Covid 19. Ecco allora che l'Imam di Trento ha dato la sua disponibilità ad aprire le porte del centro della comunità islamica del Trentino, a Gardolo, per farlo diventare un centro vaccinale in aiuto a tutta la popolazione. Già in passato la comunità islamica trentina si era messa a disposizione della popolazione per la raccolta e la distribuzione di alimenti per le famiglie in difficoltà. (QUI L'ARTICOLO) Altre iniziative simili stanno avvenendo in queste ore in tutta Italia. "Le nostre moschee, sale di preghiera, centri islamici e sedi delle associazioni saranno disponibili alle autorità del servizio sanitario nazionale per essere usati come centri di distribuzione e somministrazione dei vaccini Anti – Covid” ha spiegato Yassine Lafram, presidente dell'Unione delle Comunità Islamiche del nostro Paese. “Con grande sensibilità per il tema della sanità pubblica e un grande senso di appartenenza siamo disponibili a dare il nostro contributo per uscire tutti insieme al più presto da questa situazione”.Un aiuto che potrebbe rivelarsi quanto mai importante davanti alla volontà di una forte accelerazione della vaccinazione in tutto il Paese. Nella giornata di ieri nel 'Comitato operativo della Protezione Civile' convocato dal capo Dipartimento Fabrizio Curcio d'intesa con il Commissario per l'emergenza Francesco Paolo Figliuolo, è stato deciso per le Regioni e le Province autonome un rafforzamento del coordinamento tra i referenti sanitari e quelli della protezione civile sulle comunicazioni delle singole realtà. Questo per consentire una più approfondita e veloce pianificazione delle azioni da mettere in campo. Oltre a questo è stato anche deciso che i medici specializzandi parteciperanno alle attività di somministrazione. “Lo faranno a partire dal primo anno di corso della scuola di specializzazione” ha annunciato il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini. L'accelerazione annunciata dal Governo in queste ore sulle vaccinazioni , ha un piano con un preciso cronoprogramma: entro giugno la previsione è quella di avere 60 milioni di dosi somministrate. Al momento sono state distribuite 5.319.432 dosi e 1.631.765 persone hanno ricevuto il richiamo.